chapter seven.

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Dicember, 16, 2002

Caro Diario,
le giornate scorse? un casino immenso.
Louis si è avvicinato a me. Anche troppo. Ha cominciato a dirmi che secondo lui non dovevamo dimenticarci della notte passata assieme e che potevamo iniziare a frequentarci. L'idea non mi dispiaceva all'inizio, ma poi mi sono ricordato che nella nostra scuola i gay non sono accettati, ma lui disse che non glie ne importava molto.

Non riuscì a dirgli di no, così il pomeriggio ci vedemmo per un caffè. Portai questo quaderno che ormai uso come diario, ma lo scordai sul tavolino. Il giorno dopo Louis mi riportò indietro il quaderno senza nemmeno guardarmi in faccia e scappando via. Lo sapevo, avevo rovinato tutto, come al mio solito.

Non sembra, ma Louis è una persona talmente fragile che bisogna stare attenti a dire qualunque parola. Basta fare una semplice chiacchierata per capirlo. Accennò sua madre ad un certo punto ma, appena chiesi di più su di lei, lui cambiò subito argomento.
Però è impossibile che sia quello il motivo. Avrò sbagliato qualcosa, di sicuro.

Decisi di non avvicinarmi più a Louis, non volevo più ferirlo. Mi rimisi il cappuccio, così evitavo qualunque contatto con gli altri.
Però mi dispiace davvero, mi sono trovato davvero bene l'altro pomeriggio con lui, è una persona  magnifica. Sa sempre come farti spuntare un sorriso e ti ascolta anche se devi dire una cosa stupida.

Intanto, quella Katya continua a provare a parlarmi. Non mi dispiace fare nuove amicizie, ma il cappuccio non lo tolgo comunque. Ho notato che Louis non parla nemmeno più con Katya, ho fatto una strage. Non so esattamente quale mia azione abbia scatenato questa strage, sono solo certo di una cosa: non andrò mai più in quella discoteca.


Scusatemi se è corto come capitolo, ma vi volevo ringraziare per le 110 letture. Lo so sono poche, ma come inizio non è male dai :)

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