SEQUEL DI "SI MA NON SBIRCIARE"
*se non avete letto il primo libro vi consiglio di farlo in quanto ci saranno collegamenti nella storia*
NO SPOILER?
Scoprirete tutto leggendo...
3/08/2018 442^ in #irama❣️
10/08/2018 5^ in #about ❣️
15/11/2018 19^ i...
Sono appena tornata a casa dalla "serata sushi", abbiamo parlato del più e del meno e Riccardo vuole che io sia sincera con lui e che non gli nasconda niente. Certo, se lo scoprisse da solo sarebbe ancora peggio, ma per ora preferisco aspettare. Ora cerco di riposare.
Perché in fondo tutto quello di cui ho bisogno sei tu e anche se mi fa male devo tenerti il più lontano possibile dai miei casini.
Clicco sul display del mio cellulare e noto che sono le quattro e quarantasette del mattino. Sta notte non ho ancora chiuso occhio, forse sarà l'adrenalina oppure solo i pensieri che vagano nel mio cervello. Dirglielo? Non dirglielo? Simone? La boxe? Marco? Gli incontri? Non so più a cosa pensare in realtà, ma so solo che devo sfogarmi con qualcuno, quel qualcuno un po' pazzo che mi ha promesso di esserci. Lo chiamerò ad un'ora più decente, ora cerco di dormire.
Sento la sveglia suonare, sono le 8:30, credo che sarà sveglio a quest'ora, no? Afferrò il mio cellulare, fissò il suo nome e mi decido a chiamarlo. Dopo alcuni squilli risponde.
"Pronto" dice con la voce impastata dal sonno.
"Ehm... ciao, ti ho svegliato?"
"Sei tu? Veramente?"
"Credo"
"PICCOLA PLUMA!"
"Ciao Fili"
"Come mai questa chiamata?"
"Ho bisogno di parlarti"
"Dimmi tutto"
"No, non al telefono"
"Ok, allora tra un'ora al bar di fronte a casa tua, intanto oggi sono in giro per Milano"
"Grazie"
"Ti avevo promesso che sarei rimasto"
Dopo queste parole chiude la conversazione.
Mi preparo facendomi una doccia e vestendomi per poi uscire di casa, per una volta sono in anticipo quindi mi siedo ad un tavolo.
Lo vedo entrare dopo poco con i suoi soliti orecchini che ondeggiano di qua e di là.
"Piccola pluma..." "Ciao Fili"
Lo abbraccio.
"Dimmi tutto" "Ho fatto un casino" "Di che tipo?" "Beh, potrei fare delle cose apparentemente illegali nascondendole a Riccardo..." "In che senso illegali? Marti mi stai facendo preoccupare..."
Prendo un profondo respiro.
"Filippo faccio incontri di boxe" "Incontri di che?" "Hai sentito bene stupido" "Ma, perché?" "Per sfogare tutta la mia rabbia" "Sai che esistono molti modi, del tipo parlarne" "No, non ce la faccio" "Comunque io glielo direi, se lo scoprisse da se sarebbe peggio" "Non so come fare, e poi c'è anche un altro problema" "Spara" "Pratica anche Biondo" "Perfetto, il suo migliore amico, no?" "Spiritoso" "Allora ascoltami bene, tu stasera vai e glielo dici" "Stasera ho un incontro, lo farò domani" "Non farmi preoccupare, ok?" "Promesso"
Beviamo i nostri cappuccini e ce ne andiamo.
@_la.martiii_ ha appena pubblicato un post
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"Sono pazzo ma te, tu sei pazza di me, due piume che non volan via. Siamo fragili insieme, due cristalli di neve, questa voglia di bere che porta alla nostalgia. Siamo un casino, lo ammetto, siamo un casino stupendo, due rette parallele che non credono al destino scelto" #bæ💓 @irama.plume
@irama.plume: È una promessa, rimango. #bæ💓 @biondofficial: Anche tu con le piume?😂 @irama.plume: PLUME PLUME PLUMEEEE
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Inizio a prepararmi per l'incontro, stasera sarà dura.
POV'S RIKI
Perché mi deve nascondere le cose? Non so, ma sono determinato a scoprirlo. La vedo che sta uscendo di casa e decido di seguirla, sta entrando in un locale che non avevo mai notato, cupo e beh, strano.
POV'S MARTINA
Entro nel locale e vado nel mio camerino.
Aldo: "Martina tocca a te" Io: "Arrivo" Marco: "Spaccagli la faccia"
Gli faccio l'occhiolino e raggiungo il ring. Appena inizia il gong dell'incontro il mio avversario mi si scaglia addosso e inizia a tirarmi tanti pugni.
Sento dolore, tanto dolore... dopo circa sette o otto cazzotti però sento sollievo, sarò in paradiso? Martina cazzo svegliati che paradiso e paradiso!
"Bastardo! Toccala di nuovo e sei morto" "Eh?"
Mi alzo a fatica e vedo Riccardo addosso al mio avversario che sanguina dalla faccia.
"Riccardo smettila!" "Non ti deve toccare nessuno, cazzo!"
