III. La Pietra

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Persi la cognizione del tempo e solamente dopo ore riuscii ad uscire dal mio assopimento.
Erano le 23:46 ed ero in ritardo per un appuntamento. Sì, un appuntamento, forse è meglio farmi una nuova vita anche se Will e Jem erano, sono e saranno sempre gli unici uomini che io amerò con tutto il cuore.
Per provare a scusarmi per il ritardo lo chiamai al telefono. Misi la chiamata in viva voce.
-Hey Isaac-
-Ciao Tess-
Rabbrividii, nessuno poteva chiamarmi così, nessuno tranne Will...
- Beh ciao volevo scusarmi perché...-
- non ti sei presentata all'appuntamento.- mi interruppe lui.
-Beh si-risposi timidamente
-Non importa Tess, so della rivolta e ti capisco, è difficile essere Sommo Stregone- disse ridacchiando.
-Almeno tu mi capisci- aggiunsi ridendo di gusto. Isaac mi faceva sentire bene.
-Volevo chiederti se ti andrebbe un passeggiata in centro,c'è un tempo bellissimo!-
-Ehm scusami ma ho troppo lavoro-
- Allora vengo da te, a dopo Tess-
Non riuscii a ribattere, aveva già chiuso la chiamata.
Non volevo che Isaac venisse a casa mia, non volevo che mi vedesse in questo stato, ma ormai non potevo farci niente e quindi mi concentrai su quella strana pietra.
Provai a sfregarla ma non successe niente, solamente alcuni pezzetti si staccarono e caddero a terra.
Cominciai a fare ricerche e dopo un po' di tempo capì cos'era quella pietra e in che guaio mi ero cacciata.
Quella era la pietra della resurrezione, un cimelio del mondo dei maghi che era finito nelle mani degli stregoni tempo prima e che con diverse stregonerie l'avevano resa più potente.
Ora al posto che " riportare in vita" i fantasmi, riportava direttamente in vita le persone, ma tu non sceglievi chi, venivano resuscitate le persone che sono state importanti nella nostra vita, quelle con cui siamo più legati.
Cominciai a tremare.
Sapevo chi prima mi osservava.
Ero in piedi al centro del mio studio, la pietra era tra le mie mani, fredda come la morte.
Lacrime cominciarono a scendere dai miei occhi per finire direttamente sul parquet.
Guardavo per terra, non avevo il coraggio di alzare lo sguardo.
Troppo tempo, non sapevo se avrei retto tutto.
Mi sforzai di alzare il viso, le lacrime ormai avevano cominciato a scendermi anche sulla camicetta.
Guardai dritto davanti a me e li vidi.
Disposti a semicerchio attorno a me.
Charlotte, Henry, Gideon,Gabriel, Cecily, Sophie, ... Will e Jem.
Il dolore mi colpì come una pugnalata al petto.
Caddi a terra, loro accorsero attorno a me, avevano facce preoccupate che mi fecero sentire ancora più male.
Mi alzai in piedi con le lacrime che mi solcavano il viso smorto e triste.
Provai a rassicurarli sul fatto che stavo bene, ma non feci in tempo.
Mi sentì mancare e caddi all'indietro, per fortuna Will riuscì a prendermi prima che facessi una rovinosa caduta.
I suoi occhi azzurri e i suoi capelli neri pece furono l'ultima cosa che vidi prima di svenire.

You'll be in my heart || ~HerongraystairsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora