Rainbow Factory

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"Ora, la storia di un arcobaleno non è così bella

Come la storia che sai dello zucchero e cannella"

Esistono da molto tempo dicerie su come, esattamente, gli arcobaleni vengono prodotti ad Equestria. Mentre molti pegasus sono impiegati nel dipartimento Arcobaleni della fabbrica del clima, quasi tutti loro compiono lavori di poco conto. Quello che si sa è che i grandi fiumi di Spettro, i colori individuali dell'arcobaleno, passano attraverso grandi inferriate e si riversano in ampie vasche. Da qui, i lavoratori mischiano uniformemente e con cura gli Spettri dentro le pozze degli arcobaleni che cospargono e percorrono l'intera fabbrica e la città circostante. Poi, quella miscela viene pompata al piano sottostante, dove altri operai la scompongono e la immagazzinano fin quando i pegasus attivi della divisione climatica la cospargono per tutto il territorio.

Comunque, nessuno sa come venga prodotto uno Spettro di per sé. Le materie prime non vengono mai viste essere immagazzinate, non lasciando neanche un'indizio su come sia creato un arcobaleno. I turisti, quando visitano la fabbrica, vengono condotti verso un muro spoglio e minaccioso, con delle porte gigantesche e robuste che impediscono il passaggio a chiunque. Mentre la maggior parte dei cartelli e dell'architettura della struttura è spumeggiante e accogliente, il piano superiore della Rainbow Factory è protetta da immagini sconcertanti di pericoli e morte, ed i muri di nuvole non sono stati costruiti con lo stesso bianco candido di cui è fatto il resto della città, ma di una foschia nera che tuona silenziosamente.

Diventare un impiegato della Rainbow Factory significa sacrificare ogni tipo di vita al di fuori di quei muri neri. I lavoratori devono giurare di rimanere in completa segretezza e gli viene impedito di uscire, devono vivere all'interno della stessa fabbrica. Quei pochi che riuscirono a uscirne fuori, nascosti in un sacco per cadaveri, erano confusi e stravolti, troppo turbati per poterne parlare. Molte teorie furono proposte; Magia Nera fatta da degli unicorni prigionieri, pericoli chimici ed ambientali che nessun pony sano di mente tollererebbe, e persino un'altra sorella sconosciuta di Celestia, destinata a creare lo Spettro invece di innalzare un sole o la luna.

Nessuna di loro poteva essere più lontana dalla verità.

***

"Ma un arcobaleno è semplice quando l'impari a conoscere

Grazie all'aiuto della magia di un pegasus che fa il suo mestiere"

«Andiamo, Orion! Arriveremo tardi per il nostro ultimo esame!» Scootaloo disse ad una delle sue amiche. Lei era più grande, adesso, durante il suo ultimo anno alla scuola di volo. Lei, come tutti gli altri pegasus nella scuola, era terribilmente agitata per il suo ultimo esame. A quelli che lo superavano era garantita la libertà all'interno del mondo, per trovare i loro Cutie Mark se non li avevano ancora ricevuti, e diventare pony lavoratori.

Un fatto non molto conosciuto, o almeno a cui non si pensava, era quello che accadeva ai puledri che venivano bocciati all'esame. Anche se improbabile, uno o due pony per ogni classe generalmente non riuscivano a compiere le rigorose imprese e manovre. Quelli che venivano bocciati erano disprezzati nel peggiore dei modi, evitati, odiati. Nuvolacity aveva sempre coltivato una forma di nazionalismo tra i suoi cittadini. Se non eri il meglio, o non mostravi il potenziale per esserlo, non ti era permesso far parte della "gloriosa collettività".

Scootaloo si mosse un po' di lato mentre Orion, un pony alto ma abbastanza magro, si sedette vicino a lei. Lui arruffò le piume marroni chiaro e provò ad accennare un sorriso preoccupato, mentre si guardava attorno dove si era seduto. Sedevano nell'ampia sala d'attesa di fronte allo stadio, insieme agli altri pegasus candidati. Appena visibile in lontananza c'era la Fabbrica. Orion le diede un'occhiata e sussultò.

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