Dove Louis va al negozio di alimentari ogni giorno per comprare un gallone di latte, e Harry sta seduto sugli scalini del suo porticato con una sigaretta tra le dita, mentre lo guarda passare.
. . .Si era sempre chiesto perché quel ragazzo andasse al negozio di alimentari ogni mattina alle 7 in punto, per poi tornare su per la collina alle 10, con un gallone di latte nelle mani. D'ora in avanti Harry avrebbe smesso di domandarselo, lasciando le cose accadere. Il ragazzo era abbastanza magro, sembrava sfinito, malato quasi. Per tutto il latte che doveva bere sembrava un ragazzo molto debole.
Harry si sedette sul secondo scalino del suo porticato e accese una sigaretta, aspettando che il ragazzo apparisse. Non era emozionato alla possibilità di vederlo di nuovo, perché era ormai entrato a far parte della sua routine. Non era un qualcosa che non vedeva l'ora accadesse la mattina, quando la sveglia suonava, svegliandolo, era più qualcosa che doveva accadere e basta o la sua giornata non sarebbe andata come doveva andare.
Sentì i passi del ragazzo provenire dal marciapiede, poi lo vide passare davanti casa sua come al solito. Lo stesso logoro, sporco maglione, gli stessi vecchi, lacerati jeans. Prese un grande respiro dalla sua cicca, poi soffiò via il fumo proprio quando il ragazzo scomparse dietro l'albero di pino troppo cresciuto davanti al giardino incolto di Harry.
Non è il tipo di persona che si prende cura del suo giardino. Prima che si trasferisse da casa di sua madre, aveva sempre avuto il giardino più bello del quartiere, con fiori splendenti e dai mille colori, e erba luminosa perfettamente annaffiata ogni singolo giorno. Il suo giardino era sì falciato, ma presentava numerosi punti in cui l'erba stentava ancora a crescere, e in altri c'erano ancora i bisogni di un cane.
Harry finì la sigaretta, tralasciandone però l'ultima parte, e la lasciò scivolare via dalle sue dita. Essa continuò a fumare ai suoi piedi, la calpestò giusto un paio di volte prima di calciarla da un lato, dove si stava andando a creare una piccola pila di sigarette dai giorni precedenti.
Proprio quando accese la seconda il ragazzo apparve da dietro l'albero di pino con una bottiglia di latte nella mano destra. La spostò nella mano sinistra e Harry ispirò dalla sua sigaretta, poi ne espirò il fumo grigiastro. Il ragazzo non si era mai accorto della sua presenza, da quello che sapeva. Non che gli importasse, ma un piccolo cenno una volta tanto sarebbe stato carino, dopotutto si vedevano ogni giorno. Beh, Harry lo faceva, almeno.
Quando il ragazzo sparì in fondo alla strada, Harry si alzò dallo scalino e rientrò in casa.
STAI LEGGENDO
Milk boy; l.s. Italian Translation
FanfictionDove Louis va al negozio di alimentari ogni giorno per comprare un gallone di latte, e Harry sta seduto sugli scalini del suo porticato con una sigaretta tra le dita, mentre lo guarda passare. Attenzione: La storia NON mi appartiene, tutti i crediti...