chapter seven

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La mattina dopo nessuno uscì per sedersi sul solito secondo scalino e accendere una sigaretta. Nessun ragazzo uscì di casa per aspettare che un altro ragazzo scendesse per quella strada, diretto al negozio di alimentari per comprare del latte.

Il ragazzo avrebbe dovuto sedere in quello scalino a pensare a qualunque cose e al ragazzo e al perché sembrasse sempre più malandato ogni giorno che passava, come se avesse smesso di vivere. E il ragazzo del latte avrebbe dovuto camminare su quel marciapiede, sperando sempre che il ragazzo su quei gradini gli dicesse qualcosa, e arrabbiandosi perché alla fine il ragazzo non gli aveva detto nulla. Avrebbe dovuto scendere per quella collina per prendere il latte, e poi risalirla, continuando a sperare.

Invece, il ragazzo sui gradini stava leggendo il giornale, e vide che un ragazzo aveva commesso il suicidio. Era il Ragazzo del Latte. Visitò la tomba del ragazzo circa un mese dopo la sua morte, e pose una margherita, che aveva precedentemente trovato, sopra la pietra tombale.

La tomba era vuota, anche dopo tutto quel tempo, nessuno era lì ad amarlo. Si accucciò davanti ad essa e fissò la lapide. Se nessuno era lì ad amarlo, perché era sepolto? Non ci sarebbe stata alcuna persona a visitare il suo corpo putrefatto, quindi qual è il punto?

Da qualche parte nella sua testa Harry sapeva che il ragazzo avrebbe finito per togliersi la vita. Però non ci aveva mai pensato davvero. La morte di questo ragazzo era piuttosto tragica, ma almeno non avrebbe più sofferto come prima. Quello era un pensiero stupido. È ovvio che avrebbe continuato a soffrire, semplicemente lui non l'avrebbe visto.

Decise di visitare la tomba del Ragazzo del Latte ogni giorno, fumando una sigaretta o due prima di tornare a casa. Era il minimo che potesse fare.

Harry si alzò e tornò a casa.

Fine.

Milk boy; l.s. Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora