Milk boy; l.s. Italian Translation

chapter six

Harry non si preoccupò di accendere una sigaretta quella mattina, quando andò fuori per guardare il ragazzo scendere per quella strada. Non si sentiva nell'umore per fumare, era solo molto turbato. Ma il pacco di sigarette era proprio accanto a lui mentre di sedeva.

Non sapeva nemmeno che il ragazzo che scendeva per la collina ogni giorno era intrappolato in una nube di depressione, fitta e pesante, dove gli era difficile anche respirare. Incapace di uscirne, quindi sei costretto a sederti e soffrire fino a che la tua mente alla fine non ti spegne, lasciando che tutto finisca.

Passarono due minuti e Harry cominciò a grattare via la pittura blu e sbiadita che ricopriva le scale. Non era nervoso, niente di simile, ma il bisogno di fare qualcosa mentre aspettava non lo lasciava in pace, e la pittura era semplicemente lì. Era strano come Harry dipendesse dal vedere il ragazzo scendere per quel marciapiede ogni giorno, e quanto fosse stato stupido aver lasciato che accadesse. Ogni cosa ha una fine, e purtroppo, Harry non era ancora pronto al fatto che il Ragazzo del Latte non sarebbe più andato al negozio di alimentari, anche solo per dell'alcol.

Dopo un po', qualcosa dentro Harry capì che il ragazzo non sarebbe sceso per la collina quella mattina. O qualunque altra mattina. Non voleva pensare al peggio quando si chiese dove, il ragazzo, potesse essere in quel momento; ma lo fece.

Harry prese il pacchetto di sigarette accanto a lui e le accese tutte, una ad una, fino a che l'intero pacco non finì. Avrebbe potuto fumarle mentre guardava il ragazzo del latte camminare, ma quello non sarebbe mai successo. E lui non ne aveva nemmeno bisogno.

Voleva sempre pensare in positivo, ma questo diviene difficile quando la tua vita è collegata a cose tanto negative. Potresti anche trovare del positivo nel negativo, ma troverai sempre il negativo nel positivo.

Quando ognuna delle sigarette si consumò, Harry si alzò e rientrò in casa.