Capitolo 3

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Era la regola d'oro di mio padre nonché la numero uno in assoluto, nonostante mia madre non approvasse.

Mi aveva regalato il mio primo coltello a 8 anni: con la lama satinata e una manicatura in acciaio e legno pregiato con una chiusura back-lock, per fare felice la mamma.

Era abbastanza grande ma mi entrava perfettamente in tasca ed era ormai diventata un'abitudine portarmelo dietro...

Mia madre si sente al sicuro quando lo porto in giro ora, ma prima era tutta un'altra storia...

Ha provato in ogni modo a portarmelo via, ma papà ha avuto la meglio, il che è strano: papà non ha mai la meglio sulla mamma!

Non è mai successo proprio perché è di mia madre che parliamo e lei ha la meglio su tutti, compreso papà.

A volte penso che abbia paura di lei (non solo perché quando si arrabbia fa veramente paura), più che altro per un'abitudine, il suo modo di fare è davvero molto complicato.

Come tutte le donne.

Fatto sta che alla vista di quell'uomo la mia mano andò involontariamente alla tasca.

Si girò e mi fece un segno con la mano perché lo seguissi ma per una seconda volta non lo feci: conosco tutti gli amici di mia madre e tutti loro conoscono me; era impossibile anche solo il pensiero che non me ne ricordassi uno...

A volte la sera facevamo un gioco e riguardando le foto, ognuno doveva dire il nome e il numero di ogni persona presente nella foto.

Non ne avevo mai capito il motivo ma i miei genitori ci tenevano tanto.

Posi lo sguardo prima sulla strada e poi sull'uomo e mi avvicinai a lui tanto da non farmi più sentire dalle ragazze.

《Penso di voler tornare a casa con le mie amiche, spero che a mia madre non dispiaccia》 il mio sguardo andò su Alex che mi guardava con aria interrogativa

《Non fa niente, se vuoi puoi andare...》Disse lei

Ma rifiutai nuovamente facendo un cenno a Missy che, come al solito, capì al volo.

《Non puoi andare! Mi avevi promesso che saremmo passati al centro commerciale per quella maglietta che mi piaceva!》 strillò lei

《Può dire a mia madre che farò il più velocemente possibile e la chiamerò appena metterò il telefono in carica.》 dissi cercando di essere il più cortese possibile.

Ci avviammo il più velocemente nel vicolo sulla destra della scuola per arrivare subito sulla strada principale.

《Voi iniziate ad andare che io vi raggiungo》 dissi alle ragazze.

Missy mi guardo con il suo solito sguardo interrogativo 《ho dimenticato di chiedergli di portare una cosa a mia madre, tranquille voi andate che arrivo subito.》

Come avevo previsto appena loro svoltarono l'angolo, mi raggiunse una voce alle spalle.

《Massimo!》 urlò la voce.

Aveva un timbro pesante quasi rauco e mi mise i brividi

《É Max!》 gli urlai di rimando.

Poi sentii una mano strattonarmi la spalla e d'istinto presi la spalla dell'uomo dietro di me e lo catapultai ai miei piedi con forza.

Spinsi il mio corpo lontano dal muro e tirai fuori il coltello.

Lui si alzò in piedi rapidamente come fosse un qualcosa per cui si allenava ogni giorno e io gli piantai la lama nella coscia e con un calcio nel petto lo feci volare.

Ma volare sul serio ...

Una brezza mi investì con una forza tale da farlo volare con così tanta potenza da superare quei 3 o 4 metri che servivano per farlo rotolare giù per tutta la rampa di scale che era tutt'altro che pianeggiante.

Una delle scalinate più ripide e lunghe di tutta Andromeda e in Italia, dove le strade sono di media strette e lunghe, questa avrebbe vinto il premio come: " più ripida del mondo" se solo fosse esistito.

Corsi per quattro strade adiacenti per allontanarmi dall'uomo che avevo lasciato disteso ai piedi della rampa.

Raggiunsi quindi le ragazze di corsa.

《Ma sei impazzito?!》 affermò quando feci per spaventarla e uno strano latrato mi usci dalla bocca

《Mi hai fatto venire un colpo》

Alex mi guardava stupefatta e la sua collana rifletteva bene gli occhi sgranati.

L'altra scoppiò a ridere

《 Come ci riesci! Mi insegni?》chiese

《Ti ci abituerai 》scherzò con Alex ancora stupita, riferendosi ai miei scherzi

Missy era fatta così. Non prendeva niente sul serio, ed io in quel momento, avrei avuto veramente bisogno di un po' di aiuto dalla Missy rigida e seriosa: non per l'uomo o perché mi sentissi un fenomeno per averlo steso, ma per la reazione dei miei che, quando verranno a saperlo, mi chiuderanno in casa a vita..

Sapevo che lei in realtà voleva chiedermi di quell'uomo strano ma non lo avrebbe mai fatto davanti ad Alex: non si fidava e di questo gli ero molto grato.

Si girarono verso di me.

《Potevi andare lo sai?》 disse Alex guardando alle mie spalle come se si aspettasse l'arrivo di qualcuno.

《non penso proprio》 dissi di rimando

《 Guardatemi negli occhi》 attirai la loro attenzione《 entrambe!》 ribadì

《 tu mi conosci meglio di chiunque altro》 mi rivolsi a Missy e lei annuì.

《Neanche una parola ai tuoi》 cantilenò

《Perché? Sei nei guai? O magari sei uno spacciatore? Ti prego non dirmi che è vero!》 lo sguardo di Alex si fece preoccupato.

《 NO MA CHE PENSI! Mio padre è un agente di polizia, e sono in molti che vorrebbero averlo dalla loro... 》

《Non è la prima volta. 》 indovinó Alex

Scossi la testa.

《c'é sempre qualcuno che spera di arrivare a lui attraverso noi..》

Ma non è la cosa che mi preoccupa di più adesso-pensai

Non conclusi la frase. Non ne avrei avuto il coraggio.

Quello che era successo con quell'uomo sarebbe rimasto lì.

A un certo punto sul volto di Missy spuntò un sorriso malizioso 《ti immagini che forza potrebbe essere! Tipo come nei libri: loro ci vogliono uccidere ma scappiamo per diventare delle spie del governo, no! Meglio! Dei supereroi, come Oliver Queen!》 aveva una faccia da manicomio mentre fissava qualcosa alle mie spalle.

Mi voltai e Alex mi passo a fianco

《Mentre voi cercate un modo per farci sopravvivere dall'isola dei pazzi, penso che mi farò un giro in libreria, ho bisogno di approfondire il tema "supereroi/spie". Quando vi verrà in mente qualcosa chiamate!》 e scomparì.

Scoppiai a ridere e la seguii a ruota, avevo bisogno di un nuovo libro di cucina per mia madre, nel caso le cose fossero andate nel peggiore dei modi...

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Spero che il capitolo sia piaciuto.

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Luce
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Penthos: La Pietra di FuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora