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Nell'immagine: la mappa


ANNO 16

CICLO SESTO

CORSO QUARTO

Le cronache di Molian

Il fuoco divampa, il vento soffia, l'acqua scorre.

Ed io sono qua, disteso in questo prato di notte

A guardare le stelle rincorrersi

O forse sono nuvole, non lo ho mai viste splendere così;

Mi sembra strano che proprio ora

Che sono distrutto, a pezzi

Gli occhi vuoti

Riesco a vedere così tanto...

E così allora osservo

Sperando di capire qualcosa

E intanto comprendo

Che quelli lì sopra di me sono i miei frammenti

Che volano, si mischiano con altri

E insieme formano un racconto infinito

Il cui alfabeto non posso comprendere

Ma mi limiterò a scrivere

Quello che riesco

Finchè posso

Incidere la terra con le mie unghie.

E intanto l'erba fruscia attorno a me...

Il Restro di Glan, Voci nel Ciclone


Sascrew, Anno 164 dal Grande Tocco

SAS TALES

...e laddove acqua e fuoco s'incontrarono, lì nacque roccia.

Cantico degli Inizi, Monastero Orientale

Foot City, Porta Ovest

Tardo pomeriggio

<<Sanscriti! Pentolacci! Vongoleee!>>

Un uomo si avvicinò, leggermente incuriosito.

<<Dite, signore!>> esclamò Maximilian, un sorriso radioso sulla faccia sbarazzina.

<<Che cos'è un sanscrito?>>

Saperlo. <<Da dove venite, uomo? Veramente non avete mai sentito parlare dei Sanscriti di Arapaimad?>>

L'altro apparve confuso. <<Qua a Foot City non li ho mai sentiti nominare...>>

<<Appunto!>> continuò Maximilian spintonandolo con trasporto, e mettendogli davanti al naso i due pesci di colore arancione che teneva sollevati sopra alla testa. <<Questi due sono splendidi esemplari di Sanscrito del Caldo Est, allevati dai sudditi del Margravio di Arapaimad e cucinati per lui e la sua corte ogni volta che depongono i loro piccoli figli! Delle prelibatezze, che lì nessuno tranne pochi ha la fortuna di mangiare, e qua io le vendo a prezzi stracciati! Venghino, venghino, signori miei, ad annusare l'originale effluvio delle loro lische!>>

Alcune persone si staccarono dalla folla e si avvicinarono alla bancarella del mercante.

<<Splendidi Sanscriti di Arapaimad, a soli dieci terzini l'uno!>> urlacchiò lui soddisfatto. Dai che veramente riesco a venderne qualcuno, pensò guardando il gruppo di persone che lo guardava divertito agitare i due pescioni in aria.

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