<<Cazzo! Cazzo, cazzo cazzo! Porca puttana, ma perchè?!>> Sono almeno venti minuti che impreco, perchè la mia auto non parte. Ho preso a schiaffi il volante, controllato se manca benzina, tutto quello che mi passa per la testa, ma questo affare non vuole partire, ed io sono in ritardo! Sono già le otto, ed è da quando sono uscita da casa di Nicholas che non me ne va una giusta. Jackie stava per farsi investire non da una, ma da due auto! Quando sono arrivata a casa erano già le cinque e mezza, Kayla e Jaems erano già arrivati ed io ho realizzato troppo tardi di non averle comprato le uova. Ho cercato di sgattaiolare in camera senza farmi vedere, ma ovviamente mi ha beccato, e mi ha obbligato ad andarle a comprare. Sintesi, sono tornata a casa alle sette, perchè la cugina stronza che mi ritrovo mi ha anche mandato in farmacia, e i farmacisti perdono sempre delle ore. A casa Kayla continuava a lamentarsi del fatto che io, girando per casa per raggruppare le mie cose per la serata, mi lamentassi di non trovare nulla. E che cazzo, me la merito un po' di stronzaggine! E nonostante abbia fatto di tutto per arrivare in orario, lavandomi con l'acqua fredda perchè la calda ci metteva troppo ad arrivare, asciugando i miei capelli e legandoli come lo schifo perchè non avevo tempo di piastrarli, adesso questa maledetta auto non va! L'ultima chance, ormai, è chiamare uno dei gemelli armadi, Klaus e Jim. Prendendo gli auricolari dalla tasca della felpa li metto alle orecchie, chiamando Klaus, mentre lego la bandana sotto al naso e inizio a scaricare le cose dall'auto. Almeno risparmio tempo.
<<Pronto, Queen? Dove cavolo sei? Dean sta dando di matto!>> Alzo gli occhi al cielo. Certo, che da di matto! DI sicuro dovrà mettere alle console qualcun'altro finchè non arrivo, e di sicuro molta gente se ne andrà non vedendomi.
<<Klaus, mannaggia a me, non mi parte la macchina, ho bisogno che mandi qualcuno a prendermi, ti mando l'indirizzo su Whatsapp.>> Non aspetto neanche che mi risponda e chiudo la chiamata. Gli mando la mia posizione e, non appena sto per chiudere l'app, mi arriva un messaggio. Sconosciuto. Prima ancora di leggerlo tutto lo inoltro a Nich, poi torno a guardarlo, abbastanza stupita.
Da: Sconosciuto 20:07
Meglio mettere fine al cammino della tua auto, che al tuo, non credi?Deglutisco, guardandomi attorno, e il cellulare mi vibra nelle mani.
Da: Hacker di cuoricini<3 20:09
Aney, dimmi che non sei da sola.A: Hacker di cuoricini<3 20:10
Sono sola ma davanti casa. Aspetto Klaus che mi venga a prendere.Il messaggio si è appena inviato, e credo non lo abbia nemmeno letto perchè mi arriva la sua chiamata. Continuo a guardare in giro, ma la sensazione di essere osservata si fa sempre più vivida.
<<Sei da sola? Dannazione Aney, dimmi che non sei da sola!>> La sua voce è allarmata. Sento dei rumori in sottofondo, un'interferenza che sembra non provenire dalla nostra linea, e i tasti del suo computer incessantemente premuti.
<<Ti ho scritto che lo sono, ma sono vicino casa, tra un po' dovrebbe arrivare Klaus. Perchè? Che ti prende?>> Stringo le braccia incrociate al petto, e tengo lo sguardo puntato sulla strada da dove dovrebbe arrivare il mio tassista personale temporaneo.
<<Ho localizzato il messaggio che mi hai mandato. Il mio pc sta fottutamente esplodendo a causa di quella merda, ma il fisso ci riesce, e quel messaggio è stato inviato da un cellulare che si trova a meno di cento metri da te.>>
<<Come fai a sapere quanto è lontano? Cazzo Nich, hai ripreso a controllare dove mi trovo?>> Stacco qualche momento il cellulare dall'orecchio, e noto l'icona che mi segnala che il GPS è attivo.
<<Ho ricominciato a farlo oggi. Il fatto che chi ti manda messaggi cerchi di nascondersi così bene mi preoccupa, ho solo bisogno di sapere dove sei, nel caso fossi in pericolo. Quindi, per favore, non impedirmelo.>>
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Amanti del pericolo. -All Monster Are Humans-
De TodoDalla storia: Credevo che la mia fiducia, riposta solo in lei, fosse al sicuro. «Avevamo promesso di guardarci sempre le spalle! Hai tradito tutto quello che sono! La mia vita dipendeva dalla tua parola, dalla tua felicità, come hai potuto farlo?» «...