➳ like the old times

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*attenzione: questo capitolo contiene lievi tracce di smut, non scene di sesso esplicito, ma comunque é presente una scena spinta (preliminari), in più questo fatto é compiuto per abusare della persona, NON é una cosa fatta di propria volontà, bensì contro. Pertanto può esser considerato un vero e proprio abuso sessuale, seppur non completamente. Se sei una persona sensibile a questo argomento ti invito gentilmente a non leggere, io ti ho avvertito*

Sentì Katsuki deglutire silenziosamente, era ancora stordito dal sonnifero e comunque non poteva muoversi.
Mi sedetti su una sedia di legno vicino a lui mentre giocherellavo con le mie dita.
Stavo pensando a quale tortura sarebbe stata migliore per il mio caro Kacchan.
Cavargli un occhio? No, non volevo rovinare il suo prezioso faccino. Amputargli un arto? No, era troppo. Poteva anche sembrare strano detto da un villain come me, ma non volevo farlo soffrire fisicamente.
Il mio obbiettivo era distruggere il suo orgoglio, infliggergli uno shock mentale.
Come aveva fatto a me anni prima.
Sì, avrei fatto riemergere i suoi sensi di colpa, l'avrei fatto inginocchiare ai miei piedi supplicandomi di perdonarlo per i suoi peccati compiuti, avrei distrutto il suo ego e la sua dignità.
Ecco cos'avrei fatto.

Mi alzai in piedi applaudendo euforicamente.
Presi un coltellino regalatomi da Himiko ed iniziai a giocarci mentre giravo intorno alla sedia in cui era legato il mio biondino preferito.
Gli occhi furtivi del ragazzo roteavano furtivi in base alla posizione in cui mi trovavo, fissando il coltellino.
Con un tono di voce inusuale da parte sua, quasi fosse un'altra persona, mi chiese:"Che cosa hai intenzione di fare? Uccidermi?"

Mi misi davanti a lui ridendo.
"Ma per chi mi hai preso Kacchan? Io non sono come gli altri villains. Io non voglio procurarti dolore fisico, tanto meno ucciderti ~"
La faccia del biondo tramutò in un'espressione stupita:"E allora che vuoi farne di me HAH?!"
Sospirai sedendomi nuovamente ed iniziai il mio piano.

"Voglio parlare. Voglio distruggerti, sì. Ma parlando. Parlarti di tutto quello che mi hai fatto. Farti sentire una merda ed ammazzarti dentro. Ed una volta compiuta questa fase, farti una piccola sorpresa in memoria dell'abuso peggiore che ho ricevuto da te durante le medie."
La faccia di Katsuki diventò cupa all'udire delle mie ultime parole, aveva colto cosa avevo intenzione di fare.
"Ma prima, iniziamo a parlare dei bei tempi passati." detto questo, alzai leggermente la maglietta, scoprendo una cicatrice sotto l'ascella destra.
"Questa me l'hai fatta quando avevo 7 anni, mi hai buttato giù dalle scale e mi son rotto tre costole. Ho quasi rischiato di morire per colpa tua."

Non diedi tempo al biondino di parlare e mi scoprì completamente la schiena, levandomi la maglia, girandomi.
"Questa me l'hai fatta quando avevo 9 anni, mi hai attaccato col tuo quirk perché avevo preso un 100 al compito in classe, mentre tu non avevi studiato ed avevi preso un 42. Ti sei sentito inferiore a me quella volta, solo per una stupidaggine, mi hai inferto bruciature gravi, e la mia pelle é rimasta rovinata a vita."

Questa volta Katsuki non osò neanche aprire bocca. Allora tirai fuori il mio asso nella manica. Alzai i capelli dalla fronte, mostrando una grossa cicatrice a X. "E, per finire in bellezza, questa me l'hai fatta quando mi hai buttato giù da un albero su cui ci eravamo arrampicati insieme, quando avevamo 5 anni. Te lo fatto come regalo di compleanno, hai detto."

Mi avvicinai nuovamente a lui.
"Ma la cosa peggiore sai qual era? A me non importava di tutto l'abuso fisico che mi infliggevi ogni giorno, anche delle lesioni gravi. Sai cosa mi ha fatto arrivare al tentato suicidio? Il fatto che tu sia arrivato a togliere la cosa più importante che ci sia per una persona: la propria dignità."

Gli tirai i capelli avvicinandolo a me, mentre in lacrime gli urlai:"MI HAI UMILIATO, SEI ARRIVATO A STUPRARMI PIÙ E PIÙ VOLTE, MINACCIANDO DI DIRE A MIA MADRE CHE MI TAGLIAVO. OGNI GIORNO MI COSTRINGEVI A FARTI POMPINI, ERO ARRIVATO AL PUNTO DI AVER PAURA PERSINO SE UNA PERSONA MI SFIORAVA, TE NE RENDI CONTO? TI RENDI CONTO DI COSA MI HAI FATTO? AVEVO SOLO 12 ANNI, FOTTUTO BASTARDO."

"Mi dispiace."

Silenzio.

Silenzio.



"Cos'hai detto..?"

Silenzio.

Silenzio.

Scoppiai a ridergli in faccia.
Ero arrivato al limite, ora sì che avrebbe provato cos'avevo provato io.

Lo slacciai, tenendogli però legate le mani e lo sbattei contro il muro mentre mi slacciavo la cintura dei pantaloni.
"Ora tocca a me rubarti la dignità."

Kacchan era terrorizzato, era rimasto basito.
Il suo cervello faceva fatica a realizzare tutte le parole che gli erano state urlate da Deku.
Lui pensava che fosse tutto solo un gioco per sopprimere un essere inutile.

"LASCIAMI DEKU, NON CI PROVARE, TI AMMAZZO SUL SERIO QUESTA VOLTA! EDDAI, STAVO SOLO GIOCANDO, NON PRENDERLA TROPPO SUL SERIO."

"NON TI AVVICINARE"

"HO DETTO DI NON AVVICINARTI!"

"Non.. Avvicinarti.. No.. No.. No.. NO!"

"Troppo tardi, mi dispiace. Ed ora succhiamelo, avanti. O ti ammazzo."

Risi all'idea di vedere Kacchan in lacrime mentre mi implorava di poter smettere.
Iniziò, non aveva altra scelta, del resto aveva un coltellino puntato dritto in fronte.

In poco tempo iniziai a godere come non mai, sia al piacere che mi provocava da sotto, sia alla vista di un Katsuki in lacrime che ormai era stato umiliato.

Dopo cinque minuti gli venni in bocca e mi abbassai sbattendogli la nuca contro il muro, sorridendogli.

"Allora, com'era? Non é bello essere umiliati in questo modo, vero? Questo é cosa ho provato io, ed ora buonanotte Kacchan."

Gli diedi un pugno talmente forte che lui svenne.
Lo lasciai la per terra, mi sistemai ed uscì dal laboratorio chiudendo la porta a chiave.

Sogni d'oro.

//ugh, é stato un parto scrivere sto capitolo. Apprezzate il mio tentativo fallito di trasmettere le emozioni dei personaggi al lettore, ty :")

Oneirophobia | KatsuDeku (VILLAIN!AU) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora