A cosa stai pensando?

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«Ehi Ardy? Mi stai ascoltando?»

Ethan si era reso conto che dall'incontro tra la band e Keaton c'era qualcosa che preoccupava tutti, in particolar modo il suo ragazzo.

Era freddo e monosillabico, beh, non che solitamente non lo fosse, ma con lui lo era un po' di meno, giusto un pochino.

In più Ethan era consapevole che, per quanto si lamentasse della sua parlantina, il suo ragazzo era un buon ascoltatore, anzi, gli piaceva proprio stare a sentire le sue divagazioni.

Da quasi un'ora, invece, "l'uragano biondo" stava parlando della sua giornata con la quasi totale certezza che Arden non avesse ascoltato nemmeno una parola, così decise di fare una prova.

«Beh, allora dato che concordi, da questa sera, per un anno intero starò sempre io sopra, ok?»

Non che fosse sempre lui il passivo, tra loro non c'erano mai stati ruoli predefiniti, ma all'altro piaceva fare il difficile, adorava quando era lui a prendere l'iniziativa, ma un po' per orgoglio, un po' per far dispetto ad Ethan, non lo avrebbe mai ammesso, né concesso facilmente.

Ogni volta le loro notti d'amore finivano per essere una lotta per la supremazia, che lui cedeva volentieri.

Per questo credeva di essere andato sul sicuro. Era certo che una frase simile lo avrebbe riscosso dai suoi pensieri, invece...

Arden annuì.

Che cazzo!

Era la stessa dannata risposta che aveva dato per tutto il giorno.

Ethan rimase per un attimo spiazzato.

Gli passò persino per la mente che l'altro potesse avere un amante e che fosse questo a turbarlo tanto, ma si diede dell'idiota da solo.

Era impossibile, era consapevole dell'amore che nutriva nei suoi confronti, lo dimostrava ogni giorno -sebbene a modo suo- ed era certo che non lo avrebbe mai tradito.

Era troppo onesto per farlo.

Ma allora cosa stava succedendo?

Ethan si diede di nuovo dell'idiota nel momento in cui finalmente capì...

Esisteva solo una persona in grado di far preoccupare Arden così tanto: suo fratello Xander!

Ethan era determinato a scoprire cosa stava succedendo, erano giorni che il suo ragazzo continuava a ripetere che gli avrebbe spiegato tutto e poi si comportava così.

L'unico problema era come trascinarlo fuori dai suoi pensieri.

Nel momento stesso in cui si pose la domanda trovò la risposta.

C'era solo una cosa che nei Price superava persino l'orgoglio ed il forte istinto di protezione verso la famiglia: la gelosia!

«Oook, dato che sei così accondiscendente oggi, non ti dispiacerà se stasera vado a trovare Keat e gli chiedo di scoparmi, non è vero, Ardy?»

Lo disse con tono malizioso, volutamente volgare, con un ghigno stampato in volto.

Vide il lampo d'ira nelle iridi scure del suo ragazzo.

Poté osservare l'esatto momento in cui lo aveva svegliato.

Tutto d'un tratto si era tirato a sedere sul letto dalla posizione distesa in cui si trovava da ore, era scattato verso di lui inchiodandolo tra il muro ed il suo corpo.

«Non ti lascerò mai a nessuno, tantomeno a Sanders!» ringhiò nel suo orecchio.

Era certo che Arden avesse sentito il sorrisetto vittorioso sul suo volto allargarsi e che per questo si fosse separato da lui quel tanto necessario per guardarlo negli occhi.

La musica dei suoi occhi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora