Quando Ethan si era presentato in sala prove dicendo di avere la persona perfetta per sostituire il bassista della band, Xander si era sentito un po', un bel po', scettico.
Alexander Price, in arte Xander, era il leader dei Death Hackers, un gruppo rock/metal nato quando frequentava il liceo.
Lunghi capelli corvini, occhi neri come la notte, un fisico ben definito, pelle doratae un sorriso appena accennato, misterioso e sexy, a increspargli le labbra. Le immancabiliocchiaie dovute all'insonnia, nonostante Xander le definisse orribili, non disturbavano affatto labellezza del volto, anzi contribuivano a quell'aria da bello e dannato con cui faceva strage di cuoriad ogni concerto.
Aveva la tendenza ad essere taciturno, ma era molto più di questo in realtà, chi lo conosceva sapeva che -a seconda del momento e della compagnia- poteva essere una persona socievole che adorava scherzare, soprattutto quando si trattava di prendere in giro il "piccolo" di casa, suo fratello Arden.
Alcune sue caratteristiche avrebbero potuto far pensare ad una persona scostante, ma erano le stesse che gli donavano quell'aria tenebrosa, perfetta per il suo ruolo all'interno della band.
L'uragano biondo di fronte a lui era Ethan, il solare fidanzato del suo fratellino.
Ethan era un vero intenditore, conosceva e apprezzava ogni genere musicale ed era il loro fan numero uno! Tuttavia non lo si sarebbe mai detto, non dal suo aspetto almeno: biondo, occhi azzurrissimi, abiti sempre colorati e sgargianti e la fastidiosa capacità di parlare a macchinetta per ore, ridendo sguaiatamente e contagiando tutti.
Insomma, "uragano" era una definizione che gli si addiceva e Xander aveva il terrore che gli stesse proponendo come bassista un qualche concentrato di caos esattamente come lui... davvero l'ultima cosa che desiderava per un nuovo membro della band!
Un brivido gli attraversò la schiena.
Cazzo, questo no!
Eppure avevano il disperato bisogno di un bassista daquando il precedente aveva mollato il gruppo –pur con l'approvazione di tutti- per sfondare nelmondo del Rock.
Gli altri in quel momento non si erano sentiti ancora pronti a provarci: alcuni ancora dovevano finire gli studi, altri semplicemente avevano altre priorità.
Lui, beh, lui era semplicemente il migliore... da qui il "problema": esisteva qualcuno alla sua altezza?
***
Xander entrò nella sala prove e sentendo quel suono si bloccò.
Erano le sue canzoni eseguite con una precisione ed un trasporto tali che, per un istante, pensò che, guardando oltre quel vetro, avrebbe visto di nuovo il suo viso.
Nessuno poteva suonare a quel modo la sua musica.
Chiunque fosse, stava suonando alla perfezione e -poteva vedere- senza spartiti!
Incuriosito, decise di entrare nella sala anziché limitarsi a osservare dal vetro.
Aperta la porta, si trovò di fronte un vero schianto!
Un corpo asciutto con muscoli ben definiti, tesi nell'atto di suonare un basso, rosso fiammante quanto la chioma che incorniciava il volto del ragazzo.
Xander osservò quel volto serio, con occhiaie profonde quanto le sue e, sulla fronte, nascosto trale ciocche vermiglie spettinate e sudate, un piccolo tatuaggio, apparentemente in caratteri stranieri che... poteva essere un simbolo che aveva senso solo per l'altro, come avrebbero potuto essere rune*.
Il ragazzo non si accorse della presenza dell'altro finché, finito l'assolo, Xander non imbracciò la sua chitarra per accompagnarlo.
In quel momento il bassista alzò il viso e gli occhi neri di Xander incrociarono due laghi ghiacciati, di una tonalità verde-azzurra che non aveva mai visto.
"Sexy", non era una definizione sufficiente, ma la sua mente non riusciva a trovare altre parole.
Quella che il chitarrista aveva di fronte era la creatura più bella e sensuale su cui avesse mai posato lo sguardo e suonava il basso divinamente.
La canzone era finita da diversi minuti e i due si stavano ancora specchiando l'uno negli occhi dell'altro, totalmente dimentichi del tempo e del mondo circostante.
La melodia che Xander stava leggendo in quegli occhi rifletteva la sua.
*Le rune sono un antico alfabeto usato dalle popolazioni germaniche e che al giorno d'oggi sono utilizzate per la divinazione in quanto considerate Archetipi, potenti raffigurazioni naturalistiche delle forze che regolano l'Universo.
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La musica dei suoi occhi.
RomanceUn sogno che accomuna un gruppo di ragazzi, una serie di coincidenze che li portano a percorrere la stessa strada... e su quella strada ci sono amori che sbocciano ed amori che fanno sfiorire lentamente un cuore...poi ci sono gli sguardi, quelli pro...