Una nuova band.

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Quando Ethan aveva detto a Keaton di aver trovato un gruppo perfetto per lui, si era sentito un po', un bel po', scettico.

Non che non si fidasse di lui o dei suoi gusti musicali.

 Keaton frequentava il secondo anno alla high school quando si erano conosciutie il biondino, di un anno più giovane, aveva dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio di essere unvero esperto di musica rock, nonostante l'aspetto da fan di Britney Spears.

La preoccupazione di Keatono era dovuta ad altro: temeva che essendo amici "dell'uragano biondo", la band si componesse di un branco di ragazzini casinisti ed iperattivi come lui.

Cazzo, no!

Non avrebbe potuto sopportarlo!

Per di più Keaton non intendeva unirsi a un gruppo qualsiasi di musicisti della Domenica: era tutt'altro che arrogante, ma aveva una forte consapevolezza delle proprie capacità e sapeva di essere davvero bravo, nonostante avesse solo vent'anni.

C'era anche stato unmomento in cui, con il suo gruppo, aveva davvero creduto di poter realizzare il sogno di suonarenella migliore rock band d'America... si essere quella band!

Peccato che il gruppo non esistesse più... gli altri membri ad un certo punto avevano deciso che era l'ora di finirla di cazzeggiare e diventare grandi. 

Avevano scelto dei college che li portassero verso un futuro certo e stabile, piuttosto che inseguire qualcosa di incerto ed apparentemente troppo ambizioso. 

Keaton credeva -anzi, sapeva- che con un gruppo affiatato, nessun traguardo sarebbe stato "troppo ambizioso" per lui. Fortuna odestino avevano persino dato un volto al suo obiettivo: qualche anno prima si era ritrovato adavere una sorta di mentore e rivale al tempo stesso, una persona che ora conoscevano tutti nelmondo della musica... diventare il numero uno significava superare lui, Chad Hutton.

Purtroppo era stato costretto ad accantonare i suoi sogni... ormai si era rassegnato al fatto che non avrebbe mai trovato un gruppo all'altezza delle sue ambizioni e allora perché sbattersi a cercare altre band? Avrebbe chiuso il suo cuore ai sogni ealle speranze che l'avevano avvelenato e sarebbero stati di nuovo solo lui e la sua musica, come era stato da sempre...

***

Ethan era passato a trovarlo come sempre, alla fine era il suo migliore amico...

Gironzolava distrattamente per la stanza, stranamente silenzioso e sovrappensiero.

Keaton, che stava finendo di leggere l'ultimo capitolo di un noiosissimo manuale universitario, per un attimo pensò che l'altro avesse qualche problema col suo odioso e gelosissimo fidanzato.

Non diede comunque troppo peso alla cosa, era troppo preso a studiare, quando...

«Ehi Keat!» esclamò a voce fastidiosamente alta Ethan.

«Quante volte ti ho detto di non chiamarmi a quel modo, E.J.?» rispose Keaton sconsolato.

Ethan ignorò completamente la lamentela, andando avanti con il suo discorso, come se niente fosse successo.

«Beh, comunque, perché hai deciso di mollare?»

Solo in quel momento Keaton si rese conto che mentre gli stava parlando Ethan teneva tra le braccia il suo preziosissimo basso.

«Perché... il tuo gruppo non può sfondare se non hai alcun gruppo!?» chiese retorico. 

Sospirò esasperato, alzando gli occhi al cielo e togliendogli dalle mani lo strumento per rimetterlo al suo posto.

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