In una terra vuota, tetra e impoverita da tutto, dove vive una tribù chiamata "abitanti dell'abisso " proprio per il luogo dove vivono somigliante ad un abisso e non perché le popolazioni che vivono lì fossero aggressive, violente o indigene ma perché in quelle loro lande non c'era granchè infatti tutto il terreno era una sabbia nera simile alla cenere, non cresceva niente solo una grande pianta di datteri con i quali questa tribù sopravviveva, il clima è assai strano infatti di giorno c'è un fortissimo calore che può arrivare anche a 58o C e con una temperatura notturna di 2o con raffiche di forte vento caldo di giorno e con una assenza d'aria di notte quasi soffocante, a parte il clima il cielo era sempre coperto da polvere o nebbia quasi come se la nebbia volesse nascondere cosa c'era al di sopra, c'erano pochissime strutture di mattoni o di lamiere: materiali che cadevano dal cielo una volta al mese in buone quantità, per non parlare dei mostri che si aggiravano enormi, feroci e senza pietà per chi incontravano, erano più o meno tutti uguali con un colore nero brillante con parti rosse o blu, in tutto questo pandemonio vive un ragazzo di nome ionut; un ragazzo alto, bello, aitante, di certo un essere che stona con quel paesaggio e con i suoi abitanti che non sono mostruosi ma di certo non somigliano per niente alle fattezze di ionut un giovane alto, in forma, con capelli castani e non molto lunghi: non arrivano infatti neanche al collo, occhi chiari un naso all'insù, labbra sottili un viso gentile, un corpo ben allenato ma non eccessivamente muscoloso, ionut aiuta sempre la sua famiglia, la madre antha malata di una strana malattia che ionut spera un giorno di poter curare, suo padre nazif e suo fratello aumos, più piccolo di lui: ionut ha 16 anni ed è uno dei migliori della sua tribù infatti aiuta la famiglia nella loro piccola bottega che si occupa di mobili costruiti con le lamiere e le foglie della grande pianta di datteri, la sua famiglia è molto abile in questo tanto che i loro mobili non sembrano fatti di materiali poveri ma di marmo, oro e avorio, ionut oltre a questo è molto curioso: infatti vuole scoprire perché la loro terra sia così desolata, è anche molto intelligente infatti apprende molto velocemente le lezioni del suo maestro herno abile disegnatore che non avendo niente da dipingere che potesse piacere agli abitanti dell'abisso data la loro terra ha promesso a ionut di insegnargli a dipingere, in cambio ionut deve aiutarlo nelle faccende e se qualche commitente glielo chiedesse il modello per un quadro data la sua rara bellezza. Fino a qui potrebbe sembrare un bel posto dove vivere escludendo il territorio ma non è così infatti essendoci un governo debole e corrotto molti crimini rimangono impuniti: come la prostituzione o i piccoli furti, infatti nei periodi dove ionut e la sua famiglia non gudagnano abbastanza ionut è costretto a prostituirsi alle donne più abbienti di quelle terre che erano diventate così ricche poiché in passato si dice che trasportassero le persone in luoghi migliori facendoli pagare alte somme in materiali che poi loro rivendevano dove andavano e ritornavano con pietre luccicanti e trasparenti, che scambiavano con gli altri abitanti in cambio di tutto: dal cibo ai favori, e ionut qualche volta per riuscir a guadagnare quelle pietre di quell'alto valore era stato ed è costretto a prostituirsi a queste 3 donne, la loro casa era l'unica molto grande, luccicante e anche i loro abiti erano molto diversi infatti erano vestite con delle gonne molto grandi e dai colori sgargianti oltre che le fasce di tessuto colorato che usavano per coprire il resto del corpo, vestimenti molto diversi da quelli degli altri popolani che si potevano permettere mantelli e tuniche malconci e dai colori spenti. Ovviamente ionut sogna una vita migliore di quella, una vita dove non sia costretto a fare cose che non vuole ma soprattutto un luogo dove la madre si possa curare. Un giorno insolitamente fresco ionut andò a fare una lunga passeggiata oltre alla grande pianta di datteri dove nessuno andava perché la presenza dei mostri abissali era molto più frequente, mentre camminava ionut più volte si era imbattuto in cose strane: come alberi secchi o casse di legno dannegiate. In quel giorno invece sentì un rumore al di sopra di lui e all'improvviso cadde una cassa molto pesante dal cielo ma cosa più strana sembrava fatta di un materiale giallo lucente che le tre donne chiavano oro e che lui in rare occasioni aveva potuto toccare, allora ionut aprì con non poche difficoltà quella grande cassa splendente dato che era molto pesante e soprattutto sigillata molto bene con un lucchetto circolare dove erano raffigurati due draghi che continuavano a divorarsi all'infinito, la cosa strana è che i draghi raffigurati si muovevano e una volta toccato il lucchetto esso si aprì, mostrando oggetti che lasciarono stupefatto ionut, infatti c'erano vestiti colorati vivacemente, giocattoli, e strane scodelle lucenti con un manico e dove nell'etichetta c'era scritto "PENTOLE", ma la cosa più strana erano dei rettangoli di carta tutti uguali dove sopra c'era scritto qualcosa in una lingua a ionut sconosciuta e con un numero: "100", erano tutte così e con l'immagine di un signore con i baffi e vestito in maniera strana ma che a ionut parve elegante. Portò quella cassa anche se a fatica a casa e fece felice il suo fratellino e i suoi genitori, poiché quegli oggetti erano usati solo dalle tre donne e quindi essendo che quest'ultime erano ricche e godevano di una posizione elevata nella società pensarono che con quegli oggetti sarebbero saliti anche loro nella scala sociale anche se era davvero molto simile per tutti la vita: si lavorava e si sopravviveva a parte per quelle tre donne che vivevano sempre bene, nel lusso e che soprattutto non soffrivano mai potendosi permettere tutto anche i "servizi" di un bel giovane come ionut. Ionut stupito del bottino che aveva trovato decise che il giorno seguente sarebbe ritornato là e avrebbe continuato a camminare e a cercare oggetti strani caduti dal cielo, il giorno seguente ritornò là e continuò a cercare finchè non arrivò ad una scala in acciaio che portava verso il cielo, ionut la percorse fino ad arrivare ad un cancello protetto da due grandi statue di pietra animate che subito lo fermarono e gli dissero che non poteva entrare, infatti per poter accedere alla città oltre al cancello le statue gli dissero che c'era bisogno di 20 timbri, concessi dai 20 sovrani dei 20 mondi che potevano essere raggiunti leggendo la frase scritta sulla scheda che le statue avevano dato a ionut, dove c'era anche lo spazio per tutti i sigilli dei 20 sovrani, guardando il cancello ionut capì che la cassa dorata che aveva trovato proveniva da quella città poichè anche sul cancello c'era uno stemma con due draghi che si mangiavano a vicenda, identici a quelli del lucchetto che sigillava la cassa da lui trovata. La prima cosa che ionut fece, fu andare a parlare con i suoi genitori per dargli la bella notizia e spiegandogli che sarebbe tornato presto ma la madre era molto preoccupata per ciò che poteva succedere in quel viaggio, ma il padre cercò di farle capire che ionut ormai era grande e che comunque era un ragazzo coraggioso, forte e capace, e poteva servire anche a ionut come esperienza di vita, anche se erano tutti allettati dall'idea di poter vivere meglio e che finalmente sua madre si sarebbe potuta provare a curare nella città nel cielo che sicuramente sarebbe stata migliore la loro vita: con più servizi, con più cibo, con più opportunità per la loro famiglia e per la qualità della loro vita in generale. Alla fine ionut riuscì ad ottenere l'autorizzazione da parte della sua famiglia. Ionut partì con un pendolo regalato dalla madre e con un po' di pietre lucenti che aveva messo da parte, e poiché per partire doveva pronunciare la frase scritta nel biglietto ma avrebbe funzionato solo e solo sé fosse stato pronunciato davanti ai cancelli con i draghi, ritornato davanti al cancello dove c'era lo stemma dei draghi ionut pronunciò la frase: "vieni a me superbia il drago protettore" e allora comparve un drago verde che usciva dal sigillo: era un drago bellissimo con due teste e tutto verde brillante con un collare di piume colorate e la schiena di squame dorate, il drago gli disse "se vuoi partire salta su ti porterò nel primo mondo che dovrai visitare per il primo sigillo, sei pronto una volta che sarai partito non potrai tornare indietro fino a che non otterrai il sigillo di quel mondo, ma soprattutto andremo in un mondo molto diverso da questo, pronto?" ionut rispose "sì", salì e partirono attraversando il sigillo nel cancello, dopo pochissimi secondi uscirono da un altro sigillo; ionut trovò davanti a sé un mondo completamente diverso da quello che era abituato infatti era un mondo luminoso colorato, ma soprattutto aveva delle strutture molto strane, superbia gli disse: "fantasy world il luogo più colorato fantasioso, dolce e felice tra tutti 20 i mondi o almeno così pensiamo tutti ma sai non sono in molti ormai quelli che intraprendono il tuo viaggio, ricordati ottieni il sigillo, vieni al cancello e ripeti quella frase, ma non comparirò io ma un altro dei miei fratelli... lo so sentirai la mia mancanza, vero? Ti mancheranno la mia bellezza, le mie piume, le mie squame d'oro e le mie due teste vero?" disse superbia con voce seria ma che alla fine si risolse in una risata, ionut fece cenno di aver capito e superbia rietrò nel sigillo. Ionut iniziò a incamminarsi nella via principale dove la strada era percorsa sia a destra che a sinistra da un marciapiede di mattoni colorati, le strade erano pulite e non c'era nebbia o polvere nell'aria, anzi c'era un gradevole odore di biscotti, le vetrine dei negozi scintillavano come se fossero appena state pulite e la merce al loro interno era bellissima, colorata e varia, ionut non aveva mai visto una concentrazione di oggetti così vasta.... Prese a camminare sul marciapiede di mattoni colorati e osservava tutto ciò che vedeva dalle macchine scintillanti ai graziosi omini che passeggiavano, anche se non erano come ionut infatti non erano umani ma erano: folletti vestiti di verde con grandi cappelli a punta rossi, schiaccianoci di legno e alcuni animali fatati come dei cavalli in giacca e cravatta con una valigetta al braccio, pecore che cambiavano colore come un arcobaleno, farfalle umane con dei bellissimi vestiti: raffinati ed eleganti ma senza esagerare. Ionut vide anche moltissimi cartelloni pubblicitari colorati con persone sorridenti o con ogni sorta di oggetti, dopo un po' che ionut camminava si trovò ad una bottega diversa dagli altri negozi, infatti era più piccola, di un viola scuro e con un cartello fuori che diceva "informazioni in vendita" allora ionut pensò di entrare e scoprire cosa significasse quella scritta, una volta dentro vi trovò una graziosa vecchietta con aria gentile, ben vestita: era una vecchietta non molto alta con delle labbra fine un grazioso naso, occhi verdi chiaro e dei capelli bianchissimi, la sua gonna era a fasce rosa e arancione chiaro e la giacca che indossava aveva delle piume colorate simili a quelli di superbia sul colletto e nelle maniche, ionut domandò alla vecchietta con tono gentile e pacato: "mi scusi ma cosa significa informazioni in vendita?" l'anziana signora gli rispose con tono educato: "significa che in cambio di una somma di pietre preziose se sei forestiero o in cambio di f-coins ti posso immettere nella tua memoria una determinata quantità di informazioni riguardanti uno specifico argomento o di più materie" a quelle parole ionut rispose subito con tono allegro: " mi potrebbe immettere tutte le informazioni sul mondo d'oggi? Sa dalle informazioni basilari a quelle più complesse, deve sapere che vengo da un posto dove non c'era quasi niente e quindi in questo posto non so cosa siano molte cose, la prego mi dica che può" la vecchietta gli rispose " ma certo ragazzino tutto quello che mi hai chiesto te lo immetterò in cambio di 10 pezzi di quarzo." Ionut le fece vedere le pietre luccicanti che aveva portato: quelle che erano la ricompensa per i suoi "servizi" alle tre donne delle terre desolate, la vecchietta gli disse: "si tranquillo bastano anzi me ne hai date alcune in più di quante me ne servivano. Mettiti seduto e ti impianterò quelle informazioni subito." Detto questo ionut si sedette, la vecchietta gli mise un casco e dopo alcuni minuti glielo tolse, ionut iniziò a riconoscere tutto e quindi inziò a capire l'utilità e il funzionamento di tutti gli oggetti. Ringraziò calorosamente la signora e uscì dalla bottega, contento e soddisfatto come non mai. Continuando a camminare ionut giunse in un parco bellissimo: alberi in fiore, profumo di rose dappertutto, colombe giocattolo o strani uccelli di gelato che cinguettavano, fiori di marzapane e una bellissima fontana in marmo bianchissimo al centro del parco, continuando a camminare all'interno del parco vide una fanciulla di circa la sua età molto bella: non molto alta capelli abbastanza lunghi e scuri, con un vestito lungo e bianco con rifiniture dorate che a lei stava benissimo: a ionut pareva un angelo, soprattutto per il suo sorriso, un sorriso grande bellissimo, stava tutta sola a disegnare sul suo album un viale alberato del parco, usando un camaleonte bicolore: ovvero un camaleonte che si poteva usare come una matita con soli due colori il bianco e il nero. Ionut si avvicinò a quella graziosa creatura e le chiese con voce timida: "qual è il vostro nome adorabile fanciulla?" lei con tono educato ma non eccessivamente:" dammi del tu comunque mi chiamo Giorgia" allora ionut vide dietro al suo album la scheda del giro dei mondi che aveva anche lui e le chiese:" scusami Giorgia stai per caso anche tu facendo il giro dei mondi?" e lei "sì perché anche tu? In realtà però sono ferma qui a fantasy world da un po' di tempo anche perché è la mia città e non mi andava di viaggiare da sola e quindi non sono voluta partire se vuoi possiamo viaggiare insieme, sempre se ti va. E poi che sbadata non ti ho chiesto il tuo nome." "Non preoccuparti, mi chiamo ionut e beh anche io sono in viaggio da solo e certo che mi farebbe piacere fare questo viaggio con te, e poi complimenti per i tuoi disegni sono davvero magnifici." "che gentile ionut ma il mio grande sogno è quello di poter dipingere altro, non che questa città non mi piaccia ma ormai ho dipinto o disegnato tutto ciò che mi piaceva." Giorgia finì di dire questo che rimise l'album e l'occorente per disegnare nel suo zainetto che a ionut parve troppo piccolo per contenere il tutto e allora le chiese:" ma come ti ci fa ad entrare così tanta roba?" e lei rispose: "come non hai mai visto una borsa spazio infinito?" con tono stupito, e allora ionut le disse: " no sai da dove provengo io non esistevano questi oggetti straordinari" "tranquillo se ti serve un posto dove mettere i tuoi oggetti non esitare a dirmelo immagino che per tutto il viaggio non ti basterà quella sacca che hai con te, giusto?" "No immagino di no, comunque non voglio ancora lascare questo posto, cosa facciamo" "Perché non visitiamo un bel centro commerciale e compriamo un po' di cose" "a me sta bene". Si diressero così alla più grande struttura che ionut ebbe mai visto e una volta dentro si comprarono degli abiti da ragazzo infatti anche Giorgia comprò una felpa larga giallo maionese ed altri indumenti che non si addicevano di certo ad una ragazza graziosa come lei, anche ionut si comprò dei vestimenti giovanili e alla moda, poi Giorgia si comprò uno skateboard scintillante nero, che tramite un apposito pulsante si poteva trasformare in uno skateboard volante che andava a idrogeno, per il conto ci pensò Giorgia poiché la sua famiglia era una delle più influenti e abbienti della città in cambio ionut le regalò un grazioso fermacapelli dei colori dell'iride a forma di nota musicale che a Giorgia piacque molto. Continuando a camminare per quelle strade così allegre finirono per perdersi oltretutto continuarono a prendere sempre le strade sbagliate finchè non giunsero ad una zona molto diversa da quella che avevano visto, infatti in questa zona non ci sono marciapiedi colorati, vetrine luccicanti e esseri felici, bensì l'aria era irrespirabile per via della grande quantità di fumi provenienti da quelle che sembravano fabbriche, anche la vista era compromessa per questo motivo infatti non si vedeva nulla per via della fitta nebbia di smog, a ionut parve di essere tornato nel suo abisso: era molto simili tranne per il fatto che da lui non c'erano strade, palazzi o fabbriche ma solo piccole costruzioni fatiscenti, le persone che vivevano lì erano malconce, tristi e malate. Ionut e Giorgia continuarono a camminare finchè non giunsero a quello che sembrava un bar: entrarono e Ionut chiese ad un anziano che stava sorseggiando una cosa somigliante a caffè ma con un odore sgradevole, con un colore nero lucido e una consistenza oleosa, "come mai questa parte della città è così triste, inquinata e assai sgradevole alla vista? Perché voi siete così malmessi? L'altra parte della città quella dove sono arrivato era bellissima, come in un sogno." Il vecchio gli rispose con frequenti colpi di tosse: "Ragazzo... ma dove vivi la situazione qui è così da migliaia di anni..." " Ma perché delle persone sono costrette a vivere in questo inferno" "Perché noi siamo i diversi: quelli nati con qualche mattia grave o con piccole o grandi deformità: come l'assenza degli arti o la mancanza di qualsiasi parte del corpo." "Ma perché siete costretti a vivere qui in mezzo a tutto questo, perché non potete vivere con gli altri?" "perché alla società non piacciamo per questi "difetti" e quindi ci costringono a vivere qua in mezzo ai fumi tossici delle fabbriche e alle strutture semidistrutte." "Perché così tante fabbriche cioè a cosa servono? non ne vedo il bisogno di costruire chissà quale moltitudine di oggetti" "oh... beh vedi giovane quegli oggetti servono per i normali: tutte quelle persone che vivono nella parte "bella" della città, ci fanno lavorare senza protezioni e con una misera paga per produrre tutti i loro oggetti: dai vestiti di marca agli oggetti tecnologici, e quando si stancano li buttano via ma siccome si stancano molto velocemente dei loro oggetti costosi vengono gettati nell'immondizia ad un ritmo impressionante infatti vengono gettati il triplo più velocemente del tempo che occorre per produrli, oppure sono costruiti alcuni con materiali così scadenti da rompersi subito e quindi vengono anch'essi gettati, e sai dove vanno a finire? Vengono gettati qui: infatti oltre a essere la zona produttiva della città questa è anche la loro discarica infatti noi per loro non siamo persone ma oggetti vecchi e rotti che possono essere gettati, un atro problema di questo posto è che di tanto in tanto scompaiono delle persone, e non vengono più ritrovate..." intervenne Giorgia: "come non vengono più ritrovate, lei non sa dirci se ha sentito qualcosa riguardo alla questione?" il vecchio con tono basso e riluttante rispose:" l' unica cosa che ho sentito a riguardo è che sono stati avvistati dei traffici sospetti nella vecchia fabbrica abbandonata "Atum" era una ditta che si occupava della produzione di prodotti chimici ma chiuse presto poiché utilizzava prodotti eccessivamente tossici per le persone e per l'ambiente... Ma io non so niente di più" Ionut lo ringraziò e con Giorgia uscì dal bar. Mentre camminavano si imbatterono in una signora alta con dei lunghi capelli biondi e molto magra, con una lunga giacca nera: sembrava troppo di classe per quell'ambiente così povero ma cosa più strana era nascosta dietro un vecchio camion vicino alla fabbrica Atum . Giorgia le chiese: "mi scusi ma come mai una signora così bella ed elegante sta in questo postaccio così degradato? E la signora rispose:" infatti io sono della parte ricca della città, sono una giornalista; mi chiamo Angela swein" Giorgia con tono emozionato le disse:" e lei la giornalista che denunciò tutte le angherie subite dalle persone e i vari clan mafiosi che prima dominavano la città?" " Sì, sono io e adesso mi sto occupando di un possibile traffico di armi chimiche, è da tempo che penso che ci siano dei sovversivi che attraverso le sostanze chimiche che sono ancora all'interno della vecchia fabbrica Atum vogliano fare un colpo di stato e occupando Fantasy world contro la volontà dei cittadini." Giorgia le disse:" signora swein le promettiamo che la aiuteremo per scoprire di più sull'argomento", fatto questo la signora swein li dotò di una tuta protettiva dai gas tossici e di alcune armi che gli sarebbero servite per neutralizzare eventuali criminali. Dopo di che la signora swein disse loro:" ragazzi sicuri di voler tentare questa impresa potreste essere catturati, potreste morire o chissà cos'altro. Siete pronti e sicuri di volerlo fare?" i due ragazzi fecero cenno di sì e si avviarono verso alla fabbrica, nel parcheggio della grande fabbrica Atum trovarono un cassonetto dal quale proveniva un odore nauseabondo, i due si avvicinarono, lo aprirono e videro al suo interno uno spettacolo vomitevole: era strapieno di carcasse di animali, esseri umani e brandelli di altre creature come ali di aquile strappate dal loro corpo coperte di sangue o un corno di un unicorno staccato dal muso con ancora pezzi di carne e nervi alla sua fine, una volta capito cosa potevano trovare all'interno della fabbrica si fecero coraggio ed entrarono. Una volta dentro videro uno spettacolo ancora più orribile infatti erano in lungo e largo corridoio con alla sua fine una porta ma cosa più agghiacciante erano innumerevoli cadaveri ridotti a brandelli ed attaccati a dei ganci al soffitto da dove colava del sangue nero, oltre a questo ed al terribile odore di carne in putrefazione il corridoio sembrava quello di un mattatoio dove alle pareti erano appese immagini di animali giocattolo e di bambini sorridenti: questo non faceva che rendere l'atmosfera ancor più spaventosa, sembrava di essere in un romanzo di stephen king con un atmosfera inquietante, un corridoio illuminato solo da pochi neon, due grandi e pesanti porte in acciaio e il pavimento di mattonelle una volta lucide ma che ormai erano sporche di sangue e di pezzi di cadaveri e di colore bianco e rosso. I due ragazzi attraversarono quel corridoio orripilante cosparso di sangue e di brandelli di corpi morti finchè non arrivarono in fondo al corridoio davanti alla grande porta d'acciaio, la aprirono e si trovarono uno spettacolo ai limiti del normale anche per quel mondo: infatti in quella grandissima stanza c'erano molti calderoni arrugginiti con dentro sostanze di un giallo fosforescente apparentemente tossiche come indicavano i cartelli posti vicino ad ogni calderone con simboli di pericolo, oltre a questo c'erano delle passerelle al piano superiore che si affacciavano su quel grande magazzino che una volta conteneva gicattoli ma che ormai avevano lasciato il posto a dei strani uomini vestiti di rosso che gettavano dalle passerelle animali, umani e creature fantastiche legati alle gambe e ai piedi o alle zampe, feriti e picchiati o con qualche parte del corpo mancante. Alla vista di quelle creature sofferenti ionut e giorgia sentirono una forte sensazione di ribrezzo, rabbia e schifo per le creature che uscivano dai calderoni: una volta normali ma quando uscivano da quel liquido giallo erano diventate irriconoscibili: unicorni neri con occhi giallo fosforescente e con ferite sgorganti sangue nero pece, aquile molto grandi senza ali ma con code di serpente; ma due cose li accumunavano tutti: la rabbia nei loro occhi esprimeva una fame violenta e senza limiti e la seconda cosa che li accumunava è che la maggior parte dopo poco tempo che uscivano dai calderoni moriva mentre quei pochissimi che rimanevano venivano portati in un'altra stanza con grandi vetrate e quindi i due giovani poterono vedere cosa avveniva all'interno: uno spettacolo ancor più agghiacciante perché con una macchina venivano analizzati e se gli scienziati all'interno li ritenevano adatti a qualcosa che ionut e giorgia non scoprirono subito poiché dopo quel passaggio una parte venivano mandati al macello e le loro urla strazianti di dolore risuonavano in quel magazzino non facendo capire ai due ragazzi cosa dicevano gli scienziati, una parte di quelli analizzati venivano invece trasportati in un'altra struttura vicina. I due riuscirono a vedere una moltitudine di camaleonti pittori che chiedevano il loro aiuto con degli occhi esprimenti tristezza, ma per il momento non poterono farci niente era troppo rischioso poiché non sapevano se quegli uomini fossero armati ma anche perché gli animali trasformati non aspettavano altro che un buon pasto come loro. così entrarono in una porta con scritto: "spogliatoi" per vedere se riuscivano a prendere qualche loro divisa per infiltrarsi e scoprire qualcosa in più su quella faccenda, riuscirono a trovare delle uniformi, si cambiarono e quando uscirono dallo spogliatoio videro un figuro che disse loro: " Steve, Sandra siete voi vero? Muovetevi ad entrare al lavoro perché se vogliamo cambiare questo mondo dobbiamo lavorare duramente e per molto tempo." Allora giorgia chiese camuffando la sua voce come quella di un'adulta: "e in cosa consiste il vostro piano?" Il figuro rispose: "come Sandra non ricordi? Dobbiamo trasformare abbastanza creature, animali e umani in modo che riescano a divorare tutti i membri del governo attualmente in carica, poiché non hanno rispetto delle povere persone che vivono qui, nella periferia." "Certo hai ragione non ricordavo bene" rispose con tono sicuro Giorgia, i due ragazzi pensarono che non ci fosse niente di male in tutto ciò a parte i metodi violenti con cui quella banda voleva attuare il proprio piano. Quel figuro in tuta da lavoro rossa li portò in una stanza piena zeppa di cavalli, unicorni pegasi e naturcorni: bufali più piccoli del normale e con tutto il corpo coperto da muschio e piante dove albergavano graziose fate e incantevoli farfalle, che a giorgia piacquero molto tanto che chiese subito a quel figuro se ne poteva accudire uno, con tono ridacchiante le rispose: "Certo! Qualcos'altro mia signora, vuole portarsi a casa anche un bel cavallo e perché no un unicorno!" "Ma sei diventata pazza Sandra cosa pensi: che siamo qui per divertirci e giocare con queste bestie?" disse l'uomo con tono irritato, dopo di questo aggiunse: "Aiutatemi a portarli nelle vasche di trasformazione, sembrano più sani e forti rispetto a quelli dell'ultimo carico della scorsa settimana." Ionut lesse il cartellino sulla tuta di quel figuro, riportava il nome: "martès". Legarono quelle incantevoli creature e con fare riluttante aiutarono a martès a portarle nelle vasche di trasformazione e subito dopo che uscirono trasformati in maniera assai mostruosa le portarono nella stanza con le vetrate, dove poi Ionut e Giorgia salutarono Martès poiché non era il suo "settore". Furono accompagnati dagli scienziati vestiti in maniera steampunk ovvero con dei vestiti in rame con lenti, tubi, ingranaggi e lame che uscivano dalle maniche in seta nera, nella stanza delle analisi: quella con le grandi vetrate, per analizzare gli ultimi naturcorni trasformati. Quell' aspetto così meccanico, freddo e a tratti inquietante degli scienziati intimorì i due ragazzi, ma era solo l'inizio: infatti il loro compito era tenere fermi i naturcorni "inadatti" al loro scopo mentre quegli scienziati dosavano una grande quantità di mercurio misto ad arsenico e tallio per iniettarlo a quelle povere creature per farle morire, una volta fatto ciò un nastro trasportatore spostò quei grandi ammassi di carne morta in una macchina che li tagliava in parti perfettamente uguali per poi inscatolarli e mandarli in dei furgoni che li avrebbero portati a tutti i supermercati che la avrebbero venduta a tutti: ai ricchi e ai poveri, oltre a questo spettacolo orribile quegli scienziati che ormai di umano non avevano niente emettevano strani suoni simili a risate rendendo la scena ancor più agghiacciante come se non bastassero le carcasse e il sangue nero degli animali e il loro aspetto raccapricciante. Questo processo continuò per molti altri naturcorni finchè l'unico scienziato vestito in maniera diversa non notò qualcosa di "diverso" in Ionut e Giorgia e si avvicinò a loro con fare misterioso e silenzioso: il suo aspetto era molto meno strano ed inquietante infatti era vestito con un abito molto elegante e nero, un papillon di seta di color rosso brillante, un gilet bianco ma la cosa strana nel suo abbigliamento era una maschera nera con una sporgenza simile ad un becco e il contorno degli occhi imbullonato come per celare qualcosa di segreto, le lenti della maschera però non facevano intravedere i suoi occhi: un particolare che lo rendeva molto più misterioso rispetto agli altri scienziati che erano solamente strani ed inquietanti. Il misterioso figuro giunto vicino a Giorgia le chiese con tono pacato e silenzioso: "Scusi il disturbo signorina Giorgia come mai una ragazza del suo rango sociale è qui?" a quella domanda Giorgia e Ionut pietrificarono: come faceva a sapere chi era veramente Giorgia se nel suo cartellino c'era scritto Sandra, lei rispose con tono tremolante: "Come fa a saperlo?" "Signorina io so tutto quello che succede nella fabbrica, mi sono accorto di voi non appena avete varcato l soglia d' entrata. Le ripeto la domanda: cosa ci fate qui?" disse l'uomo mascherato con un tono di misteriosità e pazzia, lei rispose: "Sappiamo che volete rovinare il governo perché lo ritenete ingiusto e fino a qui va bene ma non in maniera così violenta, non potete uccidere delle persone innocenti o trasformare creature bellissime in mostri assetati di sangue e poi come lo spiegate il fatto che la carne imbottita di mercurio, arsenico, tallio e chissà cos'altro venga venduta alle persone, non va bene rischiate di ucciderle. Non capisco da che parte state: dalla parte dei ricchi o da quella dei diversi?" e lui rispose: "È vero vogliamo rovesciare il governo ma chi vi ha detto che siamo a favore dei cittadini: noi instaureremo una dittatura in cui i cittadini saranno sudditi e non si potranno ribellare per due ragioni: perché ci sarebbero sempre i mostri a difenderci e perché ciò che iniettiamo nella carne serve per tenerli sotto controllo infatti attraverso un miscuglio di sostanze chimiche siamo riusciti a trovare la soluzione per controllare le persone a nostro piacimento, vedrai che bellezza il nuovo mondo: un mondo ricco di fabbriche, moderno, ma cosa migliore avremo un esercito talmente forte da conquistare e dominare tutti gli altri mondi, prendere il controllo di tutti i draghi come Superbia e chissà quante altre cose." Disse il figuro con tono pazzo e sbattendo il suo bastone di cristalli frantumandolo in migliaia di pezzi scintillanti, a quel punto Ionut chiese: "Chi è lei? Quale mente contorta può escogitare un piano scellerato come questo?" e il misterioso figuro rispose: "il mio nome è: Safen, e questo meraviglioso piano non è mio ma del mio padrone, anzi vi porto da lui, anche perché sapete troppe cose per lasciarvi andare." Detto questo due scienziati misero delle maschere di rame con dei respiratori, lenti crepate in modo tale che non si vedesse niente e gli fecero respirare del gas che fece perdere ai giovani conoscenza. Si risvegliarono, non sapevano né dove fossero né che giorno fosse, erano entrambi in una grande stanza circolare, con il tetto a cupola sorretto da delle magnifiche colonne di un color nero pece con finiture e bordi in oro brillante, la stanza era in stile vittoriano con magnifici mobili dorati come tavoli con gambe d'oro scolpite in maniera magistrale, con il ripiano di avorio o marmo bianco finemente lavorato e con gemme preziose, colorate e scintillanti, armadietti con di cristallo con bordi dorati e vetrine brillanti contenenti statuine di porcellana bianchissima o medaglie al valor militare di un color argenteo brillante, il pavimento era di marmo dipinto con colori leggieri e lucido, statue di marmo dentro ad una fontana di avorio al centro della grande stanza circolare, un pianoforte di mogano nero con tasti di avorio e ossidiana che suonava da solo come per magia una dolce melodia classica: sembravano "le quattro stagioni di Vivaldi", per non parlare della magnifica vetrata che era quasi completamento coperta da una lunga tenda di seta argentea, ed un affresco sul soffitto Spaventoso: non per la realizzazione che era stata fatta rispettando sfumature di colore, ombre e misure ma per ciò che rappresentava; infatti ritraeva una città molto danneggiata da bombe, acidi e fiamme, con degli omini che correvano infiammati o insanguinati o martoriati da altre creature rabbiose: umane e non, che sbranavano, uccidevano, bruciavano e sputavano acidi su persone, animali, creature fantastiche ed edifici; come un unicorno nero con ferite sgorganti un acido verde fluo e che incornava coloro che scappavano e li bruciava con un liquido simile a benzina, e strani omini con delle tute antigas che spargevano gas metano per infiammarlo o usarlo per soffocare le persone. Insomma in un simile paradiso c'era anche una grande goccia d'inferno. I due giovani però non riuscivano a capire dove fossero, come c'erano arrivati e che giorno fosse; finchè la grande porta di legno massello decorata con finiture in oro e disegni floreali non si aprì... comparvero due figure in penombra che Ionut e Giorgia non riuscivano a vedere bene, anche per via delle droghe che erano state somministrate ai due per farli dormire, dopo pochi secondi una voce familiare parlò: "Come stanno le mie due piccole spie?" quella voce pazza venne subito riconosciuta da Ionut che intervenne ferocemente: "Dove ci hai portati pazzo, dove siamo? Quanto tempo ci avete fatto dormire?" e safen con tono allegro rispose: "Siete alla gran reggia del futuro "Gran Re" futuro sovrano di fantasy world, nonché mio padrone ed anche la mente del nostro meraviglioso piano, non trovate? Comunque non avete dormito per molto anche perché una dose troppo elevata del: "Respiro del diavolo" vi avrebbe potuto uccidere, invece vedo che state bene, o sbaglio?" "Se per voi questo piano è meraviglioso siete solo un gruppo di menti malate e scellerate che di divertono a far soffrire le persone, e comunque sto abbastanza bene da poterti affrontare." Disse Ionut con tono d'ira e scattando verso safen con un balzo furioso pensando di riuscirlo a ferire, ma così non fu, infatti safen con un volteggio leggiadro riuscì a schivare il colpo di Ionut e con un salto Safen riuscì a ferire Ionut con il suo bastone di mercurio affilato, era strano che riuscisse a far stare il mercurio a quella temperatura solido e tagliente, ma quello fu l'aspetto meno strano ed inquietante tra tutti gli ultimi eventi che gli erano capitati negli ultimi tempi, dopo pochi minuti che combattevano l'atro figuro intervenne fermando il duello tra i due e spingendo indietro Ionut; era una figura grande e spaventosa: un boia, armato di una grossa mannaia sporca di sangue e usurata forse dagli innumerevoli colli tagliati da essa, infatti i due nemici non si accontentarono di averli fatti soffrire per tutto lo schifo che avevano visto infatti scuarciarono davanti a loro 13 cuccioli di agnelli: piccoli e bianchissimi che in pochi secondi diventarono un banchetto perfetto per tutte le bestie dentro alle gabbie che si trovavano nella stanza adiacente dalla quale arrivavano latrati e gemiti di creature non più viventi. Legarono i due giovani con delle catene e li portarono alla sala del banchetto dove trovarono le pareti affrescate con motivi floreali nella parte sinistra e con motivi marini nella parte destra, ma oltre a l'arredo sicuramente particolare trovarono un banchetto degno di un re: sopra alla tovaglia di seta bianca con un motivo di agrumi trovarono faraona arrosto, una fontana di cioccolato, dolci a profusione: cheescake alla frutta, crostate ai mirtilli, torta di mele e per non parlare poi dei contorni: patate arrosto, insalate fresche, legumi, insalata di mare e pane fritto tra i primi spiccavano riso grigio e nero con caviale, zuppa di pesce e moltissimi altri, tra i secondi: controfiletto di kobe, tartare di pesce spada e salmone con caviale di storione... insomma un banchetto veramente degno di un Gran Re come d'altronde la sua Gran reggia, dietro l'insormontabile torta di limoncello c'era lui un uomo assai misterioso: un cappello a cilindro in testa, papillon di legno con un motivo di picche e quadri, un paio di scarpe eleganti e lucidissime e nere, pantaloni e giacca con un motivo di picche o meglio la parte sinistra del completo era bianco con picche nere a la parte destra nera con picche bianche, e un gilet nero come lo spazio immenso, era un uomo alto magro e con una maschera in acciaio chiusa con un lucchetto di titanio come se dovesse nascondere qualcosa, all'improvviso prese un bicchiere di cristallo colmo di vino lanciandolo contro il violino che stava suonando una dolce melodia che si interruppe subito, dopodiche l'uomo mascherato iniziò a parlare con tono calmo e gentile: "Finalmente ho il piacere di parlare con i due giovani che ritengono scellerato il mio piano, che maleducato: non mi sono ancora presentato; il mio nome è Tobek il futuro sovrano di fantasy world e presto anche di tutti e venti i mondi, comunque perché ritenete così tanto folle il mio piano?" Ionut rispose con tono irato: "Perché? Perché vuoi rovinare la vita a tutti, conquistare e ridurre ad un ammasso di fabbriche tutti i mondi e perché vuoi uccidere degli innocenti" Tobek con voce seria, pacata ma allo stesso tempo pazza rispose: "Non è una gran tragedia, tutti sarebbero sullo stesso livello sociale e tutto apparterebbe a me l'unico che riuscirebbe a detenere tutto quel potere, tutta quella ricchezza insomma io sarei l'unico a star bene oltre a Safen e agli altri miei collaboratori e forse anche voi vi riuscireste a salvare se non ci disturbate e non intralciate il nostro piano ovviamente." Ionut e Giorgia chiesero: "Ma oltre a sapere che questo è un posto pieno zeppo di matti, potremmo sapere dove siamo?" Safen e Token risposero: "Grazie del complimento, comunque siamo nell'isola del mare del vuoto, l'unico posto dove i draghi dei sigilli non possono raggiungere, insomma anche volendo niente e nessuno vi potrebbe salvare e comunque adesso mangiamo." Finito di dire questo una figura nera con un arco e un lungo becco irruppe dalla vetrata colorata e iniziò a lanciare delle frecce che una volta toccata terra creavano un muro di anime nere urlanti che disorientarono tutti e approfittando di quella catastrofe l'ombra arruffò Ionut e Giorgia e lanciando una freccia bianca lucente aprì un varco dimensionale che li portò in un nuovo mondo accompagnati da Sfarzo: il drago di Fantasy World, un drago bianco piumato e con corna di giada e diamante che li portò nel nuovo mondo chiamato: "Purple Sand world", il suo nome derivava dalla sabbia di questo mondo di un colore viola lavanda.
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Ionut e i mondi misteriosi
FantasyIonut un giovane di bell'aspetto vive con la sua famiglia e altre persone in un abisso desolato dove non c'è praticamente nulla, un giorno durante una passeggiata scopre una cosa che lo porterà a fare un viaggio nei mondi di quell'universo e raccogl...