bucky- autobus

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Non è stata proprio una fantastica idea andare a correre.
Eppure eri andata a guardare anche le previsioni del tempo che avevano confermato una splendida giornata di sole... e invece ti sei ritrovata sotto la pioggia, lontana kilometri da casa tua e per completare il tutto anche senza nulla con cui copriti, proprio una fortuna insomma.

Corri cercando un riparo, trovando come unica soluzione una fermata di un autobus.
"Bene almeno ho qualcosa con cui tornare a casa" pensi tra te e te ma quando vai a vedere i vari orari quasi non ti metti ridere dal nervoso, infatti l' unico autobus che passerà sarà tra 20 minuti.

Tiri fuori il cellulare ma la batteria è morta, e purtroppo non hai un caricabatteria portatile. Non ti resta che aspettare, partendo il freddo e la noia.
Ti metti "comoda" sulla panchina dell' autobus guardando le auto passare d'avanti a te.

Qualcuno si siede accanto a te.
Senza farti vedere guardi lo sconosciuto.
I capelli gli incorniciano il volto e ha un filo di barba.
Fissa le auto di fronte a se come te poco prima.
Abbassi lo sguardo e vedi una mano metallica.
Sei leggermente sconvolta ma non lo dai a vedere.
"Chissà cosa ha passato" ti chiedi mentalmente.

"È successo in un esplosione dell'aereo su cui mi trovavo" ti dice come se ti avesse letto nel pensiero.
Diventi viola "S-scusa io non volevo" dici balbettando.
"Non ti preoccupare" dice guardandoti e sorridendo "ci sono abituato".
"Mi dispiace" dici titubante.
"Non devi, non è colpa tua" ti risponde osservando il suo braccio.

"Piacere comunque" dici sorridendo "sono y/n"
"Bucky" ti dice facendo un segno con la mano "il piacere è tutto mio".
Un brivido di freddo ti percorre tutta, stringi le braccia al petto per riscaldati quel poco che puoi.

Vedi in lontanaza il tuo pullman arrivare, ma non fai in tempo ad alzarti che bucky poggia la sua giacca sulle tue spalle.
Ti giri verso di lui per dire qualcosa ma ti precede.
"Così ho una scusa per rivederti" ti dice sorridendo.
Arrossisci di nuovo ma prima afferrare il suo telefono e digitare il tuo numero.

Gli porgi il cellulare.
"Se ti va bene domani ti riporto la giacca, magari ci vediamo al caffè vulcano" dici titubante.
Lui annuisce e alza il telefono "ti scrivo io per l' orario allora"
Sorridi ancora, lo saluti e sali sul autobus.

"Cosa diavolo è successo?!" ti chiedi con una strana sensazione nello stomaco.

Angolo autrice
Mi dispiace tantissimo averlo scritto così in ritardo, non mi ricordo chi L' avesse chiesto pardon, nel caso fammi sapere se ti è piaciuto 💕

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