capitolo-6

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Salve a tutte, prima di introdurvi questo capitolo ammetto di essere consapevole della mia assenza durata un anno, non vi prometto un aggiornamento costante ma cercherò di portarne il più possibile. Buona lettura xx.

Prendo una benda dal piccolo cassetto riposto sotto il lavandino e la attorciglio alla mano rossa e sanguinante.
Ho dato un bel pugno a quello specchio immaginando fosse Dimitri, é stato soddisfacente dopo la sfuriata che abbiamo avuto. Oltre ad accogliere un'altro superstite voleva anche cacciarmi di casa, ma ci ha ripensato seriamente e non credo gli convenga. Fuori o dentro di qui non mi cambia molto, merda nella casa merda anche fuori le casa, se non meglio.
Mi toccherà sottostare a due uomini ora, chissà da che grazia dipenderó.

-aiutami con la spesa. - Dimitri entra con una busta colma di cibo.

-quando hai mai fatto spese? - non muovo neanche un dito per lui, non voglio. Non ha mai fatto un cazzo per me e ora che mi sta rovinando l'appartamento deve muoversi da solo.

-abbiamo ospiti. - si accorge ben presto della mia negazione astratta al suo aiuto e posa la busta subito dopo l'entrata.

Preferisco non rispondere alla cazzata che ha appena detto, a non pensare a quanti soldi ha speso e a non pensare che non sono un cazzo per lui.
Non sono mai balzata dalle scale con tale velocità. Le mie mani tremano dalla rabbia, dai rimpianti di questa vita che ho deciso di fare e che mi sono rovinata con le mie stesse mani. Ho capito troppo tardi di non riuscire ad uscire da questo circolo vizioso.
Mi sento cosí estraniata da me stessa, cosí incapace di prendere decisioni. Sono chiusa. Sono costretta ad una persona che non merita ció che sono e che posso essere. Voglio lavorare, voglio vivere, voglio decidere da sola e non dipendere da qualcuno.

Vengo peró fortemente ripresa da ció che pensavo quando mi viene chiesto qualcosa.

-Dimitri é sopra? -

Cosa? Questo mezzo fradicio senza neanche salutare mi chiede con questa grazia se quel torpido é in casa? Non ci credo, mi bastava lui.

-ehi scusami, buongiorno o buonpomeriggio? Ma che problemi hai? Vedi di ringraziare Dio che ora hai un tetto di merda su cui contare. Porta un po' di rispetto. Anzi, il rispetto te lo manco io adesso verso i tuoi confronti. - prendo un grande respiro prima di continuare la frase. Ero talmente furiosa che le parole uscivano come un treno in corsa tanto da finirmi il fiato. -cercatelo tu Dimitri sali le scale e apri la porta, sei autonomo e visto che mi consideri una povera scema già non rivolgendomi un saluto beccati pure questa povera scema quando risponde alla tua domanda. - gli sbatto le mani contro il petto facendolo andare contro il muro e mi avvicino bruscamente al suo viso.
-ti faró passare un inferno in quella casa, cazzo. Tu non hai idea di cosa vi farò passare. - stringo i denti sussurrandogli quasi sulle labbra tenendogli stretto il collo. Lo guardo un'ultima volta e lascio la presa bruscamente ritornando sui miei passi e aggiustandomi i capelli.

Non devono giocare col fuoco, no non devono.

Mi siedo su una piccola panchina tenendomi strette le bende del polso cercando di non guardarle.
Sento un profumo.
Un profumo forte, che conosco bene ma non ricordo di chi fosse o di cosa fosse.
É sempre piú forte e lo sento provenire dalla mia destra cosí mi giro per scrutare qualcosa o qualcuno.
Lei, anima che non vedevo da anni ormai. Stesso profumo, stessa persona. Come ho fatto a non riconoscere quel profumo.

-Alina? Sei tu? - rimango scioccata a quella vista e un po' incredula, lascio la presa alle mie bende e mi rivolgo alla mia destra senza credere a ció che vedo.

-....Brit, sono io. Wow come sei cambiata..- mi stringe in un forte abbraccio senza pensarci due volte e ricambio con la stessa stretta.

-spero in meglio. - ridacchio alla sua frase e mi stacco dall'abbraccio scrutandola per bene.
Erano ben due anni che non la vedevo e tutto ció mi sembrava ancora un po' strano, ho il cuore a mille.

-beh da quella non credo proprio. - guarda in basso verso le mie mani e noto che si riferisce alla benda.
-solite sfuriate contro qualcuno? - sdrammatizza riprendendo il discorso.

-purtroppo sí e sarà appena l'inizio.- sospiro ma riprendo a parlare. -come mai da queste parti? -

-ho delle piccole commissioni da fare, tra tre giorni già vado via. Non mi aspettavo di vederti tra questi quartieri. -
Crede che sia scema, lo sa che poteva trovarmi in questi quartieri ma non lo ammette, non lo ammetterà mai.

Io e Alina eravamo una coppia qualche anno fa, siamo state insieme per sei mesi poi é finito tutto. Era un'avventura lesbo che entrambe volevamo provare, ci siamo trovate insieme in quel periodo e abbiamo testato un'esperienza nuova. Storiella durata poco ma piena di cose. Davvero troppe. Siamo state attaccate tanto in quel periodo, ma l'euforia prima o poi finisce. Il brivido che volevamo provare era andare a letto insieme, due donne a letto incapaci di pensare in quel momento. Non fu l'unica volta. Forse siamo state insieme solo per il sesso. Sesso facile, senza pensieri, quando si voleva. Ci siamo scocciate entrambe di una situazione che nessuna delle due credeva sarebbe durata e abbiamo smesso.
Non nego che quando la vedo, vedo subito dopo di lei ogni scena di sesso fatta. Proverei ancora qualcosa a farlo con lei ma adesso ho altro a cui pensare. Prima non ero in questa merda di vita, avevo una casa normale e appoggiata da una madre. Ora un cazzo di nulla.

-beh allora in questi giorni cerca di passare a casa mia, vedi si trova nel quartiere piú brutto, ti offro un caffé o quello che posso. - ridacchio per smorzare quell'imbarazzo.

-certo, contaci. Io sono qui per lo strip club, non so se conosci. -

Cosa c'entra lei con quello strip club?

-balli anche tu lí? -

-ballare? Ma no io fornisco le bevande al bar scema. - scoppia in una fragorosa risata.

-dai allora domani troviamoci lí per un caffé, lo gestisce un mio amico. - dico sorridendo.

La vedo annuire e poi ristringermi in un abbraccio questa volta molto piú forte e lungo.

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Sono nello strip club da qualche secondo e le mie orecchie non fanno altro che sentire continui rumori dal retro.
Il mio corpo dice di fermarmi ma il mio istinto é curioso di sapere.
Sospettavo cosa Martin stesse facendo ma non sospettavo con chi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 01, 2019 ⏰

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