ATTENZIONE: é presente un linguaggio non appropriato in questo capitolo, se da fastidio evitate di fare commenti. xx
++++++
-Allora? L'hai portata la roba?- dico guardando il ragazzo con uno sguardo attento e con gli occhi sbarrati.
-si tranquilla, l'ho portata é qui con me- tira una piccola busticina sigillata di plastica leggera dalla sua tasca destra. Il suo cappotto era molto maltrattato e non era in buone condizioni.
Prima di prendere la busticina mi guardo attentamente attorno sperando non ci fosse nessuno, non voglio correre rischi come l'ultima volta. Prendo fulmineamente la busticina dalle mani del ragazzo e la metto nella mia di tasca.
-sono 20.- dice lui incociando le braccia e alzando leggermente il mento come tono di superiorità.
-20? Due giorni fa erano 15, cosí si trattano i clienti abituali?- questa volta sono io ad assumere un tono abbastanza arrabbiato.
-17 o te ne va via ridandomi la bella erbetta, cosa ne pensi piccola?- fa spallucce.
Sta cercando davvero di provocarmi?-ma vaffanculo tu é la tua erba.- caccio dal retro dei miei jeans quei soldi sporchi che tanto avevo raccimolato e glieli sbatto praticamente sulla mano.
Sbuffo e vedo un piccolo ghigno sul volto del ragazzo compiaciuto.
Mi avvio all'uscita del piccolo vicoletto ma mi blocco immediatamente. Nessuno puó provocarmi e farla liscia. Cosí torno sui miei passi e mi giro con una faccia perplessa verso il ragazzo che sfogliava quelle poche banconote come fossero oro.-amh, volevo dirti una cosa tesoro, assicurati di non mettere tute la prossima volta, il tuo bel bozzoletto é cresciuto abbastanza non trovi?- puntualizzo sull'ultima parola e sono io ora a ghignare notando compiaciuta lo sguardo imbarazzato dello spacciatore.
Vedremo quanto mi farà pagare la prossima volta.Esco fuori dal piccolo e stretto vicoletto alzandomi il cappuccio della mia felpa grigia e mi incammino velocemente nel solito parchetto dove mi sbizzarrivo con le mie droghe. Non mi servono gli amici per sembrare piú fatta, non li seguo e non seguiró mai nessuno, se voglio sono loro a venire dietro me.
E anche il mio ultimo tiro di 'festino' é andato, mi mancherà tanto. Mi alzo sbuffando dal prato e vado verso casa, un piccolo mono-locale anche abbastanza carino. Una volta entrata in casa mi butto letteralmente sul divano a mo di sacco di patate e crollo nei miei sogni, ecco a cosa mi serviva quella roba, per dormire...semplicemente.
--------
Mi sveglio di sobbalzo e con la gola super secca, capita spesso quando fumo é molto normale. Guardo l'orario del mio telefono quasi morto: 15:47.
Ho degli orari molto strani le mie giornate non sono mai programmate, non ho una colazione o un pranzo oppure una cena é tutto cosí casuale e sfalzato, non esistono orari se ho fame mangio. Mangio é un modo di dire, nel mio frigo ci sono polvere e cagate in scatola, se voi lo chiamate cibo...
Mi alzo dal mio divano con zero eleganza come al solito. Mi dirigo verso il piccolo balconcino un po' rovinato e respiro quel poco di aria pulita che si trovava in giro. Sento la serratura della porta aprirsi e vedo Dimitri. Quanto stavo odiando quel ragazzo nell'ultimo periodo, un perfetto inquilino di merda. Ci siamo trasferi qui nel bel mezzo della nostra pazzia in amore, non avevamo soldi e lavoro. Ci siamo trovati in questa topaia e abbiamo perso ogni sentimento l'un per l'altro, ma riusciamo a convivere in modo, non dico pacifico, ma abbastanza statico.
Ognuno sta nella sua parte tranne quella di letto, purtroppo il letto ci tocca ancora condividerlo. Avrei voluto sbatterlo via in alcuni momenti ma mi servivano i soldi per sopravvivere, quei soldi sporchi, talmente sporchi che i disinfettanti brucerebbero.-Hai preso la roba?- dice appena entrato nella stanza e senza guardarmi si butta sul divano.
-buongiorno Dimitri, che bella giornata non trovi?- cerco di rinfacciargli il bel saluto dando con un sorriso che era tutto tranne che un sorriso e spalancando le braccia come fargli ammirare il cielo.
-che mi interessa del buongiorno? fa sempre tutto schifo qua che vuoi che ammiri i barboni giú al cortile?- fa una breve pausa girando questa volta lo sguardo verso di me: -non voglio ripeterlo altre tremila volte, l'hai presa la roba si o no?- inclina leggermente la testa.
-che palle non ancora, ora ci vado- sbuffo alzando gli occhi al cielo e mi dirigo al lavello per bagnare un po' il viso.
-ti conviene di muoverti, alzerà i prezzi e non possiamo permettercelo, hai capito stronzetta?- si avvicina a me appoggiandosi sul lavello con una mano portando il peso su di essa e guardandomi nella mia azione.
-cerca di spendere di meno i tuoi soldi in puttane e vedi che ce la potremmo permettere una bella manciata di erba, eh?- avvolgo il mio viso in un foglio di carta e una volta asciugato il viso sbatto non troppo violentemente il pezzo di carta bagnato sul petto di Dimitri fulminandolo con lo sguardo.
-dammi due secondi e torno con la cara amichetta- dico riferendomi all'erba ed esco dalla porta di casa mentre vedo Dimitri con la punta dell'occhio guardare verso il basso quasi immobile. Dio mio se lo merita, non ne potevo piú.
Arrivo nel solito vicoletto e cerco con lo sguardo il solito ragazzo quasi sghignazzando al pensiero di poterlo prendere nuovamente in giro.
Con mia grande sorpresa il ragazzo non era prensente, avrà avuto troppa vergogna nel ripresentarsi forse, chi lo sa. Mi avvicino al ragazzo e come solito chiedo la fatidica frase.-sono qui per la roba, la tieni?- alzo il viso guardando il nuovo ragazzo e non posso negare di essere stata catturata dai suoi occhi, cazzo erano bellissimi. Erano come il ghiaccio. Quel ghiaccio caldo, oddio non so spiegarmi, ma erano cosí belli e impossibili da non guardare.
STAI LEGGENDO
Dangerous. ~Martin Garrix~
Fanfiction[...]mi prese i fianchi cosí forte da farmi sentire il suo anello, adoravo quando mi stringeva cosí, mi faceva sentire sua, solo lui riusciva a farlo, a farmi sentire cosí desidetata[...] cosa succede se si va oltre il limite? cosa succede quando il...