Quel pomeriggio Calum chiamò Ashton "Amico ho bisogno che tu vada a prendere la ragazzina e la porti alla Casa Rossa. Devo parlarle" "Ok Cal" "Amico,sia chiaro,tu con lei non devi avere rapporti,chiaro?" disse duro,Ash capì che c'era poco da discutere e dopo aver detto un flebile "okay" chiuse la chiamata e prese le chiavi dell'auto leggendo le indicazioni che gli aveva inviato l'amico per arrivare a casa della mora.
Scese velocemente davanti la villetta e suonò al campanello. Ashton,nonstante fosse più grande di Calum di due anni,si trovava bene e in sintonia con lui,viveva la loro amicizia come una fratellanza e sapeva benissimo quanto lui avesse bisogno di Brooklyn in quel momento per questo lo accontentava senza esitare. Era così immerso nei sui pensieri che non si accorse che una donna sulla cinquantina gli aveva aperto la porta. Sfoderò il suo migliore sorriso.
"Salve signora,sono Ashton Irwin,un amico di Brook,è in casa?" chiese con una tenerezza che non gli apparteneva "Certo,quella smemorata non mi aveva detto di avere visite,ora la chiamo" Ashton annuì e,persuaso dalla dolce signora,prese posto al bordo del divano,così delicatamente per non scomodare la delicata armonia di quel posto del tutto diverso da casa sua dove il salotto era sempre pieno si vetri infranti.
Brook si era addormentata e quando sentì il campanello si alzò con l'addome ancora indolenzito per il pugno di poche ore prima,sentì la madre chiamarla e dire che un certo Ashton la cercava così scese giù lentamente e lo trovò seduto sul bordo del divano come se avesse paura di romperlo "Ciao Ash" gli sorrise forzatamente "Ciao" e poi aggiunse "Cal vorrebbe vederti,puoi venire con me?" la ragazza annuì e dopo aver detto alla mamma che usciva si avviò alla porta "Stasera alle otto torna tuo padre,fatti trovare per cena" aggiunse sorridendo sullo sbattere della porta e sull'"okay" urlato dalla figlia.
La ragazza salì sull'auto e mentre allacciava la cintura sentì bruciarle addosso lo sguardo di Ashton finchè non parlò "mi dispiace" disse alludendo al segno che la mano dell'amico aveva lasciato sulla guancia della mora "Oh,non fa niente,davvero,passerà" "Calum non sa controllarsi ma ti assicuro che non vuole farti del male. Vuole solo che tu lo aiuti. Anche se non lo dice ha un estremo bisogno di te" la ragazza sgranando gli occhi disse piano "Cosa ci fa con una come me?" "Tu forse puoi salvarlo" "Ash,da cosa?" "Da se stesso. Dal suo demone interiore. Calum ha bisogno di qualcuno che gli illumini l'anima" "Non voglio,non posso illuminare l'anima di qualcuno che vuole spegnere la mia" Ashton la guardò ma non fece in tempo a controbattere perchè la Casa Rossa era davanti i loro occhi.
Appena entrarono Ashton la condusse al piano di sopra e bussò ad una porta dalla quale si sentì chiara la voce di Calum che li invitava ad entrare. Appena entrati la mora si guardò attorno e quello che le si presentò davanti era una sorta di ufficio con tanto di schedari,una grande scrivania di legno al centro. Dietro questa scrivania Calum la scrutava e l'occhio gli cadde sulla guancia dove vide la sua mano come un tatuaggio e sul suo collo dove una sciarpa leggera copriva il suo lavoro fatto poche ore prima.
Con un cenno il moro li fece sedere accanto a Luke dall'altra parte del tavolo. "Ciao Brook,come stai?" "E me lo chiedi?" disse alludendo alla sorpresa del vicolo,il ragazzo ridacchiò e disse "Bene,sai che fra una settimana ci sarà questo evento a casa dei Clifford e.." "Calum. Michael è il mio migliore amico! Non posso ingannarlo,credo di non essere adatta questo ruolo, Trovati un'altra schiava" "Si dice Signora" disse con la solita calma snervante "Lasciateci soli" aggiunse "Calum,non credo sia una buona idea.." iniziò Ashton ma lo sguardo del ragazzo lo fece zittire così il biondo prese Ashton e con un "meglio che andiamo" lo trascinò fuori.
"Ora siamo soli e credo che tu ancora non abbia capito chi comanda. Qui comando solo io. Tu non puoi decidere" tuonò autoritario ma stavolta la mora rispose "Non voglio perdere tutto per te,non voglio aiutarti Calum!" "Non è questione di volere. E' questione di dovere" detto questo si alzò e la spinse a terra con forza "Ti ho detto che non volevo farti del male ma non mi stai lasciando scelta,ragazzina!" detto questo si avviò in un armadio e ne tirò fuori una frusta "Calum,cosa vuoi fare?" "Zitta e girati" la ragazza tentò di scappare ma lui la strattonò di nuovo a terra e lei senza forze si girò.
"Sei così bella" sussurrò e dopo averle sollevato la maglietta la colpì con forza. Brook provò un dolore mai provato,urlò con tutta la voce che aveva e sentì il sangue caldo scorrerle giù per la schiena così urlò "Ok,farò quello che vuoi. Lasciami andare ti prego" così lui mise a posto la frusta ridendo e la fece alzare,le coprì la schiena e lei lo fissò con odio. Poco prima che uscisse dallo studio le disse "Va a casa di Luke ogni giorno dalle quattro alle sei. Lui è abituato alle serate ufficiali a causa del lavoro dei suoi,saprà cosa deve insegnarti" lei annuì debolmente "Il 16 Giugno ci vediamo qui alle undici e poi a mezzogiorno una macchina ci verrà a prendere. Indossa quel vestito. Non sgarrare Brook. Ciao" le disse avvicinandosi in fretta e lasciandole un rude bacio sulla guancia.
La ragazza corse fuori dall'ufficio "Ash portami a casa" disse fra le lacrime e lui annuì prendendole piano le spalle,mentre uscivano salutarono Luke e lui le disse "A domani Brook" lei annuì.
Ash camminò qualche passo indietro da lei e notò il sangue sulla sua maglietta allora subito le prese la mano "Andiamo prima a casa mia,vai medicata" lei nascose la faccia nella maglia del biondo e singhiozzò abbracciandolo "Fa male Ash!" "Lo so,andiamo passerà!" il ragazzo non sapeva come abbracciarla senza farle male così le accarezzò piano la testa e poi la condusse verso la macchina.
Tutta quella dolcezza non era solita di Ashton,di solito aveva un modo di fare apatico,ma quella ragazza era così diversa. Era così viva in quel posto dove ormai regnava solo morte.
Spazio a me.
Allora,è una mia impressione o è lungo? fatemi sapere hahaha. Questa settimana proverò a postare due volte perchè non ci sarò praticamente per tutto Luglio. Il 9 parto per l'Inghilterra e torno il 23 e poi il 25 ho una sorta di concerto e devo cantare e poi il 26 vado al mare e torno il 10 Agosto quindi prometto di impegnarmi per postare di nuovo. Il prossimo capitolo sarà divertente,ve lo prometto,dopo tutta questa tragicità.
Non dite che Cal è troppo duro perchè già lo so ma deve farlo,per lui la casa è tutto lo avete letto nello scorso capitolo.
Ora grazie alla signorina Valentina,spero di essere migliorata nel mio piccolo. E a Panda_Hood per la dolcezza (VAMPIRE LOVE andate!)
Ora:PUBBLICITA'
Domino di edxwonderwall (Vi prego leggetela è davvero bellissima. Sottovalutata. Scritta bene e poi l'autrice è un cuore) -5SOS-
Libellula (CUORI hahahahaha)
PS:I 5SOS dal vivo sono una cosa che non potete immaginare e poi suonano da Dio. Spero che si siano sentiti amati.
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Fight. \\ Calum Hood
RomanceLei è Brooklyn Deen ha 16 anni e non ha mai vissuto. Lui è Calum Hood ha 18 anni ed ha passato la sua adolescenza a 300 km/h. Farmarsi o partire. Di certo combattere per ottenere ció che si ama. "Sto combattendo per te!" "Nessuno te lo ha chiesto...