La sala si stava popolando, stavamo prendendo posto al tavolo situato in mezzo alla stanza.
"Il Consiglio sta per iniziare, affrettatevi a prender posto, abbiamo molti punti da discutere..." Assicurai, mentre stavamo attendendo che le ultime persone arrivate si accomodavano.
"...come saprete questa notte è particolare, festeggiamo l'anniversario della nascita della nostra Loggia, inoltre colgo l'occasione per parlarvi dell'avvenimento che ci ha toccati tutti noi, un fatto molto sgradevole. Sto parlando dell'esilio del nostro confratello John."
Il silenzio cadde nella sala, i volti dei presenti si immobilizzarono, guardai attentamente tutti loro, i loro occhi, le loro espressioni ma nonostante tutto dovetti continuare.
"John non era un semplice confratello, era molto di più, un amico fedele e sincero ma fu la sua debolezza a sopraffarlo, la quale lo portò a diventare quel mostro assetato di sangue che è ora..."
Le mie mani erano diventate fredde nel frattempo, il solo pensiero mi metteva a disagio. "Sappiamo tutti qual è la nostra funzione, siamo uomini diligenti che adempiamo al nostro dovere, il quale è stato marchiato sul nostro corpo, stilato col sangue..."
In quel momento tirai su la manica destra della camicia, mostrando a tutti il marchio, il nostro emblema
"...il patto che fu stretto secoli fa dai nostri antenati, dai nostri padri, ci ricorda chi dobbiamo proteggere e chi dobbiamo uccidere. Infrangendolo comporterà un'unica pena: l'esilio."
"John non meritava questo!"
Schiamazzò Paul alzandosi in piedi, battendo il palmo della mano addosso la superficie ruvida del tavolo.
"Non puoi comprenderlo, non ci sei mai passato. Non sai quanto sia difficile controllare un simile potere, non puoi condannarci!"
Guardandosi intorno cercando consenso tra i presenti. " Le leggi sono chiare, scritte da molto tempo e sono infrangibili."
Un brusio di sottofondo spezzò la conversazione, alche mi voltai verso gli altri presenti e continuai.
"John ha fatto la sua scelta, ed ha scelto l'oscurità... Ha deciso di seguire la bramosia del sangue, non ha retto il potere ed è stato scaraventato nell'abisso eterno. Inoltre non vi ho riunito per parlarvi solo di John, siete qui confratelli miei, perché un nuovo membro è giunto ad Hooperville, dove costui non sa ancora nulla della sua discendenza..."
Il silenzio avvolse nuovamente l'ambiente finché Paul furibondo interruppe il mio discorso.
"Un altro membro? Un' altra persona che finirà con il farsi ammazzare. Gira voce in città, che tu sia tornato questa mattina con un ragazzo, dico bene? È lui la prossima carne da macello?"
"Si chiama Erik Howard ed è mio nipote, inoltre non azzardarti a chiamarlo carne da macello!"
Un'altra volta i membri del consiglio iniziarono a guardarsi a torno, ognuno stava parlando con il proprio vicino, tranne Paul lui continuava a fissarmi con la faccia incredula...
"Tu hai portato tuo nipote, qui ad Hooperville? Il figlio di Jack? Perché hai compiuto questa idiozia, hai visto cosa hanno fatto a tuo fratello lo hanno..."
"Basta! Non voglio sentire un'altra parola uscire dalla tua bocca. Il capo fino a prova contraria sono io ed esigo rispetto, non mi faccio parlare in questo modo, soprattutto da te Paul."
In quel momento si azzittii e si mise a sedere al posto suo, dopo continuai "Il posto più sicuro al momento per Erik è qui, in mezzo a noi, lo sapete perfettamente, riusciremo a proteggerlo e soprattutto a tenerlo sotto controllo. Lo affiderò proprio a te, Paul, sarai il suo insegnante, verrà iscritto nel Liceo Hope e parlerò con il preside affinché sarà assegnato nella tua classe, confido che te ne prenderai cura..."
STAI LEGGENDO
La Principessa Del Male
FantasyLa lettura di questo manoscritto NON È PER TUTTI, ma solo per coloro che possiedono una grande immaginazione. È dedicato a tutti coloro che per un istante nella loro vita, hanno avuto la voglia di scappare e di rifugiarsi in un buon libro. È dedicat...