Einar's pov
martedì 15 maggio
L'ho detto, Carmen mi fa uno strano effetto.
Strano ma bello.
Non so più che pensare, come agire: sono fidanzato ma Carmen mi attrae.
Non solo fisicamente.
C'è chimica tra noi, una sintonia che non avevo mai avuto con nessuna.
C'è complicità.
Ci confidiamo l'uno con l'altra, ci supportiamo e ci aiutiamo nei momenti di difficoltà.
Lei mi fa stare bene.Continuo a camminare, immerso nei miei pensieri, diretto verso la sala 9.
A distrarmi dalle mille cose che ho in testa è la sua voce."Avrei bisogno di abbracciarti ora,
di farlo adesso mentre il tempo vola,
anche di spalle abbiamo dentro agli occhi la complicità"Resto fuori dalla sala ad ascoltarla, mi dispiacerebbe interromperla.
La sua voce è magica, adoro quel suo graffiato e la grinta che ci mette in quello che fa.
Adoro tutto di lei, i suoi capelli, i suoi occhioni, il suo accento siciliano, le sue labbra carnose.
Non dovrei pensarlo.Quando finisce di cantare, busso alla sala ed entro, lei mi guarda accennando un sorriso, poi prende le sue cose.
"Ciao, grazie di tutto come sempre"
Dice al maestro, poi guarda me.
"Buona lezione, a dopo"
Ci sorridiamo e poi va via.
***
Rientro in casetta, Carmen non c'è, sarà in videobox.
Voglio distrarmi da tutti i pensieri che ho in testa così vado nella palestra della nostra casetta.
Mi tolgo la maglia e inizio a fare addominali, flessioni, sollevamento pesi.Carmen's pov
Esco dal videobox e vedo le cose di Einar sul tavolo, vado in palestra e lo vedo.
Si sta allenando, senza maglia, credo di avere gli occhi fuori dalle orbite.
Vedo che si gira verso di me così cerco di assumere un normale stato.
Si alza e prende un asciugamano, che mette dietro al collo, sulle spalle."Ehi"
"Ehi, ti tieni in forma?"
Ridacchia e annuisce.
"Sisi, vuoi allenarti pure tu?"
"Si dai"
"Tapis roulant?"
"Esatto"
Ridacchio mentre cerco di accenderlo.
"Non si accende, la spina sarà staccata"
Si avvicina al tapis roulant, preme un tasto e si accende.
"Nemmeno lo sai accendere"
Ride ed io lo fulmino con lo sguardo, incrociando le braccia, per poi scoppiare a ridere con lui.
Salgo sul tapis roulant e lui imposta la velocità.
"Se me lo metti troppo veloce ti ammazzo"
Ridacchia.
"Pericolosa"
"Tanto"
Mi sorride e finisce di impostarla, inizio con una camminata veloce.
"Vedi che non l'ho messo veloce, malfidata"
"Meglio per te"
"Ma che mi vuoi fare, piccoletta"
"Dopo vedi"
Dico minacciosa, lui ridacchia e aumenta un po' la velocità del tapis roulant.
Corro e mi tolgo la maglia lanciandola per terra, restando in top, mentre lui mi guarda.
Mi sento troppo osservata.
Arrossisco e credo se ne accorga, sono impegnata a pensare al fatto che mi sta fissando e non mi concentro sulla corsa, infatti prendo una storta al piede e sto per cadere ma poi sento due forti braccia che mi tengono in piedi.
Alzo lo sguardo e incrocio gli occhi di Einar, che mi guarda preoccupato."Ti sei fatta male?"
"Ma no tranquillo"
Cerco di alzarmi ma la storta che ho appena preso me lo impedisce, tanto che sto per cadere di nuovo e, ancora una volta, è lui a prendermi.
Mi fa sedere sul divano della palestra, si abbassa alla mia altezza e mi guarda."Hai preso una storta, se riprovi ad alzarti ti peggiora"
Annuisco e lui poggia il mio piede, quello infortunato, sulla sua gamba, toglie con delicatezza la scarpa e poi la calza.
È così delicato, ha paura di farmi male, che dolce.
Inizia a massaggiare la mia caviglia, faccio una smorfia per il leggero dolore che la attraversa."Ti fa male?"
"Un po'"
"Scusami"
Toglie le mani dalla mia caviglia ed io le blocco.
"Non mi fai male tu"
"Meglio avvisare la redazione, non si sa mai faccio qualche casino"
Mi alzo tenendomi in piedi con l'altra gamba.
"Nono, così ti fai male"
Mi prende in braccio e ci guardiamo per un'infinità di secondi.
I nostri visi sono vicinissimi, sento sul mio il suo fiato.
In questo momento vorrei baciarlo, ma non posso.
Gli lascio un bacio sulla guancia e sorrido falsamente.
Mi porta in salotto e mi poggia delicatamente sul divano, poi avvisa la redazione e si siede accanto a me."Dicono che tra poco mandano un dottore"
Mi accarezza la gamba ed io sorrido.
"Ein"
"Dimmi"
"Grazie"
"Non ho fatto nien.."
Lo blocco prima che finisca la frase, mettendo l'indice sulle sue labbra.
"Hai fatto tanto"
Sorride.
"E in realtà fai tanto tutti i giorni"
Sussurro tra me e me, per fortuna non mi ha sentita.

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La Complicità - Einarmen
Fanfic[NON COMPLETA-STOPPATA] "Controllo nella stanza ma non c'è quella tua coperta e l'odore di te, apro la finestra e vedo che tutta quella luce più non c'è. Parlami di te ancora, basta solo una parola, sorrido, ti guardo, mi vedi, voglia di baciarti an...