6 - The Secret

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Il giorno seguente il reporter di Page Six arrivò alla confraternita alle nove del mattino e se ne andò solo dopo cena, insistendo per passare una giornata intera con me, perché l’articolo doveva chiamarsi “Una giornata nella vita di Elizabeth Vanderbilt”. Non riuscii a combinare nulla se non andare a lezione, prendere un caffè veloce con Liam – i miei genitori mi avevano caldamente consigliato di farlo conoscere al giornalista – e studiare.

Mia madre non mi mandava mai SMS, ma quel giorno si era premurata di mandarmene uno per ricordarmi di non far fare alla famiglia una brutta figura. L’istinto di mandare tutto a quel paese e fare qualche cazzata era fortissimo, ma non avrei mai avuto il coraggio, così abbassai la testa e, come al solito, mi comportai da brava ragazza.

“Oddio.” Mormorai una volta salutato il reporter. Ero stata così impegnata a fare la studentessa perfetta tutto il giorno che mi ero dimenticata di dover andare da Harry quel pomeriggio. E se per vendicarsi avesse parlato con Liam, raccontandogli di Miami o di quello che gli avevo detto la sera precedente? Mi cambiai in fretta e furia, indossando qualcosa di più comodo e adatto alla mia età e corsi alla casa degli Zeta Psi per valutare quanti danni avevo fatto non presentandomi.

Ovviamente c’era una festa in corso, quindi c’erano ragazzi e ragazze ovunque. Cercai Harry in casa e in giardino per un po’, finché non incontrai Zayn e Perrie e decisi di chiedere a loro.

“Avete visto Styles?” Domandai.

“L’ultima volta che l’ho visto era in cucina.” Rispose Zayn.

“Ok, grazie.” Replicai e rientrai in casa, dove ricominciai a cercare il ragazzo ovunque.

“Sei un po’ in ritardo, Delilah.” Disse quando finalmente lo trovai.

“Mia madre ha mandato un reporter a seguirmi tutto il giorno per fare un articolo su di me. Non sono riuscita ad avvisarti.” Spiegai.

“Nessun problema. Possiamo farlo adesso.” Disse Harry, sorridendomi. Cosa voleva fare? Se pensava che sarei andata a letto con lui solo perché sapeva un mio segreto si sbagliava di grosso. “Vieni.” Aggiunse, guidandomi in camera sua e chiudendo la porta a chiave.

“Styles…” Cominciai a dire.

“Ti hanno mai detto che pensi troppo?” Chiese il ragazzo, aprendo un cassetto ed estraendo qualcosa che non riuscii a vedere.

“Sì, credo che sia il mio più grande problema.” Ammisi. “Ma, insomma, mi sembra piuttosto ovvio che tu vuoi…” Cominciai a dire.

“Dipingere e disegnare con te.” Concluse Harry mostrandomi una tela e dei colori. “Mi hai detto che è da tanto che non disegni e non eri sicura di essere ancora in grado, così volevo che tu ci provassi, prima di prendere una decisione.” Aggiunse, lasciandomi a bocca aperta. Così voleva solo aiutarmi. Una vocina odiosa nella mia testa cominciò a farsi una domanda a cui non volevo dare risposta: “Ma se pensavi che volesse portarti a letto, perché ti sei presentata comunque a casa sua?”

Perché ero convinta che volesse dire qualcosa a Liam, continuai a ripetere come un mantra. Perché ero convinta che volesse dire qualcosa a Liam.

“Non so se preferisci dipingere su tela o disegnare… insomma, qui c’è tutto quello che ho. Puoi fare quello che vuoi e dimmi se vuoi che ti lascio sola.”

“Forse non è il momento migliore per farlo, c’è una festa e vorrai divertirti.” Dissi.

“Non preoccuparti, mi stavo annoiando in ogni caso.” Rispose Harry. “Ma se vuoi possiamo scendere e vederci domani pomeriggio per questa cosa.” Propose poi.

Live While We're Young || [One Direction]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora