ONLY TOGETHER

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Era passato un mese dal nostro matrimonio, ed eravamo sempre più innamorati di prima.
Con Ocean poi...
Era diventata una bambina così affettuosa, così dolce, ma non stava mai ferma, un diavoletto.
E tutto questo con un mese...

Ogni tanto poi guardavo la fede dorata insieme all'anello che mio marito mi aveva messo al dito, e mi tornava i mente tutto ciò che avevamo passato, fatto e sbagliato.
Realizzai che ero felice davvero.
Ero la donna più felice del mondo, con un marito stupendo e una figlia bellissima.

Durante questo mese poi era arrivato anche Stephen Strange nel Wakanda.

Mi svegliai quella mattina che erano le 7:00.
Bucky era già fuori, mentre Ocean era rimasta abbracciata a me.
Mi svegliai a causa delle troppe persone che stavano parlando, o urlando.
Voci del tipo "Non c'è più tempo" "Stanno arrivando" e poi riconobbi quella di Nat "State tutti calmi, ci pensiamo noi".

Uscii dalla stanza.
Gente che correva via disperata e piangeva piangeva e piangeva.
Per la fretta alcuni mi spintonarono.
Vidi Nat dall'altra parte della coda di persone.
Mi avvicinai di corsa.
- Nat, cosa sta succedendo?! - chiesi agitata.
- Sta arrivando... anzi... stanno arrivando... - sgranai gli occhi.
- Stanno??... Chi c'è con Thanos... -
- L'Ordine Nero.... adesso però dobbiamo sbrigarci e prepararci! -
- Ordine Nero? Che cos'è?? NAT CAVOLO! - era già andata via.
Non persi tempo e non avendo la tuta dello S.H.I.E.L.D. mi trasformai in ciò che realmente ero e diventai completamente blu.

- Sono arrivato giusto in tempo... - si materializzò Loki dietro di me - Tieni... - sorrise sinceramente.
Era la mia divisa da combattimento da Jötunn e la mia spada di ghiaccio, resistente a qualsiasi cosa.
- Loki... dove li hai trovati... - lo guardai senza fiato e lo abbracciai.
Lui sorrise senza dire niente, facendosi capire con lo sguardo.
- Ma... - aggiunse - Ocean? -
Giusto.... Ocean... la mia bambina...
Forse aveva ragione Tony, non poteva restate sulla Terra... e ora che faccio?

- Ocean... - sospirai.
- Si, Ocean... hai pensato a qualcosa? - chiese agitato e serio per la prima volta.
- In realtà si... ma non so come fare ora... - abbassai lo sguardo - Tony un po' di tempo fa mi aveva proposto di portare Ocean su un altro pianeta e io gli avevo subito detto di no, insieme a Bucky... ma ora che ci penso... -

Restammo in silenzio per qualche minuto.
- Se vuoi... Io posso prendermi cura di Ocean... posso portarla in un luogo sicuro... - era davvero Loki? No perché mi sembrava un po' troppo premuroso.
- Io... - non sapevo cosa dire.
- Fidati di me, Numa... -

Ci pensai.
Stetti quasi mezz'ora davanti a lui a pensare se fosse una cosa giusta o meno, ma alla fine decisi.
- Va bene Loki, ti affido Ocean... portala dove vuoi, ma che sia un posto sicuro, ti prego... - avevo le lacrime agli occhi.
- Tranquilla, ci penso io - mi abbracciò.

- Una cosa... come fai senza Tesseract?- chiesi confusa.
- Conosco qualcuno... tranquilla. - mi rassicurò.

Chiamai Bucky, per fargli vedere Ocean, sperando non fosse stata l'ultima volta.
- Amore mio... - mi rivolsi alla bimba - mi raccomando, fai tutto quello che ti dice lo zio e non preoccuparti, ci rivedremo... - le posai un bacio sulla fronte, e Buck fece lo stesso.
- Vi porteranno via? - chiese Ocy.
Esitai. Guardai Bucky tristemente.
Poi mi ripresi.
- Mai amore mio! Ti amo. - ci abbracciammo tutti e tre un'altra volta poi Loki e nostra figlia sparirono.

- Ho paura di non farcela... - sospirai coprendomi il volto sul petto di Buck.
- Stai tranquilla... si sistemerà tutto. - mi baciò.
Ero sul punto di piangere, e Bucky se ne accorse.
- Ei, guardami. Con le lacrime non si risolve nulla, bisogna combattere. Forza amore mio, ce la faremo! - mi abbracciò.
- Sei bellissima così! - aggiunse riferendosi al mio aspetto blu.

Arrivammo in giardino e vidi Steve con la sua vecchia tuta, che mi fece commuovere.
Si trovava affianco a Tony, guardava lontano, con sguardo serio, pensieroso, forse anche triste.
Sapevamo tutti cosa sarebbe successo, purtroppo.
- Steve... - gli posai una mano sulla spalla.
Si girò verso di me e guardò in alto.
- Vorrei dirti delle cose Numa, che forse non sono stato capace di dirti in tutti questi anni. Ti ricordi quando eri una bambina, quando non riuscivi mai a staccarti da me? Beh, vorrei tornare a quel tempo, senza pensieri. Volevo non vivessi tutto questo, e mi dispiace non aver fatto il possibile per fermare questa minaccia in tempo... mi dispiace tantissimo Numa... per te, per Ocean, per Buck... perdonami... -

Gli misi una mano sul viso e sorrisi, con una piccola lacrima che scivolava sulla mia guancia.
- Steve... - scossi la testa e mi morsi il labbro, scoppiando a piangere poco dopo - Facciamolo insieme, ormai siamo qui... -
Mi sorrise tristemente.

- E io? - Buck fece il finto offeso e rise.
- Amico mio... - sorrise Steve lasciandosi scappare una piccola risata, poi riprese ancora con gli occhi lucidi - quante cose abbiamo passato insieme vecchio mio... -
- E ne passeremo di altre... - disse il Soldato completando la frase.

Improvvisamente sentimmo la terra tremare, un tremolio che cresceva sempre di più.
Sgranammo gli occhi appena ci accorgemmo di ciò che stava accadendo.
- Che cosa diamine... - iniziò Buck - sono gli stessi che hanno attaccato la Stark Tower.... e sono... tanti, davvero tanti... -
Aveva ragione, era un esercito di quei mostri.
- PRENDERE POSIZIONE! - gridò T'Challa.

- Numa, vai con Barnes e Rogers, io sarò in aria con Rodhey, Sam e il Bimbo Ragno! - mi informò Tony.
Già, Tony aveva chiamato anche Peter, e aveva aggiunto alla sua tuta un dispositivo per volare.
- Ti voglio bene ragazzina! - aggiunse abbracciandomi.
- Anche io Tony, non sai quanto - ricambiai.

Mi misi in prima fila tra affianco a Bucky, Steve, T'Challa e Natasha.
Wanda, Visione e Thor erano dietro l'esercito.
I Guardiani invece erano spariti e nessuno li aveva più sentiti...
Nessuno poi capiva dove fosse finito Strange

- YIBAMBE! - iniziò a gridare T'Challa ripetutamente, seguito da tutti.
Non capivo che significato avesse, ma mi sembrava una bella parola.
Quei mostri erano ormai vicini e in me stava crescendo una grandissima paura.

- WAKANDA PER SEMPRE! - gridò il Re.
Lo gridai anch'io, avevo passato molto tempo lì, mi apparteneva.
Eravamo tutti pronti, chi con le lance, chi con i poteri, armi o scudi, in un modo o nell'altro lo eravamo tutti.
Eravamo pronti per lo scontro finale.
E solo insieme saremmo riusciti a sconfiggerli.

Guardai per l'ultima volta i miei compagni di vita ed iniziammo tutti a correre.

To be continued... maybe

ONLY TOGETHER//BUCKY BARNESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora