Bachata.

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Restammo in spiaggia per un po.
Mi addormentai tra le sue braccia e devo dire che era molto comodo e caldo. 

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Noah pv

Dormiva accoccolata tra le mie braccia.
La osservavo.
Osservavo le sue lentiggini che come schizzi di vernice rossa dipingevano il suo volto chiaro, quasi come una parete bianca. Le sue labbra rosse, prive di rossetto ma coperte di un gloss chiaro, trasparente. Le sue mani, poggiate sulle sue ginocchia, le sue dita sottili, intrecciate.
Ormai erano passate ore, ma lei continuava a dormire beatamente. Non potevo portarla in moto.
Presi il telefono e cercai il nome del mio amico in rubrica. 

<<pronto?>> <<Hey boss, sono Noah>> <<Oo ciao, dimmi>> <<Sto in spiaggia e sto in moto, ma mi serve una macchina. Puoi portarmela?>> <<Certo, dammi una decina di minuti>>

Jack Clork, uno dei miei amici più fidati. All'inizio era un mio nemico, ci litigavo spesso ma poi abbiamo scoperto di avere molte cose in comune e da nemici siamo diventati quasi come migliori amici. Sa più lui di me dei miei genitori e non mi spiace neanche un po.

Dopo una decina di minuti arrivò Jack, lo salutai con un cenno del capo e poi molto delicatamente presi in braccio la Rossa e la portai dentro la Range Rover, le misi la coperta sopra e poi andai al posto del guidatore per poi partire verso l'hotel. 
Mi chiedo se Cecilia starebbe così vicino a me sapendo quel che faccio. Sono una persona complicata e completamente diversa da quel che vede lei. Bisognerebbe tenersi lontani da me e la mia famiglia... Da Grace, mia sorella, soprattutto. Se sapesse che ci sto provando con una ragazza mi sparerebbe con la sua piccola Alex. Si, ha dato un nome alla sua 98 FS Centennial. Sa tutto sulle pistole, sui fucili. Sulle armi da fuoco. Mai mettersi contro di lei, mai. Se le dicessi di Cecilia verrebbe a prendermi o ad ammazzare lei. Ma non lo permetterei mai, lei mi piace è così dolce e carina con quelle lentiggini che mi metterei a contare mentre dorme, con quelle labbra rosse che morderei fino a farle sanguinare, con quei ricci rossi che tirerei per farla incazzare. Dio è così perfetta, ammazzerei chiunque per lei. Farei fuori una città intera. 

Un cretino suonò il clakson e Cecilia sobbalzo svegliandosi. Si guardò attorno spaesata, sbadigliò portandosi una mano davanti alla bocca. Si girò a fissarmi e poi spalancò gli occhi. << Mi hai rapita? Dove è finita la tua moto? Hai rubato una macchina? Perché non sono a scuola? Cosa è successo?>> Quante domande, le tapperei quella bocca baciandola. << Shh dopo davanti a un bel caffè parliamo. Ora goditi il momento e la musica.>> Accesi la radio e partii Hey Brother di Avicii. Sbuffò aprendo il finestrino, personalmente odio i finestrini aperti ma ora posso passarci sopra. Non volevo guardare la strada, avrei preferito osservare lei... baciarla e sbatterla su quel fottuto sedile. << Adesso ricordo! Tu mi hai baciata! E stavamo sulla spiaggia e... oh si ricordo! >> sorrisi continuando a osservare la strada, mi fermai poco dopo davanti un bar.

<<Scendi e aspettami qui fuori, non entrare senza di me.>> mi guardò sospettosa sicuramente pensava che la avrei lasciata lì e sarei sparito. Si tolse la coperta di dosso e scese prendendo il suo zaino.

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Cecilia pv

Dio non posso crederci! Mi sta piacendo un po troppo e non va bene! E se lui mi sta solo prendendo in giro? Non è possibile... Se lo è vuol dire che sa recitare proprio bene. Stavo lì, ferma davanti a quel bar, osservai l'insegna posta sopra l'entrata in vetro "Daddy's bar", un nome insolito...Non credete? Non mi andava di aspettare lì fuori così con un po di esitazione mi avviai all'interno, ma non riuscii a fare molti passi perché due ragazzi, gemelli, mi si misero davanti bloccandomi la strada. << Non puoi entrare>> questo era strano. Perché mai non posso entrare in un bar? Forse perché sono minorenne... << Perché?>> Quei due erano alti un pochino meno di Noah ma per me erano comunque altissimi ed erano ben allenati, con due braccia che possono spezzarti le ossa solo sfiorandoti... si sto esagerando. << Perché questo è un bar privato e a meno che tu non sia accompagnata da una persona che conosciamo non puoi entrare, ci sono cose che non tutti possono vedere, conoscere>> Okay sono alquanto... non saprei come dire... sconcertata? Mah non lo so. << Sto con Noah Brown>> I due spalancarono gli occhi e cominciarono a fissarmi. << Ehm... okay e dov'è? >> chiese uno dei due. << Mi ha lasciata qui davanti dicendomi di aspettarlo ma non mi andava di stare là fuori al freddo. Andiamo fatemi entrare, potete fidarvi di me>> mi osservarono con diffidenza. <<Fidarci di una rossa con le lentiggini e dal colorito di un cadavere...?>> << si. Non prendetemi in giro anche voi adesso. Tutti a Detroit mi prendono in giro, nessuno escluso e se adesso lo fate anche voi giuro che vi tiro un calcio nelle vostre amate bools>> Scoppiarono a ridere e poi guardandomi annuirono. << Va bene ma sta vicino a noi okay? Se è vero che stai col nostro amico Noah, beh siamo fottuti, ma ci stai simpatica quindi fa nulla. >> Sorrisi camminando in mezzo ai due. <<Come vi chiamate? >> si guardarono prima di rispondermi. <<io sono Jordan e indosso sempre qualcosa di rosso, lui è Kevin e indossa sempre qualcosa di blu.>> << Bene, piacere io sono Cecilia>> entrammo nel bar e subito notai le cameriere che indossavano poco e niente e calzavano tacchi neri e alti, da capogiro. Di sotto fondo c'era una bachata e dietro il bancone c'era una ragazza che ballava insieme a un ragazzo pieno di tatuaggi e con i capelli pieni di gel. <<Quanti anni hai?>> << 17 ma devo farne 18 fra qualche mese...>> << Mmh bene allora ti va di ballare con me?>> oh santo cielo ,Kevin mi sta chiedendo di ballare una bachata? Fortunatamente mio fratello mi ha insegnato a ballare QUALSIASI cosa. << Mh... va bene ma non sono bravissima>> Sorrise, mi tolse lo zaino e lo posò su un tavolo libero, poi prendendomi la mano mi portò al centro del bar, dove c'era spazio appositamente per ballare. Per fortuna c'era poca gente... Portò la mano dietro la schiena, poco più sopra del mio lato B. Prese la mia mano e se la mise sulla spalla. Cominciò a muoversi e io seguì i suoi movimenti, la differenza di altezza sembrava non importargli, non indossavo neanche i tacchi... Mi spinse ancora più vicino a sè, facendomi bloccare il respiro per un attimo. Alzai lo sguardo incontrando il suo e mi sorrise.

Mi stavo strusciando su un ragazzo che non era Gaten! Di nuovo! Dio. << Fratello balla troppo bene per te, levati>> Jordan mi prese la mano e facendomi fare una giravolta mi avvicinò a sè bruscamente facendomi sbattere sul suo petto. Entrambi sorridevano e devo dire che anche io mi stavo divertendo. Forse mi sto lasciando andare un po troppo ma mi piace questa sensazione... Continuai a ballare coi due per un po, ma ad un certo punto qualcuno mi portò via da loro prendendomi dalla vita. Andai a sbattere contro il petto dello sconosciuto con la schiena, venni poi girata e quando mi accorsi che era Noah rimasi paralizzata. Mi ero completamente dimenticata di lui.

<<Come diavolo hai fatto ad entrare? E perché cazzo stavi ballando la bachata con quei due!?>> era super incazzato. I gemelli vennero in mio soccorso e prendendomi dai polsi mi allontanarono da Noah, mi misero al centro fra loro due, come per proteggermi. << L'abbiamo fatta entrare noi, ci ha detto che stava con te e che non le andava di stare lì fuori al freddo e altre cose, ma comunque non provare neanche a prenderla ancora in quel modo. Non mi interessa di chi sei figlio>>  

Di chi è figlio Noah Brown?

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