In fuga.

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Cecilia PV

Mi svegliai in un letto non mio, con una strana sensazione. Mi guardai attorno, la stanza era molto ampia e munita di comò e armadio, ma niente bagno... Sarei dovuta uscire dalla stanza per andarci. Mi girai su un fianco ma urlai dal dolore, mi ero fatta male? Ebbene si, non ricordavo quasi nulla, ma Loro si... E anche quel che mi avevano detto. Notai i miei capelli...erano neri ma ancora ricci, le mie lentiggini? C'erano ancora? Sentii dei passi e delle voci e mi impanicai, chiusi gli occhi e feci finta di dormire.

Qualcuno entrò nella stanza. <<O dio ha cambiato posizione!>> Gaten, era sicuramente lui. <<E' sveglia>> Noah. << Apri gli occhi piccola Dea>> non me lo feci ripetere due volte. <<Dove sono?>> << Non è importante ora>> rispose Gaten e io guardai Noah, aveva gli occhi gonfi e rossi, e aveva alcune ferite sul viso. << Hai dolore da qualche parte?>> Mi chiese avvicinandosi a me e scostando il grande piumino rosso bordeaux che mi copriva, insieme alle lenzuola che mi coprivano. <<Cosa stai facendo?>> << Controllo che sia tutto apposto>> Era freddo, ma si vedeva che si stava trattenendo dal dire qualcosa e stava soffrendo dentro.
<<Perché? non mi fa male niente.>> Mentii, non volevo che mi spogliasse per vedere cosa avessi. E poi c'era Gaten, e oltre a non essere mio fratello... Di sangue... Non è più neanche un mio amico, non mi fido più di lui. Di Noah lo sapevo che mi nascondeva qualcosa, è sempre stato molto evidente. Ma Gaten... E mio pad...Finn! <<Fallo uscire>> dissi a Noah guardandolo negli occhi, senza posare i miei neanche per una frazione di secondo su Gaten.<<Cecilia non posso rimanere da sola con te>> Cecilia... Quello non era il mio nome! <<Non è il mio fottuto nome quello! Lo voglio fuori! Portalo via.>> la sua presenza mi stava dando fastidio, stavi lì, in piedi vicino alla porta ad osservare, senza parlare. Mi stava guardando, lo sapevo. << Cosa sai?>> mi chiesero all'unisono. <<Tutto quello che c'è da sapere! Siete delle persone orribili, senza cuore. Ecco Perché non stavo bene con me stessa! Perché io non sono mai stata Cecilia. Non sono stata ideata per vivere così! Mi sento uno schifo, ancora più di prima adesso! Perché per 17 anni ho vissuto nel modo sbagliato e male, quando voi potevate dirmi tutto e farmi stare meglio. Ma se loro non mi avessero detto tutto, adesso ancora non saprei niente! Mi scoppia la testa dai pensieri, mi fa male tutto e mi manca l'ari->> non finii di dire quel che dovevo dire perché svenni, per fortuna stavo nel letto... Ma nonostante io fossi svenuta riuscivo a sentire e vedere tutto... Ero stesa sul letto, ma anche in piedi davanti al letto, tra Gaten e Noah.
Cosa stava succedendo?

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Noah pv

Mentre parlava perse coscienza e noi non sapevamo che fare. La chiamai più volte ma non si svegliava e la sua pelle stava diventando più bianca di quanto già non fosse. <<Chiama qualcuno!>> ordinai a Gaten che subito corse fuori dalla stanza.

<<Oddio Al svegliati. Sono già abbastanza preoccupato e ti porterei via di qua, lontano da queste persone crudeli. La mia pena sarebbe la morte, ma dimmi... devo ascoltare il mio cuore o la mia testa? Perché se dovessi ascoltare la mia testa dovrei lasciarti nelle loro mani, lasciare che decidano loro cosa sia meglio per te... ma non posso! NO!>> urlai una bestemmia e poi la presi in braccio, sperai con tutto me stesso che non venisse nessuno in quel momento, Gaten doveva tardare il più possibile. Uscii dalla stanza con lei in braccio, indossava un misero pigiama sottile come un pezzo di carta. Andai nella stanza che mi avevano assegnato e la poggiai sul letto, dopo di che, sopra il pigiama, le misi la mia tuta e la mia felpa, fin troppo grandi per lei ma almeno l'avrebbero tenuta al caldo, no? E le misi pure un mio giacchetto. Dopo di che la portai via, per fortuna non c'era nessuno nei paraggi.

Speravo con tutto me stesso che stavo facendo la cosa giusta, ma chi lo sa... e se l'avessi portata alla morte? E se invece così le stavo salvando la vita? Ma ormai era fatta, dovevo andarmene il più lontano possibile da qui e velocemente. Presi una delle tante macchine e con la magia la accesi e andai via. Cecilia... Alexis... l'avevo messa sul lato del passeggero con il sedile abbassato e le avevo messo la cintura. Pregai Dio che stesse bene.

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Cecilia pv

Che intenzioni aveva? dove mi stava portando? Riuscivo a sentire i suoi pensieri, ma salvarmi...? Io non volevo essere salvata, volevo ammazzarli tutti! Uno per uno! Farmi vivere una vita schifosa perchè... perchè? Non c'è un motivo sensato!

Cercai di rientrare nel mio corpo, e non so come ci riuscì. Ci misi un po per risvegliarmi, ma appena lo feci tirai un pugno sul braccio di Noah. <<Brutto idiota dove mi stai portando? Lasciami andare!>> <<NO! Io sono dalla tua parte. E so per certo che lì non eri al sicuro, morirei per te e facendo quel che sto facendo è un guaio per me eppure eccomi qui a salvarti il culo e a aiutarti a tirar fuori in modo positivo e non distruttivo i tuoi poteri>> lo guardai con rabbia e poi ripensai a mia madre... E se lui era dalla mia parte? Se potevo fidarmi di lui? Anche se insieme agli altri mi ha nascosto la verità... Cercai di mettermi più comoda ma i miei dolori non me lo permisero, dato che mi misi ad urlare come se mi stavano massacrando. <<Sta ferma cazzo, non sei ancora guarita>> <<sta zitto stronzo, sono ancora arrabbiata e ho fame. Che fai ti fermi a qualche posto o devo farti fermare con la forza?>> <<fra una mezz'oretta ci fermiamo>> mi rispose scocciato e continuando a guardare la strada. Brutto idiota. << No. Ora. >> <<non possiamo, ci stanno cercando e siamo ancora troppo vicini>> <<ma io ho fame. >> sbuffò sonoramente e poi si fermò davanti a un bar sulla destra. << resta qui>> scese dall'auto senza farmi obiettare e mise la sicura, perfetto ora ero bloccata lì dentro. <<stronzo, non sa neanche cosa voglio mangiare>> quasi lo urlai ma poi mi rassegnai e accesi la radio, cambiai varie canzoni finché partii Bad Liar degli Imagine Dragons. Volevo ballare, muovermi! Eppure... Ma almeno potevo alzare il volume della musica. Ero così alto che quasi tremavano i vetri.
Noah poco dopo uscii dal bar con in mano tre pacchetti di patatine, un pacchettino bianco di grandezza media, una birra e due bottiglie di succo alla mela. Tra un po le cose che cercava di tenere cadevano, camminava pure veloce... Chissà perché... Aprii a fatica la macchina e quando entrò mi guardò malissimo. Mi mise le cose sulle gambe e abbassò il volume della musica. <<Sei per caso impazzita? La fame ti ha dato alla testa? >> urlava mentre si metteva la cintura e ripartiva. <<Forse>> disso aprendo il sacchettino bianco e scoprendo che dentro c'erano due cornetti e un donuts con sopra la glassa rosata e con qualcos'altro sopra. I miei occhi credo che presero la forma di due cuori. << il donuts è mio>> disse prendendolo senza neanche guardarlo e dandogli un morso. Lo guardai a bocca aperta, sconvolta! Mi aveva appena rubato il donuts. Il MIO Donuts. <<brutto scemo! Era mio!>> <<ma se l'ho preso io, zitta e mangia. O non hai più fame?>> gli presi il donuts di mano con presunzione e gli diedi un morso, poi glielo riporsi. Ghignò e poi diede un morso proprio lì dove l'avevo dato io. Scemo.
Presi un cornetto che scoprii avere la cioccolata dentro, mi leccai le labbra e poi lo mangiai. <<allora, dove andiamo?>> chiesi <<lo scoprirai>> stavo per ribattere ma mi mise una mano sulla coscia. Che stava facendo?<< con me sei al sicuro>> continuavo a guardare la sua mano... E nonostante non lo volessi la mia testa vagava con la fantasia... << lo scoprirò, ora ti spiace levara la mano da lì?>> non lo guardai, ma sapevo per certo che stava ghignando.
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Noah pv

Avevo una maledetta paura. Paura di non riuscire a proteggerla. Se mi uccidono poi lei rimarrà sola e non dico che non sia forte per restarci, ma finché non si sa controllare... Meglio di no.

Dopo 5 ore di viaggio mi stancai. Decisi di fermarmi in un bed and breakfast. Alexis dormiva già da un Po, era stata in silenzio prima di addormentarsi... Ma meglio così. Scesi dall'auto e misi la sicura, poi andai dentro il b e b e presi una stanza con due letti singoli. Poi tornai in auto e la svegliai.

<<che succede?>> mi chiese allarmata e mezza assonata. <<mi sono fermato in un Bed and Breakfast, vieni così dormi in una posizione migliore>>
<<ma se ci prendono?>> sembrava un cucciolo smarrito, non più una pantera inferocita. <<non ci trovano, metterò una barriera magica che non ci farà trovare>>

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Okay so che non aggiorno da ben due mesi, ma natale, capodanno etc. Sono stati un casino. Per non parlare dei miei voti a scuola che fanno altamente cagare, e nulla...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 30, 2019 ⏰

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