Lui sa.

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Noah PV

Gaten aveva accettato di venire con me, di accompagnarmi, affermando che anche lui aveva bisogno di un po di svago. Prima di andarcene vidi Cecilia alla finestra e anche Gaten poco dopo la vide, era bellissima anche da malata e con i capelli più incasinati del solito. 

Stavamo per vincere la gara, insieme, ma mi parse di vedere Cecilia e mi distrassi. Anche Gaten stava guardando nel mio stesso punto e il che voleva dire che era Lei, Cecilia era lì. Vari concorrenti ci sorpassarono e noi finimmo col perdere la gara. Non andava bene, io e Gaten non avevamo mai perso nessuna gara e perdere è stato molto, ma molto, doloroso. 

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Cecilia Pv

La mattina dopo mi alzai felice, soddisfatta. Mi feci una bella e calda doccia e poi mi vestii. Un paio di jeans neri a vita alta, maglia bianca a maniche lunghe e il mio giacchetto jeans nero. Misi poi le mie dott. Martens e prendendo lo zaino scesi di sotto per fare colazione, già sentivo il profumo dei miei adorati pancake. Al tavolo già c'erano tutti, seduti a fare colazione e a chiacchierare. <<Buongiorno Papi>> diedi un bacio sulla guancia a papà e mi misi seduta vicino a lui. E si, ho dato il buongiorno solo a lui. Gaten e Noah avevano fatto i bastardi ieri sera e io non avevo intenzione di passarci sopra in fretta, per quanto riguarda mia Madre... Beh dovrebbe tornare ad essere quella che era. <<Piccola stai meglio? Non hai più la febbre?>> Mio padre mi guardava mentre beveva il succo. Uh. Succo alla mela. Felice presi la bottiglia e riempii il mio bicchiere fino all'orlo con il succo. << Sto benissimo papà.>>  << Cecilia sei maleducata! Il buongiorno non si da solo a papà. >> Mi madre mi sgridò e io alzai lo sguardo per guardarla. <<Buongiorno>> dissi per poi tornare a bere il mio succo e a mangiare pancake. << Papà mi accompagni a scuola?>>  <<Non ti può accompagnare Gaten?>>  <<No, dai ti prego papiiii>> Sorridente annuii e poco dopo stavamo in macchina. <<Che succede?>> mi chiese. <<Un po di tutto... Ma comunque te lo voglio dire. Mi piace Noah, ma ho saputo che è un ragazzo che non sa controllare la rabbia. E poi Gaten sta con sua sorella, ma non dire che te l'ho detto, deve essere un nostro segreto. Ah e papà... non voglio più andare a scuola, io preferirei studiare a casa con un insegnante privato.>>   <<Oh quante rivelazioni... ma va bene. Se vuoi studiare a casa mi sta bene. Adesso andiamo a riferirlo anche a scuola e poi ci subiremo anche le urla di tua madre...>> Sapevo che mio padre avrebbe reagito in questo modo. Era tranquillo e sereno, ragionevole e sapeva che ogni mia scelta era giusta per me. E se non lo era me lo diceva. Mia madre era sempre stata un po severa, ma era sempre molto amorevole. Spero che il suo cambiamento non sia dovuto a qualcosa di grave. 

Un'oretta dopo stavo andando con papà al suo lavoro. Quando ero piccola mi portava spesso con lui e tutti coloro che lavoravano con lui mi volevano bene, e me ne vogliono tutt'ora. Infatti ogni volta che vado a fargli visita mi accolgono con un caloroso abbraccio. 

Il ristorante si chiama "Sky". E non è solo un ristorante, ma anche un bar e la sera organizzano spesso delle feste. Quando entrai potei subito notare Caleb, il capo, seduto su uno dei tavoli. Stava bevendo il suo caffè mattutino con sua moglie Cloe. Mio padre li salutò per poi andare dritto in cucina per cambiarsi. <<Oh guarda chi si rivede, Cecilia!>> Caleb si alzò e mi intrappolò nel suo caloroso abbracciò. <<Hey. Ogni tanto torno>> dissi per poi salutare sua moglie. Salutai tutti e poi mi misi dietro al bacone del bar a servire le persone insieme a Francisco. Ha 24 anni e lavora qui da 3 anni. Ogni tanto lo aiuto qui, quando torno. << Allora... ancora single?>>  mi chiese col sorriso. <<Si, ma sto bene anche così.>> << Quindi non accetteresti di uscire con me stasera?>>  mi voltai a guardarlo. << Accetterei si.>>  << Cecilia ti va di uscire con me stasera?>> << si>> non era la prima volta che uscivo con lui. E non mi era mai dispiaciuto, mi fa sempre stare bene. Ah ed è gay quindi quando usciamo io e lui stiamo sempre a guardare i ragazzi e a fare commenti poco casti su di loro. 

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Rimasi tutta la giornata con papà, era dovuto rimanere anche per pranzo e io sono rimasta con lui. Ho pranzato dietro il bancone con Francisco. Erano le otto di sera e alle nove dovevo uscire con Francisco, papà lo sapeva infatti mi ha detto che mi accompagnava lui dopo. Quando tornammo a casa trovammo mamma, mio fratello e Noah seduti sul divano a guardare un programma di cucina. << Buonasera>> disse papà andando a salutare la mamma. Io urlai un "ciao" per poi correre in camera mia. Mi dovevo preparare in un'ora. Misi un vestito nero, a tubino, con le maniche lunghe in pizzo. Misi le dott. Martens e poi mi truccai. Ovviamente misi solo il mascara e la matita nera sotto l'occhio. Ma per le labbra optai per qualcosa di nuovo, il rossetto rosso. Era dello stesso colore dei miei capelli. Presi il telefono e le chiavi di casa e ovviamente i soldi, poi misi un po di profumo e tornai in salotto. 

<< Andiamo Papi?>> Tutti si girarono a guardarmi. << Dove andate?>> chiese mamma. <<La porto a casa di Francisco, poi vanno ad un compleanno di una loro amica. >> non era vero... andavamo in una discoteca lontana da Detroit, a circa 2 ore di macchina. << No.>> Mia mamma non voleva ovviamente... <<Si. Ho deciso che può andare perché sta con Francisco e mi fido di lui. Lei va e basta. >>  mamma stette zitta. << Possiamo venire anche noi?>> disse Gaten. Stavo per rispondere ma papà rispose al posto mio. << No, Cecilia e Francisco sono stati invitati, voi due no. State qui a guardare la tv. Bene a dopo>> disse prendendomi la mano e portandomi fuori. 

wow. Adoro mio padre. 

<< Hai appena mentito!?>> << Si. E ho buoni motivi per farlo. Ora andiamo in fretta, prima che Gaten e Noah ci seguano.>>  << Vogliono seguirci?>> chiesi sbalordita. << Si, il loro sguardo era quello. Gaten è tuo fratello e vuole proteggerti e Noah e evidentemente innamorato e ossessionato da te. Cecilia io so più cose di quanto tu immagini e sei il mio Piccolo Koala. Devi essere felice e ultimamente sei stata tutto tranne che felice.>> cosa sapeva mio padre? Non gli chiesi niente, avevo paura della sua risposta. E il tono con cui me lo disse mi fece sospettare che lui sapesse veramente tutto. TUTTO. 

Papà aveva ragione, dopo un po la macchina di Gaten stava dietro di noi. <<Eccoli. Piccola reggiti>> Papà andò più veloce e poi svoltò varie volte, aveva seminato Gaten. <<Oddio papà ma io ti adoro!!>> mi sorrise fiero e poco dopo mi lasciò davanti casa di Francisco che già mi aspettava fuori. << Attenti a Gaten>> non era la prima volta che io, papà e Gaten facevamo questa cosa, ma non era mai stato così adrenalinico. << D'accordo papà, grazie>> lo salutammo e io salii nella Range Rover nera d Francisco. << Allora, pronta?>>  << Prontissima.>> 

Dopo due ore in macchina arrivammo. La discoteca si chiamava " Crazy"  e non ci eravamo mai stati, ma un ragazzo ce lo aveva consigliato l'ultima volta che eravamo usciti, cioè 3 mesetti fa. <<Che il divertimento abbai inizio! E stasera tu ti ubriachi! Tanto dormiremo in macchina e domani mattina torniamo a casa>> non avevo mai bevuto. Mai. Io sono astemia! Ma avevo voglia di farlo... di ubriacarmi. 

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Sto ancora pensando di farli più lunghi. Ma questo volevo farlo finire così. 😂

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