La verità.

7 0 1
                                    

Noah PV

Avrei tanto voluto dirle che era Alexis, che aveva dei poteri magici. Che lei era importante. Eppure mi era stato ordinato di non farlo, tutti coloro che ne sono conoscenza... tranne quelli che lo avevano saputo in chissà quale modo, avevano fatto un giuramento di sangue. Chiunque le avesse detto che lei era Alexis sarebbe morto per mano propria, si sarebbe dovuto uccidere davanti a tutti, da solo.

E io avrei anche rischiato la morte per lei, perchè era un suo diritto saperlo. Si arrabbierà da morire quando lo scoprirà e sarà ancor più delusa di me e Gaten... ma finirà per odiare suo padre. Ne sono certo...e sapere che non ha dei veri genitori... come la prenderà? Cosa farà quando si sentirà sola e penserà di essere... "Nessuno"? Perchè son certo che non si riconoscerà più in Cecilia... tanto meno in Alexis. Non saprà più chi è! E nessuno pensa alle conseguenze, nessuno pensa a come si possa sentire lei, dicono di volerla proteggere, ma chi la proteggerà, poi, da se stessa? Sarà sicuramente debole, non in grado di decidere, di riconoscere la cosa giusta e la cosa sbagliata e a quel punto i suoi poteri, che sono sconosciuti a tutti noi, prenderanno il sopravvento. E' così che funziona, quando trattieni qualcosa di enorme per tanto tempo quando viene liberato "esplode".

Gaten pv

Quando la vidi cadere a peso morto sul prato mi si fermò il cuore, non respirai più. Stava succedendo e non andava per niente bene! Sentii mio padre urlare il suo nome disperato... era tutto a rallentatore. Noah correva da lei, mio padre anche ed io... io? Io non respiravo. Può non essere mia sorella di sangue ma è come se lo è. Lei è la mia piccola sorellina, nessuno deve farle del male, nessuno. Non deve succederle niente, non perchè lei è Alexis, ma perchè lei è Cecilia, mia sorella.

Le mie gambe scattarono e corsi anche io da lei, Noah stava per prenderla in braccio ma mio padre lo allontanò e la prese lui e mi urlò di accendere la macchina, così mi girai e corsi verso la macchina, mi fermai prima davanti al pic nic che presi velocemente e poi li buttai nel portabagagli. Accesi il motore e poco dopo entrarono.

<<Dove andiamo?>> chiesi con la voce tremante. <<Sai dove dobbiamo andare, dai>> Stava seduto sui sedili posteriori con Cecilia in braccio, come una bambina.

<< E' tutta colpa mia>> affermò. Avrei voluto ribattere e dire che non era colpa sua. Ma se non la avesse portata in quel posto non sarebbe successo. E' uno dei posti in cui andiamo a fare magie, proprio perchè ti rilassa ed è abbastanza ampio come "spazio". Ed è facile che ci ispiri... che ispiri i nostri poteri...

------------------
Cecilia Pv

Vedevo nero. Il buio. Avevo tanta paura, non sapevo dove stavo, se ero diventata cieca all'improvviso e pure sorda! Era tutto molto silenzioso... Fin troppo.
Apro e chiudo gli occhi centinaia di volte ma non cambia nulla.
<<AIUTO>> alla mia voce segue un'eco. Ma almeno appare una figura, lontana ma che si avvicina a me.

Le andai incontro e notai che dietro di lei c'era un uomo, non erano giovani e ne anziani. Avrei dato loro una quarantina di anni. Lei aveva lunghi capelli neri, come d'altronde i suoi occhi, era alta e magra con delle forme mozzafiato, sembrava la così detta strega cattiva delle storie che raccontano ai bambini... eppure i suoi occhi nonostante fossero neri come la pece mi facevano sentire bene, al sicuro. L'uomo era tutto il contrario di lei, capelli biondi tendenti al bianco e i suoi occhi erano bianchi, quasi trasparenti, come il ghiaccio. Un corpo possente, muscoloso ma non troppo, alto. Sembravano il bene e il male. 

<<Piccola Mia>> Disse Lei allungando le braccia verso di me, per abbracciarmi. Rimasi immobile, non avevo paura, avevo una strana sensazione dentro, ero sicura di conoscerli. << Chi sete?>> Chiesi, tranquilla. <<Dobbiamo raccontarti tante cose... Ti hanno tenuto nascoste tante cose e non avrebbero dovuto...>> Disse con aria triste guardando poi l'uomo. <<Chi?>> non mi rispose. <<Siediti Tesoro>> dietro di me apparve una poltrona bianca e nera, e dietro di loro anche. Alla donna nera e all'uomo bianca. 

<<Parto col dirti che mio marito non parlerà. Non posso dirti i motivi. Allora... Tu non sei Cecilia Smith, non sei la figlia di Evelyn e Finn, Gaten non è tuo fratello. Non hai genitori... o meglio hai il mio sangue e quello di mio marito, ma  non sei nata dal mio ventre. Nel mondo esistono i "maghi", le fate, gli elfi, i troll e molti altri... noi siamo una specie di maghi. A quei tempi le cose non andavano nei migliori dei modi e mia madre mi disse che il cielo aveva parlato, suppose che fosse un qualcosa di superiore a noi, non seppe se fu Dio. Le disse che io e mio marito dovevamo far nascere Alexis dalla terra, e serviva il nostro sangue e le lacrime di una fata. Perchè? Servi per tenerci al sicuro, protetti da coloro che non ci vogliono. Per non far sapere che noi esistiamo agli umani. Alcuni, ma pochi, sanno della nostra esistenza.

 In una piccola buca nel nostro giardino abbiamo fatto cadere gocce del nostro sangue e le lacrime di una fata, aspettammo giorni, anni! Non nascesti, perdemmo le speranze e la vita continuò e poi per vecchiaia ce ne andammo anche noi... Secoli dopo sei nata e i figli dei figli... potrei andare avanti... Hanno fatto la scelta, sbagliata, di non farti sapere che hai dei poteri molto potenti, che sei nata dalla terra. Volevano farti vivere una vita normale, ma non avrebbe funzionato. Stai morendo dentro, i tuoi poteri hanno bisogno di essere usati, di essere comandati o... Fidati solo di chi poche persone e tu sai chi sono. Tra poco ti sveglierai, diversa, potente... Il potere cercherà di prendere il comando del tuo corpo, non devi permetterlo! Combatti e proteggici Alexis! Non posso dirti altro... Attenta a quel che ti dicono, poche delle cose che ti hanno detto son vere.>> non parlai per tutto il tempo, come se la mia bocca fosse bloccata, tutto era bloccato! Avevano fatto in modo che io non parlassi, non chiedessi... ero stato lui!

 Ero sconvolta, avevo dei poteri? Stavo per morire? Dovevo proteggere tutti? Niente della mia vita era vero..!? << Sta attenta>> mi disse l'uomo avvicinandosi a me per poi lasciarmi un bacio sulla fronte. Mi sentii strana e poi di nuovo il buio assoluto, sta volta però ero svenuta. 

-------------------------------------------------------------------------------------------------------

Noah PV

La macchina fu assalita da una luce abbagliante, proveniva da Cecilia. Gaten perso il controllo della macchina e in una frazione di secondo la macchina esplose, saremmo morti tutti... 

Volammo tutti in parte diverse. Caddi sopra la portiera della macchina e la mia schiena non ne fu felice, non riuscivo più a muovermi, ma ero cosciente. Cercai di guardarmi intorno, cercavo gli altri ma riuscii solo a vedere il corpo di Cecilia, ancora emanava luce. Nonostante i dolori, la testa che mi girava... mi alzai e zoppicando andai da lei. Era ferita, imprecai e cercai di prenderla in braccio e per fortuna appena la toccai la luce sparì, ma i suoi capelli diventarono neri e i suoi vestiti scomparvero... era nuda tra le mie braccia. <<Merda>> Mi guardai intorno e riuscii a trovare il telo del pic nic e piano, lentamente andai a prenderlo. Glielo misi attorno e poi cominciai a cercare gli altri ma neanche il tempo di alzare gli occhi che Gaten e suo padre mi vennero incontro correndo. <<ODDIO STA BENE??>> Gaten era impanicato e il padre... era distrutto. << Non lo so!! >>  Finn cercò di prenderla in braccio al posto mio ma si bruciò quando la toccò. 

Perchè? E Perchè Gaten e Finn Non avevano nessuna ferita??


------------------------------------------------------------------------------

Eh si.... aggiorno sempre dopo secoli... e secoli... Ma sempre quando credo che sono libera e posso scrivere quanto voglio escono mille problemi, mille cose da fare! La scuola è orrenda... 

Spero vi piaccia questo capitolo e spero di riuscire a scrivere il prossimo e pubblicarlo in breve tempo. <3


FrecklesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora