L'aria condizionata,era accesa,stavoL'aria condiziona continuando a fare i miei esercizi di riscaldamento,una volta finiti mi tolsi la canottiera,
mi sdraiai sulla panca per alzare pesi.
Ad un tratto,anzi in quel preciso instante incomminciai a sentire,
piccoli formicolii sull'ombelico,due dita con unghie lunghe che ruotavano,all'interno della circonferenza dell'ombelico tirando fuori il cotone della canuttiera,proseguendo con dei piccoli graffi fino al torace,sentii dei pizzicolii sui due capezzoli,per poi proseguire con un graffio intenso e decisivo,dal torace fino all'elastico del pantaloncino,afferandolo con un solo pugno,rivolto verso l'alto e man mano che piegava il polso avevo,dolori sui fianchi e sulla schiena.Quando alzai lo sguardo notai ch'era la cattiva...
In quel momento,il peso del bilanciere non lo sentivo per la questione dell'accensione,del motore a iniezione ed era incontrollabile anche con le gambe chiuse.
-"tutto qui?"
non capì a cosa si stesse riferendo continuai a sollevare il peso.
-"ne hai fatti cento di ripetizioni".
-"se fosse?quale il
problema?"
-"ti devi prepare con il massimo impegno"
-"quello che sto facendo"
-"incominciamo la fisioterapia"
Appena finì di pronunciare "fisioterapia"mi salì addosso incominciò a baciarmi con delicatezza sfiorando la mia punta del naso,per poi passare dai baci delicati a quelli intensi,decisivi,profondi che mi fecero venire in mente un flashback:Mansel,che sfida Ayrton Senna per il primo posto,a Monaco e non ci riusci affatto,avendo anche la macchina più potente...
Mentre,ritornando a noi,la lingua della cattiva,era la
McLaren di Senna,non riuscivo a sfiorarla, nemmeno a sentire il gusto della sua saliva.
Piegai la panca a quarantacinque gradi, afferai la Cattiva per i fianchi e la misi sulle mie coscie.
Le accarezzai le guance,presi una ciocca di capelli e glielo misi dietro l'orecchio continuando a baciarla sulle labbra,lasciando scivolare le mie mani piene di sudore,dietro la schiena della cattiva fino a raggiungere il fondo schiena,afferandolo con un solo colpo con i palmi delle mani stringendolo,tirandolo verso il mio addome,accarezzandolo estendendo e piegando le mie dita,fino al sentire il piacere di piccoli formicoli sui
calli delle mani. Mentre smisi di baciarla sulle labbra, passai alle guance,all'orecchio mordendola lentamente senza lasciarle gli incisivi e afferando il lobo con le mie labbra evitando di afferarlo con i denti visto che portava gli orecchini. Gli feci una specie di succhiotto anzi era più che una leccata dietro l'altra.
Le tolsi il body,viola e nero.Ripresi,a baciarla mordicchiandole con delicatezza il labbro inferiore,tenendolo premuto con le mie labbra facendo fuoriuscire la punta della mia lingua cercando di bagnarle il labbro. Ci scambiamo due stampi e procedetti sul mento,facendole un succhiotto,piegai il labbro
superiore facendolo scivolare dal mento al petto. Man mano che il mio
labbro lo tendevo a scivolare sul petto della Cattiva feci la battuta:
-"altro che la parabolica di MONZA tu c'é ne hai due di parabole"...
-"aaaaaaaaaaaaaaaaah"
Dopo,la battuta la Cattiva stando seduta sulle mie coscie estese le ginocchia,per poi incrociare le caviglie, dietro la mia schiena lasciandosi piegare all'indietro afferando i miei polpacci formando una contropendenza quella stessa curva che sta nel circuito del Brazile. Una volta, piegata all'indietro riuscii a slacciarle l'elastico del tait e la innondai il più possibile con la saliva, baci,succhiotti formandole una specie di variante alta. La sollevai, e la misi seduta sulla panca, m'inginocchia e le tolsi il tait,la baciai dalle ginocchia fino all'elastico delle mutande un'innondata di baci che non finiva più, di colpo mi tolsi il pantaloncini con i boxer, afferai il mio membro sfiorando le coscie della cattiva bagnate dal sudore dei miei capelli e dalla mia saliva provando la sensazione, di stare in una pista bagnata, ma le cose belle non durano più di tanto....
-"cosa stai facendo?voi uomini siete tutti uguali"...
-"cosa ho fatto?"
-"hai il coraggio di chiederlo?hai in mente di scoparmi?"
-"certo che no!volevo farti provare un pò di piacere sfiorando il mio membro sulle tue coscie con delicatezza"...
-"poi avresti,fatto canestro o meglio fare strike?...non conosci il mio nome e-"...
-"cattiva"
-"quello é un soprannome!vergognati!"
-"pensavo ch'era il tuo nome come Rossi,Negri,Bianchi...tutti nomi strani".
Indossò le mutande,il trait e se ne andò seminuda per il corridoio della palestra,con in mano il body...
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AFTER THE LAST LAP I'M ONLY YOURS
FanfictionIn questa storia viene raccontata l'immaginazione usata da un ragazzo folle.Una fantasia ricca di metafore, utilizzata per affrontare una sindrome che ha sconvolto la vita di questo ragazzo.All interno della storia il protagonista usa una doppia i...