Scendiamo dalla moto ed entro dentro il negozio. Inizio a scegliere i quaderni con le copertine che mi piacciono di più, prendo delle penne, un diario nero e due astucci. Vado alla cassa per pagare il tutto e per ordinare i libri. Nel frattempo anche lui entra. Lo evito, soprattutto per l'imbarazzo. Appena saluto il vecchio signore dietro al bancone esco cercando di coprirmi con i capelli.
-Martinus: Sei imbarazzata?.
-Io: Si vede così tanto?
-Martinus: Già! Afferma, facendo una faccia...arrabbiata?
-Io: Cosa c'è?
-Martinus: Niente. Risponde freddo, si gira ed entra in un bar. Entro anch'io, decisa a sapere perchè si comportasse in quel modo.
-Io: Ora me lo dici! Comando.
-Martinus: No. Si sposta, ma poi si rigira e mi viene davanti, guardandomi negli occhi.-Martinus: Perchè eri a letto con mio fratello stamattina? Con uno sguardo impassibile.
Sono sicura che il mio viso sia sbiancato, ma decido di rispondergli.
-Io: Niente. Non è successo niente. Solo che ero stanchissima e non mi sono accorta che nel letto c'era Mac. Dico mentendo.
-Martinus: Ah davvero?
-Io: Si davvero. Rispondo più decisa di prima.
-Martinus: Andiamo. Mi afferra per il polso con le sue mani calde e mi trascina via.Arrivammo alla moto, salgo e sale anche lui. Parte sfrecciando, per non cadere dalla sella mi vedo costretta ad abbracciarlo sentendogli gli addominali. Chiudo gli occhi, appoggio la fronte sulla sua schiena. In un baleno ci troviamo davanti casa. Alzo lo sguardo verso il giardino e osservo che c'è Mac, che ci osserva con un pallone da calcio per terra. Quando incontra il mio sguardo si gira alla porta e inizia a tirare il pallone. Scendo dalla moto, stavo per ringraziare Tinus del passaggio ma non lo vedo più.
-Io: Ciao Mac.
-Marcus: Ciao. Dice senza guardarmi.
-Io: Posso giocare anche io?
-Marcus: Sai giocare?
-Io: No,ma vorrei imparare.
-Marcus: Sei sicura? Ce nè da correre.
-Io: Facciamo così, se arrivo per prima a quel cespuglio (indicando il cespuglio) mi insegni a giocare a calcio, se invece vinci tu, faccio ciò che vuoi.
-Marcus: Accetto!
Ci mettiamo sulla stessa linea e Mac inizia a contare "3...2...1...VIA!"
Parto, arrivando in meno di 5 secondi. Mac si ferma a metá rimanendo stupito.
-Marcus: Wow! Hai vinto, complimenti!
-Io: Grazie. Allora, da dove partiamo?
Sorride, capendo cosa ci aspettasse. Passiamo l'intero pomeriggio a giocare quando decido di far passare la palla in mezzo alle sue gambe, lui la blocca ma cadiamo entrambi ed io finisco sopra di lui. I miei occhi azzurri si fondono con i suoi marroni, sembrava che fossimo li da un'eternitá, invece era solo qualche secondo. Le sue mani forti reggevano le mie braccia. Credo che questo è l'istante. L'istante in cui ho capito che l'amore a prima vista esiste davvero. Le famose "farfalle nello stomaco" esistono, perché è così che io mi sento. Forse, innamorata.
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My everything Marcus Gunnarsen
RomanceMi sono ritrovata a cambiare casa, dall'Italia sono andata in Norvegia per fare un anno di studio li, quel posto mi piaceva ma non mi sentivo a casa, quando d'un tratto arrivò lui che mi cambiò completamente la vita, che mi fece sentire a casa, perc...