-Marcus: Celeste!
La voce di Mac mi risveglia. Scatto in piedi e cerco di evitare il suo sguardo.
-Io: Ho fame.
Ed entro subito in casa. Cerco qualcosa da mangiare e felicemente trovo degli Snack! O meglio, patatine. A ruota viene anche Mac che prende pane e un barattolo di Nutella. Rimaniamo in silenzio. E visto che il destino mi porta sempre fortuna arriva anche Tinus.
-Martinus: Ah bene, non sono l'unico.
-Io: Appena ho finito di mangiare, vado a farmi una doccia. Avverto.
-Marcus: Anch'io.
-Martinus: Cos'è? La fate insieme? Commenta ironico.
Una patatina mi va di traverso e tossisco. In fretta mi danno un bicchiere d'acqua che mando giù.-Marcus: Sei sempre tu. Lo rimprovera.
-Io: Grazie.
-Martinus: Celsy vuoi fare un po' di pratica al pianoforte?
-Io: Sarebbe meraviglioso.
-Marcus: Vengo anch'io. Ho voglia di cantare.
Saliamo le scale e andiamo nella stanza della musica.
-Io: Ma perché avete tutti questi strumenti? Li sapete suonare tutti?
-Martinus: No. Scoppiano a ridere entrambi.
-Marcus: È che la mamma sa suonare il violino e papà la batteria, anche molto bene.
-Martinus: Celsy, mi pare che tu abbia detto che sai suonare il violino.
-Io: Si è vero.
-Martinus: Allora ti va di suonare con noi?
-Io: Va bene, ma non eccello nel suonarlo. Me la cavo. Avverto.
Non avendo uno spartito non so cosa suonare.
-Martinus: Scusate, vado a prendere della Coca Cola. Voi ne volete?
"Si" rispondiamo in coro io e Mac, mentre Tinus esce dalla stanza della musica.
-Marcus: Tieni. Mi porge il violino con l'archetto già gessato. Si avvicina, porgendomelo. Lo afferro, senza guardarlo, per paura di arrossire se incrociassi il suo sguardo.
Inizio a suonare delle note a caso per abituarmi ad un nuovo violino.
-Marcus: Sei bellissima. Dice improvvisamente.
Alzo lo sguardo su di lui. Si avvicina, sentendo il suo profumo. È diverso da quello del fratello, sa di... vaniglia.
-Marcus: Sei preoccupata?-Io: Si, non só suonare senza uno spartito.
-Marcus: Segui il tuo cuore, la musica deve essere più forte dell'ansia, dei problemi e di tutto il mondo. Ci devi essere solo tu e la tua musica.
Si avvicina sempre di più, tanto da sentire il suo respiro caldo. Inizio a sentire i passi veloci di Tinus e mi sposto vicino al pianoforte.
-Io: Iniziamo?
-Martinus: La conosci Changes di XXXTentacion?
-Io: Si.
-Marcus: Va bene, suoniamola. Mentre mi rincuora con lo sguardo.
Dallo stereo alla cassa parte la canzone. Questa canzone è così malinconica che mi porta con la mente a casa mia, con la mia famiglia, la voce della mamma che mi dice che è pronto da mangiare, il papà che ci racconta com'è andata al lavoro. Nostalgia di casa.
-Marcus: Tutto bene Celsy?
-Io: Si, grazie. Ho solo ricordato casa.
-Martinus: Stasera li vuoi chiamare?
-Io: Si. Credo sarebbe perfetto. Nel mentre faccio un sorriso un po' forzato.
"Ragazzi!" Urla una voce da sotto.
-Martinus: È la mamma andiamo.
Rimettiamo gli strumenti al loro posto e scendiamo dalle scale.
-Gerd Anne: Ah bene, ci siete tutti. Volevo dirvi una cosa importante.Emma viene vicino a me, la prendo in braccio e subito dopo mi da un bacio sulla guancia.
-Gerd Anne: Stasera abbiamo ospiti, vengono dei ragazzi che sono stati promossi alla polizia. E sono sotto custodia di Kjell-Erik.
-Io: Che lavoro fa Kjell-Erik?
-Gerd Anne: È nell'arma di polizia.
"Forte vero?!" esclamano i gemelli.
-Gerd Anne: Giá, quindi stasera comportatevi e vestiti bene. Cara, hai un bel vestito?
-Io: Si si, ce l'ho.
-Gerd Anne: Bene. Allora andate a preparare gli zaini per domani, fate la doccia e vestitevi. Io intanto preparo la cena. Celeste, ti spiace occuparti di Emma?
-Io: Certo, nessun problema.Saliamo le scale...
-Emma: Celeste, fai prima tu la doccia, io devo preparare subito lo zaino.-Io: Va bene, tranquilla. Nel frattempo mi dirigo nel bagno.
Apro l'acqua, affinche si scaldi. Vado in camera, prendo il cambio e ritorno nel bagno. Mi tolgo i vestiti ed entro nella doccia. Dopo 5 minuti esco e mi inizio a preparare. Ho scelto un vestito blu tutto brillantinato, arriva sopra al ginocchio e il corpetto, fortunatamente, non è imbottito. Ritorno nel bagno, mentre Emma sta facendo la doccia, apro il mio beauty-case, prendendo il fard il correttore e il mascara. Mi trucco poco, in modo molto leggero per non sembrare volgare. Vado per prendere le scarpe ma mi rendo conto che non sono qui, ma nella camera di Mac. Mi dirigo verso la sua stanza, arrivata davanti alla porta stavo per bussare, quando sento qualcosa di orribile.....
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My everything Marcus Gunnarsen
RomanceMi sono ritrovata a cambiare casa, dall'Italia sono andata in Norvegia per fare un anno di studio li, quel posto mi piaceva ma non mi sentivo a casa, quando d'un tratto arrivò lui che mi cambiò completamente la vita, che mi fece sentire a casa, perc...