Ci vede Kjell-Erik, che se ne va prima in cucina per poi tornare in salotto.
-Kjell-Erik: Si è addormentato?
-Io: Si.
-Kjell-Erik: Ti trovi bene qui? Hai bisogno di qualcosa? Per qualsiasi cosa puoi chiedere. Mi rassicura di nuovo.
-Io: Grazie mille. Rispondo, accarezzando ancora i capelli di Marcus.
-Kjell-Erik: Vuoi portarlo su?
-Io: Si sarebbe grandioso se mi aiutassi. Anche perché mi si stavano addormentando le gambe.
-Kjell-Erik: Marcus! Dai alzati, vai in camera con Celeste.
Dopo qualche lamento si alza e va in camera. Lo guardo e gli sorrido, gli alzo la coperta per coprirgli le spalle. Mi volto per andare in camera di Emma quando qualcosa mi blocca il braccio. La mano di Marcus. Cerco i suoi occhi nel buio, ma dice solamente "rimani". Non so perchè, ma decido di ascoltarlo. Annuisco. Alza le coperte, in segno di andargli vicino. Mi distendo e per non incontrare i suoi occhi gli volto le spalle. Improvvisamente sento le sue braccia circondarmi i fianchi...
-Io: Che fai? Domando, ma la voce è incrinata.
-Marcus: Non voglio fare niente, è che ti voglio tra le mie braccia. Sai, adoro i tuoi capelli, profumano di fragola. Beh io amo le fragole.
-Io: Mi definisci una fragola?
-Marcus: Forse. Ride. Ma io ti voglio vicina. Questo ti da fastidio?
-Io: No. Ammetto. Anzi mi piace.
Il sonno mi assale e chiudo gli occhi. Mi rilasso, sentendo il suo respiro regolare.
La mattina dopo
La fioca luce entra dalla finestra. Apro gli occhi, stavo per uscire dal letto quando un braccio mi trattenne. Improvvisamente, si apre la porta...
-Martinus: Marcus, svegliati!
La sua testa sbuca dalla porta, i suoi occhi incontrano i miei e li sgrana. Imbarazzo!
-Io: Ehm.....buongiorno?
Lui si volta e sbatte la porta.-Marcus: Che è successo? Sobbalza.
-Io: Tinus ci ha visti.
-Marcus: E allora? Non stavamo facendo niente. Stavamo solo dormendo. Mi rassicura.
Scendiamo dal letto e io ritorno in camera di Emma. Prendo un cambio e mi dirigo al bagno. Mi faccio una doccia, continuando a pensare a ciò che fosse successo. Uscita dal bagno e asciutta vado in cucina e trovo l'intera famiglia a tavola. Tutti mi salutano.
-Emma: Celeste! Non ti ho visto a letto stamattina.
-Io: Ehm...Si. Mi sono fatta una doccia. Dico mentendo.
-Martinus: Già! Risponde acido.
Che inizi la giornata.
La scuola inizia domani quindi oggi andrò a fare alcune compere.
-Io: Kjell-Er.....volevo dire, papá, oggi potrei andare a comprare delle cose che mi servono per scuola?
-Kjell-Erik: Certo. Tinus ti può accompagnare. Marcus ha degli impegni.
Guardo Tinus, che mette su un ghigno. Che avrá in mente? Dopo circa un'ora uscimmo. Credevo dovessimo andare a piedi, invece Tinus mi lancia un casco bianco che riesco a prendere al volo per un pelo.
-Io: Cosa ci devo fare?
-Martinus: Giocarci a pallone? O forse dovresti metterlo in testa.
Me lo metto, ma non riesco ad allacciarlo perché mi tremavano le mani dall'imbarazzo. Tinus si avvicina e sento tutto il suo profumo invadermi. Incrocio il mio sguardo con i suoi occhi scuri e stranamente inizio a sentire caldo. Troppo caldo. Appena sento il click del casco torno alla realtà e mi sposto ringraziandolo cercando di far sparire il mio rossore. Salgo sulla moto e partiamo. Arriviamo a destinazione e...

STAI LEGGENDO
My everything Marcus Gunnarsen
RomansaMi sono ritrovata a cambiare casa, dall'Italia sono andata in Norvegia per fare un anno di studio li, quel posto mi piaceva ma non mi sentivo a casa, quando d'un tratto arrivò lui che mi cambiò completamente la vita, che mi fece sentire a casa, perc...