Pov's Marcus
Entro in cucina. Pensando che Tinus ci provasse con Celsy. Sono arrabbiato. Arrabbiato con Tinus perché io all'improvviso voglio smetterla con questa sfida. Arrabbiato con quel tipo che sorrideva ogni volta a Celsy. Mi sono reso conto di provare qualcosa per lei ma che continuo a reprimere, è per questo che voglio dire tutta la veritá a lei, perché mi sono innamorato, anche se in molto poco tempo. Entro e la trovo in lacrime. Mi avvicino per confortarla ma lei mi scansa. Non me l'aspettavo proprio.
-Celeste: Che cosa vuoi anche tu? Dice, con uno sguardo pieno d'odio.Mi volto verso Tinus che ha la faccia spenta.
-Io: Ma che succede?
-Martinus: Mac lei lo sa.
-Io: Che cosa sa? Ma subito dopo capisco.
Mi avvicino lo stesso, per dirle quello che le voglio dire ma non mi lascia fare. Esce dalla cucina e corre per le scale, credo stia andando in bagno a ricomporsi. Mi volto verso mio fratello e mi verrebbe voglia di spaccargli la faccia.
-Martinus: Io non le ho detto niente. Sembra serio.
Sbuffo e me ne esco dalla cucina anch'io. Non posso nemmeno fare una scenata perché c'è gente di là. Decido di parlarle domani. Quando si calmerà.
Finita la serata non ho più rivisto Celsy per la casa. Guardo l'ora, e vedo che sono le 22:40 conoscendola sarà sveglia. Salgo le scale e mi dirigo in camera di Emma. Stavo per aprire la porta quando sentì parlare Celsy. Ma con chi parla?
- Celeste: Come state?
"Noi bene, tutti quanti" risponde una voce.
Ma c'è qualcuno in camera?
Entro, stufo di farmi solo domande. La vedo, struccata e con il pigiama e sulle gambe ha un computer acceso. Solo dopo mi accorgo che c'è anche Emma.
-Emma: Marcus, sto conoscendo la famiglia di Celeste. Dice tutta contenta.
Celeste fa una faccia stufa, probabilmente infastidita dalla mia presenza.
-Celeste: Mamma, lui è Marcus. Le dice, facendo un cenno a me di avvicinarmi.
Saluto la signora che appare nello schermo, ha due occhi verdi e i capelli neri ed è molto giovane. Celsy non assomiglia per niente a lei, probabilmente sarà uguale al padre.-Io: Emma dai andiamo lasciamoli parlare. Mia sorella mi segue e iniziano a parlare.
Vado in camera, e infilo le cuffiette. Metto Lost in Japan di Shawn Mendes ma invece di ascoltarla inizio a pensare come risolvere con Celeste. Opto per scrivergli una lettera, ho visto che ama leggere quindi potrebbe funzionare. Mi metto sulla scrivania, dopo una ventina di fogli strappati si fa mezzanotte e la lettera prende forma. La rileggo, non si sa mai gli errori grammaticali.
"Cara Celeste,
spero che leggerai questa lettera. Ti voglio chiedere scusa. Scusa per aver giocato con i tuoi sentimenti e per aver accettato una sfida con mio fratello su di te. Ma, grazie a questa sfida, io ti ho conosciuto meglio. Ti ho conosciuto e mi piaci. Mi piaci così tanto che non faccio altro che pensare a te. Mi piaci, perché anche con un tuo semplice sorriso da una giornata buia la trasformi in una meraviglia. Sono diventato geloso del tuo sorriso, tanto che certe volte mi verrebbe voglia solo di nasconderlo per non farlo vedere a nessun altro. Geloso anche quando hai parlato con quel ken e a me non mi degnavi nemmeno di un sguardo. Ho cercato di reprimere spesso i miei sentimenti nei tuoi confronti ma non ha funzionato, tutto questo è troppo forte. Mi sono odiato quando in cucina mi hai guardato con tutto quell'odio, mi sono sentito uno schifo. A me piaci e non so te, ma non resterei un giorno in più senza i tuoi occhi azzurri, il tuo sorriso splendente, il tuo profumo.....TE! Tutta te. Ti prego, almeno perdonami.
Marcus"
Spero le piaccia, ci ho messo tutto me stesso. A fondo pagina disegno anche una margherita, senza motivo. Esco da camera mia e vado silenziosamente in camera di mia sorella. Accendo la torcia del telefono e subito mi illumina il corridoio. La porta per fortuna è accostata, ed entro. Emma dorme beatamente con la coperta che le copre solo le gambe, un braccio le esce dal letto e il suo respiro è pesante. Subito dopo trovo Celeste con gli occhi chiusi e la coperta fino al mento. Non è abituata alle nostre temperature. Sembra così rilassata, chissà cosa starà sognando. Forse la sua famiglia.
-Celeste: Vuoi guardarmi tutta la notte?
Cazzo!
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My everything Marcus Gunnarsen
RomansaMi sono ritrovata a cambiare casa, dall'Italia sono andata in Norvegia per fare un anno di studio li, quel posto mi piaceva ma non mi sentivo a casa, quando d'un tratto arrivò lui che mi cambiò completamente la vita, che mi fece sentire a casa, perc...