Capitolo12

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Lauren, inizialmente incredula e fredda, si lascia andare e famelicamente cerca la lingua di Camila. Cattura il labbro inferiore con i denti e poi lo succhia. Alla cubana sfugge un gemito.
Non c'è più nessuno intorno a loro. Solo le due colleghe, il loro desiderio, l'eccitazione, il sapore dell'alcool. Si appoggiano fronte contro fronte per respirare dopo il lungo bacio inaspettato.
Lauren inizia a realizzare cosa è successo e sbarra gli occhi terrorizzata. Si guarda intorno impaurita che qualcuno possa averle viste e prende le distanze da Camila, quasi spingendola.
«Cosa... cosa stiamo facendo?»
Il cuore della più grande batte forte. Il petto si alza e si abbassa velocemente.
«Pensavo che...Pensavo che mi volessi»
Camila abbassa lo sguardo delusa.
«Beh, pensavi male!» alza il tono «Te l'ho detto, non sono interessata»
«Ma i-io» balbetta «Allora quello cos'era? Perché hai ricambiato?»
«Non ci provare mai più» l'attacca «Non posso fingere di provare qualcosa per te e mi dispiace che sono la tua cotta e che senti qualcosa per me, ma io no, chiaro? No!»
«Non ti credo, smettila di fingere» ribatte
Lauren gira le spalle, è pronta a scappare, ma Camila l'afferra per il polso.
«Lasciami» ringhia «Immediatamente»
«Non puoi più fingere dopo questo bacio, non puoi far finta che non ti sia piaciuto!» risponde con lo stesso tono
Il corpo di Lauren trema, le mani tremano visibilmente. Forse Camila dovrebbe davvero lasciarla andare via.
Lauren scappa. Si fa strada tra le persone sgomitando e cerca di uscire da quel posto che inizia a soffocarla. Le manca l'aria.
Si sente logorare. Ha un nodo enorme alla gola, non sa con chi parlare, non sa come risolvere questa situazione. Vorrebbe solo tornare a casa sua...

Camila osserva Lauren allontanarsi e correre verso l'uscita. Non sa se raggiungerla o lasciarla andare via.
A testa bassa raggiunge le ragazze al privè. Dinah l'aspetta con le braccia spalancate e la stringe forte al suo petto, mentre la sua migliore amica scoppia in un forte pianto.
«Ho rovinato tutto» riesce a dire tra i singhiozzi
Per fortuna ci sono loro, che non sono solo amiche e colleghe, ma sorelle, la sua famiglia.
«Ma no Chancho»
Dinah le lascia qualche bacio sulla testa.
«Ha ricambiato, ti stava mangiando la faccia» ride «Deve solo fare pace con sè stessa»
«Tranquilla Camila, vedrai che si calmerà» la rassicura Normani
«Io ho provato a parlare con lei»
Alle parole di Ally, Camila interrompe l'abbraccio con Dinah e le rivolge tutte le sue attenzioni.
«Quindi se n'è andata per colpa tua?»
È pronta ad accusarla, ma prontamente Ally la rimette al suo posto con uno sguardo.
«Le ho detto di parlare con te dei suoi sentimenti e che non deve vergognarsi e nascondersi»
«Cosa ha detto?» tira su col naso
«Ha praticamente ammesso che ti vuole, ha ammesso che ha paura di dire e di accettare questa cosa perché l'hanno fatta sentire sbagliata da adolescente e si nasconde perché pensa di essere sbagliata e ha paura dei giudizi»

Nel frattempo Lauren ha preso un taxi per farsi riportare in hotel e una volta arrivata si è chiusa nell'area pub per bere sola e cancellare Camila dalla sua mente.
«Due cicchetti di vodka liscia»
Le porgono subito due bicchierini in vetro, lei non perde tempo e li consuma in pochissimi secondi e ne chiede subito altri due.
Questa è stata la vita di Lauren dopo l'incidente. Alcool. Solo alcool e fumo.
Pensava di aver perso tutto e non usciva più di casa, stava solo con Tyrone per nascondersi o semplicemente per paura di mostrarsi al mondo. E ora ha paura di mostrarsi per quella che è davvero. Ha paura di vivere questi sentimenti per Camila. Ha paura di essere se stessa, ha paura dei giudizi.
Questa volta beve con calma. La legge non scritta impone che i cicchetti o shottini vadano bevuti tutto d'un fiato. Questa volta peró si sofferma ad assaporare quel sapore forte che scende in gola e brucia.
Tiene il bicchierino con una mano e con l'altra smanetta al telefono, apre la chat di sua sorella Taylor e avvia una videochiamata.
Non risponde subito, passano vari secondi, quasi un'eternità prima che una Taylor assonnata le risponda.
«Mhh Laur»
Si passa la mano sulla faccia e si mette seduta sul letto.
«Dormivi?»
«Quasi, ma non importa» forza un sorriso
Taylor sa che se la chiama è importante.
Lauren finisce di assaporare e beve tutto d'un fiato la sua vodka.
«Stai di nuovo bevendo? Cosa avevamo detto? Lo sai che mamma si arrabbia se lo...»
«E non lo saprà» la interrompe «Avevo bisogno di sentirti»
Taylor corruga la fronte, vuol dire solo una cosa, ossia che sta male. Solo quando sta male, ma davvero male, la chiama. Solitamente si sentono per messaggi, qualche volta si chiamano, ma mai una videochiamata in tarda serata, quasi notte.
«Si questo l'ho capito, se mi chiami a quest'ora un problema c'è»
Lauren nel frattempo si accende una sigaretta.
«Hai il tempo di una sigaretta?»
Le due sorelle sorridono all'affermazione della più grande, ossia Lauren. Questa è la loro frase in codice per quando devono raccontarsi cose lunghe, magari un problema grande o minore, magari qualcosa che richiede un consiglio o semplicemente il bisogno di svuotarsi senza essere giudicate. Le due hanno un bel rapporto, a volte litigano, ma sono l'una la spalla dell'altra da sempre.
Taylor esce dal letto, si mette vicino la finestra e copia la sorella, accendendosi anche lei una sigaretta.
«Hai presente che ora faccio parte delle Fifth Harmony?»
«Certo» risponde mentre butta fuori del fumo «Ieri con mamma eravamo incollate alla tv per vederti»
Lauren sorride. Loro sono le sue prime fan da sempre.
«Mi piace Camila Cabello»
La bocca di Taylor si schiude e non esce alcun suono. L'ha colta di sorpresa.
«Ma ti piace piace o ti piace come persona?»
Cerca di analizzare la situazione, anche perché lei sta con Tyrone quindi ora è un problema.
«Mi sto innamorando di lei»
Beve un altro cicchetto e ne ordina altri due. Lauren oggi vuole proprio sentirsi male e farsi del male.
«Ma sei arrivata da poco, manco un mese» la riprende Taylor «È impossibile e poi tu stai con...»
«È solo un contratto, fingiamo da anni»
«Cosaa!?» urla Taylor «E perché non me l'hai detto! Mamma lo sa?»
Lauren nega con la testa. Un altro cicchetto scolato. Rimane l'ultimo che berrà a fine chiamata. Inizia a girarle la testa. Ha bevuto un drink e mezzo con Ally e qui invece ha perso il conto della vodka liscia che ha ordinato.
«No e non deve saperlo, è un segreto per tutti» biascica
Ormai ha la voce impastata.
«Sono anni che la guardo da lontano, sono anni che vorrei conoscerla e la desidero e mi sta facendo impazzire e non so cosa fare perché io penso che sia sbagliato e prima eravamo in una discoteca, mi ha baciata ed io me la sono mangiata e sono scappata via»
Un fiume di parole che confondono Taylor sempre di più e la lasciano ancora di più senza parole.
«Non doveva farlo, io non voglio provare lo stesso e penso di averla ferita, ma lei ha ferito me»
«Eh no!» le punta il dito conto «Se mi dici tutte queste cose l'unica che ha ferito qualcuno sei proprio tu. La vuoi, ti piace, ti stai innamorando, la guardi da anni, se lei ti bacia vuol dire che ricambia e perché allora sei al telefono con me? Perché ti stai facendo del male con l'alcool invece di andare da lei dicendole cosa provi? Perché non vuoi essere felice?»
Queste domande fanno venire un grande mal di testa a Lauren che è ubriaca. La sigaretta è quasi un mozzicone e quindi tra poco chiuderanno la chiamata. Chissà se si regge in piedi per arrivare nella stanza.
«Perché io non voglio provare lo stesso» ribatte
«Perché?» insiste la sorella
«Eri ancora piccola e non te lo ricordi» sospira «Mamma e papà avevano scoperto di una mia relazione com una ragazza, avevo quindici anni e sono andati su tutte le furie perché era sbagliato e a scuola mi hanno anche bullizzata per questo»
Taylor aspira la sigaretta quasi terminata e scuote la testa.
«Eri una ragazzina e le cose cambiano e teoricamente tu stai con Tyrone e le voci su di lui non sono bellissime e mamma non si è mai opposta perché vuole la tua felicità quindi... penso che non avrebbe problemi per Camila e poi tu rifiuti Camila perché da adolescente... ma dai!» alza il tono «Non devi avere l'approvazione della gente, devi solo essere felice, amare e farti amare!»
Lauren si tiene la testa con entrambe le mani, le gira. Forse dovrebbe scrivere a una delle ragazze di recuperarla.
«Cosa devo fare?» piagnucola «Mi sta facendo male questa situazione»
«Primo, smettila di bere, altrimenti mi prendo il numero di tutte le ragazze e diró di controllarti sempre» la riprende «Secondo, vai da lei e segui l'istinto, il tuo cuore» insiste «Vai da lei ora, chiedile scusa e accetta i tuoi sentimenti, perché non c'è nulla di sbagliato, sarai sempre Lauren, quella persona che tutti amano, non cambierà nulla se questa notte ci vai a letto» ride «Il mondo andrà comunque avanti e nessuno domani mattina ti crocifiggerà, ma l'unica soffrire sarai sempre tu»
L'ennesimo discorso sul perché deve sentirsi libera, sul perché non è sbagliato volere una ragazza. Ma la realtà è che la gente parla, giudica e lei ricorda cosa ha passato. Oggi è una persona che va in televisione ed esce sui giornali, il mondo dei social è pronto a commentare e umiliarla, non puó fare un passo falso e rovinare la sua immagine.

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