Capitolo 3

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È passata una settimana.
Una settimana da quell'episodio e non è successo nulla. Nessuno ha capito che eravamo noi.

Nobody non mi ha scritto e io, decidendo di seguire le sue istruzioni, non l'ho cercato. Sembra tornato tutto alla normalità.

Sto guardando la televisione mentre accarezzo Newt, il mio gatto. Sì, il nome arriva da The Maze Runner.

Il mio telefono vibra e leggo il messaggio.

Nobody406 : Ciao Jessica. Ecco il tuo incarico. Esci di casa e vai a scuola. Riceverai nuove istruzioni una volta arrivata. Hai 20 minuti. Non prendermi per il culo, ti osservo.

Cosa? Ma proprio ora? Stavo guardando i nuovi episodi di Manny Tuttofare. Che palle. E poi che cazzo devo fare a scuola? Quel "ti osservo" mi fa venire i brividi.

Meglio seguire le sue istruzioni se non voglio altri guai.

Faccio quello che mi dice e in venti minuti sono davanti scuola. E ora che si fa?

Come se questo tipo mi leggesse nel pensiero mi arriva un suo messaggio.

Nobody406 : Molto bene Jessica, tutto quello che devi fare ora è entrare e dirigerti nel laboratorio di chimica al secondo piano. Una volta arrivata socchiudi leggermente la porta del laboratorio e guarda all'interno senza far rumore.

Non capisco, che cosa potrà mai esserci in quel laboratorio? E se avesse ucciso qualcuno per incastrarmi?

No no no. Non può essere. O forse sì? In fondo non lo conosco e non so quanto possa essere pericoloso.

L'ansia e la curiosità mi stanno mangiando viva. Coraggio Jess, nulla potrà mai essere più terribile di ciò che hai già visto.

Spingo la porta d'ingresso. Fortunatamente la scuola è ancora aperta perché ci sono i corsi pomeridiani.

Mi dirigo con passo incerto verso la mia meta. Una volta davanti all'aula faccio un profondo respiro. Sono pronta a scoprire cosa ci sia dietro questa porta?

No, non sono pronta, ma non è che abbia molta scelta. Lentamente abbasso la maniglia e apro quel tanto che basta per permettermi di sbirciare.

Ma, appena lo faccio, mi pento di non essere nata cieca. Chiudo immediatamente la porta e corro fuori. Aria, ho bisogno d'aria.

Sto sognando. Non è vero ciò che ho visto. Non può essere vero. Mi rifiuto di crederci, eppure l'ho visto. Sono sicura.

Un ragazzo e una ragazza si stavano baciando molto animatamente. Fin qui nulla di troppo scandaloso. Il problema è chi erano i due soggetti in questione.

Sam e Nicolas.

Come? Come possono fare questo a Chloe? E poi è la prima volta oppure è un abitudine? Da quanto va avanti? Non lo so. A quanto pare ultimamente è la risposta a ogni domanda.

Non ci capisco dentro niente. Mi arriva un nuovo messaggio.

Nobody406 : Sì Jessica, hai visto bene. Ora c'é solo una domanda che mi preme: che amica sceglierai? Dirai tutta la verità a Chloe facendo un torto a Sam o manterrai il segreto di Sam facendo un torto a Chloe? Sono proprio curioso di sapere la risposta.
Ma per ora puoi tornare a casa. Ci si sente Jessica.

Brutto bastardo.
Però ha ragione, devo fare una scelta: dirlo o non dirlo?
Chloe è la ragazza più dolce e gentile del mondo. Non si merita tutto questo.

Sam è una stronza. Non so cosa l'abbia spinta a fare quello che ha fatto ma nulla giustifica il tradimento a un'amica. Una ingenua come Chloe per di più.

Se ora avessi quei due traditori davanti agli occhi li strangolerei con le mie stesse mani.

Allora che faccio? Parlo?
Come si fa a dire una cosa del genere alla propria migliore amica?

No, non è giusto. Questo non è il mio segreto. Tocca a Sam svelarlo. E io la obbligherò a farlo.

Chloe ci rimarrà malissimo. So che è innamorata persa di Nicolas e che si fida ciecamente di Sam. Sono due delle persone più importanti della sua vita e lo sanno.

Ho preso la mia decisione. Se Sam e Nicolas si rifiuteranno di dire la verità a Chloe lo farò io.

Quei due stanno insieme da sei mesi. A quanto pare per lui non sono significati poi così tanto.

Con questi pensieri per la testa parto e ritorno a casa.

Quando varco la porta d'ingresso non mi accorgo nemmeno della presenza dei miei genitori. Mi ero quasi dimenticata che faccia avessero.

"Ciao tesoro. Com'è andata a scuola?" domanda mia madre.

"Ti interessa davvero saperlo?"

"Ovvio che mi interessa"
Si certo, come no.

"Se ti interessa così tanto vai sul registro elettronico e guarda da sola"

"Ma io voglio che sia tu a raccont... "
Lo squillo del suo telefono le impedisce di finire la frase.

"Scusa tesoro, devo proprio rispondere" dice prima di uscire dalla stanza.

Sbuffo e alzo gli occhi al cielo. Menomale che le interessava. È successo così tante volte che ormai non mi sorprendo nemmeno più.

Vado in camera mia aspettando l'ora di cena. Tanto so già che come al solito saremo solo io e Newt.

Ho quel gatto da quando avevo otto anni. Lui veniva a dormire con me la notte, quando sono iniziati gli incubi e i miei genitori erano troppo stanchi dopo ore di lavoro per accorgersene.

Tutt'ora non penso che lo sappiano, e se lo sanno fanno finta di niente. Newt non mi ha mai abbandonata. Era l'unico che mi ascoltava in quel periodo buio della mia vita dove ho allontanato tutti quanti.

Non volevo che gli altri sapessero ciò che avevo fatto. Solo Newt conosce il mio segreto. Un segreto che vorrei dimenticare ma che torna a tormentarmi tutte le notti.

***

La cena, come previsto, l'ho passata da sola. Mia madre si è rinchiusa nel suo studio dopo avermi detto che papà era ancora al lavoro e sarebbe tornato tardi.

Ora sono in camera mia a preparare i vestiti che indosserò domani. Odio il mio guardaroba, anche se probabilmente è il sogno di molte ragazze.

Non c'è un solo capo che non sia firmato e la cosa non mi piace neanche un po'.

Mi sento un egoista. I soldi che ricaverei dalla vendita da questi vestiti potrebbero sfamare l'intera città per un anno probabilmente.
Se fosse per me li darei tutti in beneficenza.

Quando ho finito mi infilo sotto le coperte sapendo che domani dovrò parlare con Sam.

Il mio hackerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora