il sogno

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Gradient: e-ehm c-ciao....
Mi sforzai di non mostrarmi timido e debole, ma feci tutto l'opposto.
Quel ragazzo mi stava intimorendo, aveva lo sguardo fisso e serio su di me.

A quanto pare non fu quella l'impressione che anche lui voleva: appena mi avvicinai di poco,si mise ad urlare tenendosi la testa.

Loer: t-ti prego non f-farmi del m-male!

Non sapevo se ridere o stupirmi, quindi mi arraggiai esprimendo uno sguardo da frisk ( per intenderci questa faccia ---> -_-)  e cercai di calmarlo.

Gradient: hey non voglio farti del male, tu sei Loer giusto?

Quando vidi che alzò lo sguardo verso di me mi inginocchiai fissandolo dritto negli occhi. Accennò con la testa un sì.

Gradient: io sono Gradient, piacere di conoscerti!

Gli porsi la mano facendo il sorriso più rassicurante che potevo, e ci riuscii.
Mi strinse la mano ridacchiando un pò.

Loer: Gradient? Ma è un nome ridicolo!
Gradient: che ci posso fare, i miei non hanno molta fantasia.

Risi insieme a lui, anche se quella frase mi rimandò indietro nei ricordi di quella sera. Il mio sguardo si illuminò. Ora che avevo davanti Loer, avrei potuto scoprire di più!

Gradient: Loer, dove ci troviamo? Chi sono i tuoi genitori?

Vidi il suo sorriso scomparire lentamente, per poi tornare allo sguardo serio e sicuro di prima.

Loer: qua? Non lo so nemmeno io, ci vivo da tutta la mia vita, quindi presumo sia casa mia..... e dei miei genitori? Non li ricordo, ma è colpa loro se io sono qua, mi ci hanno abbandonato...

Era davvero triste sapere questo, io sapevo già chi era suo padre, ma non potevo dirglielo, ci sarebbe rimasto male sapendo che ha preferito vivere con un altra famiglia.

Continuammo a discutere per molto, molto tempo. Erano poche le cose che scoprii di lui: non conosceva quasi niente della vita reale, non aveva mai mangiato altro cibo che non fosse pane, e che gli piaceva, come me, disegnare. Mi disse che disegnava sempre quando era fuori da questo "buco nero" e che li usava per ricordarsi dei bei momenti che passava con la sua famiglia.

Putroppo questo era un sogno, e come tutti i sogni, dovevano finire prima o poi.

Così decisi di lasciarlo là perchè avevo bisogno di svegliarmi, la mia famiglia si sarebbe preoccupata.

E mi risvegliai,sentendo la candida risata di un prigioniero in cerca di una fonte di luce e salvezza.

Gradient:ugh che mal di testa...

Mi misi seduto, ero di nuovo nella mia stanza.

Ero felice di stare bene,il calore del sole entrava dolcemente dalla finestra e mi risollevava da una dormita tranquilla, ma allo stesso tempo ero triste, per il mio fratellastro, e arrabbiato per suo padre, mio padre.

Lo aveva trattato come un oggetto, e quando si era stancato di lui lo abbandonò in un posto senza via di fuga, per cercarne uno nuovo.

dietro lo schermo dei sogni (gradient sans)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora