capitolo 5

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L'ho fatto...

Nico Pov:
Steso sul letto a guardare il soffitto con il mio libro di fianco.

Scappai da scuola appena ne ebbi l'occasione, non ce la facevo più a stare lì..
Poi corsi in camera il prima possibile, sperando di evitare le domande di mia sorella che fortunatamente era in cucina.
Lei si preoccupa sempre tanto per me..

Sorrisi al pensiero e mi girai nel letto.

Mi morsi il labbro pensando a tutto quello che era successo poco prima.
Will mi aveva baciato..
E io l'avevo baciato a mia volta..

Mi sentivo le guance in fiamme.
Mi portai le mani sulla faccia per coprirmi il volto.
Come se qualcuno potesse vedermi.

Perché lo aveva fatto?
Gli piaccio davvero?
Mi morsi nuovamente il labbro.
Lui mi piaceva?

Mugolai appena scuotendo la testa, come se questo potesse scacciare tutti i pensieri.
Dovevo distrarmi, pensare a lui non mi faceva bene.
Chiusi gli occhi nel tentativo di prendere sonno ma l'unica cosa che vedevo erano gli occhi azzurri di quel ragazzo.

Riaprii gli occhi quando sentii un urlo provenire da fuori.
Mi affaccia alla finestra per vedere cosa stava succedendo, ma non riuscii a vedere nulla.
Sceai le scale velocemente cercando mia sorella per chiederle se aveva visto qualcosa.

Non era in cucina.
Merda.

Uscii fuori ancora più veloce cercando mia sorella e la fonte del rumore quando mi bloccai davanti alla strada.

Le lacrime iniziarono a scendere mentre il tempo si bloccava nell'osservare quell'immagine.
Mia sorella che quella mattina mi sorrideva era stesa sulla strada con gli occhi chiusi.

Corsi verso di lei prendendola fra le braccia e chiamandola nel tentativo vano di svegliarla.

Alcune persone ci circondarono, qualcuno si mise a chiamare un ambulanza, altri osservarono la scena da lontano, altri ancora si avvicinarono a noi.

Un uomo in particolare, si avvicinò a me e si inginocchiò guardando mia sorella.
"Va via.." mormorai ormai senza voce lasciando andare qualche singhiozzo.

Questo però rimase lì a guardarmi.
È sordo o cosa?
Mi girai verso di lui urlandogli di allontanarsi e guardandolo bene.

Aveva i capelli marroni e gli occhi del medesimo colore.
Non era tanto alto ma non poteva essere considerato basso.
Si alzò continuando a guardarmi.
Fece per dire qualcosa ma non riuscì a parlare.

...

Dopo un po' arrivò l'ambulanza.
Due uomini con una barella si avvicinarono a noi.
Li lasciai prendere mia sorella e caricarla sull'ambulanza.

Un'infermiera si avvicinò a me chiedendomi chiarimenti sull'accaduto.
Stavo per dirle che non sapevo nulla quando l'uomo di prima di avvicinò guardando la ragazza.
"L'hanno investita.." mormorò piano.
Come se non si sapesse.

"Erano due ragazzi, molto simili, non li ho visti tanto bene.. stavano parlando con lei poi.. l'hanno investita" disse infine.
L'infermiera lo ringraziò e salì sull'ambulanza con mia sorella.

Mi portai le mani davanti alla faccia non riuscendo a trattenermi e scoppiai di nuovo in un pianto silenzioso.

L'uomo che prima aveva parlato con l'infermiera si avvicinò a me e mi appoggiò una mano sulla spalla accarezzandola.
Lo spinsi via e tornai a casa distrutto.

Quei due la pagheranno.

...

Will Pov

Erano passati due giorni dal.. bacio.. e Nico non si era più fatto vedere a scuola.
I professori non si erano fatti troppi problemi e avevano giustificato le sue assenze.
Volevo capire che stava succedendo..
'Oggi pomeriggio andrò da Nico e chiederò spiegazioni.' Pensai.

...

Suonò la campanella e uscii dall'aula. Finalmente erano finite le lezioni.
Andai verso l'uscita senza neanche ascoltare la gente che mi fermai per strada.
Dovevo andare da Nico.

Continuai a camminare per un po' finché non mi bloccai sul marciapiede accorgendomi di una cosa: non sapevo dove abitava Nico.

Sospirai dandomi dello scemo mentalmente e mi guardai intorno cercando di ricordare dove si dirigeva Nico dopo scuola.

Fortunatamente incrociai lo sguardo di Jason, so che conosceva bene Nico.
Mi avvicinai velocemente a lui.

"Jason!" lo chiamai sperando che mi sentisse.
Jason si girò verso di me e sorrise appena, un sorriso un po' forzato.
Non conoscevo Jason da molto ma non l'avevo mai visto dei sorrisi così forzati.
Che centrasse Nico?

"hey Will" risponse lui facendo un cenno con la testa e avvicinandosi.
Sorrisi meglio che potevo.
Ora? Che faccio?
Scossi la testa e guardai Jason con determinazione, sarà meglio andare dritti al punto.

"sai cos'è successo a Nico? Non viene più da due giorni.."
Jason alla mia domanda sembrò diventare più freddo.
"è in ospedale.."
Sgranai gli occhi e guardo Jason.
Ospedale?

"che gli è successo?" lo interruppi subito preoccupato.
Jason mi guardò e sorrise appena.
"tranquillo, non è lui che sta male, ma sua sorella" si affrettò a dirmi tranquillizzandomi un po'.

Annuì semplicemente, non dev'essere bello, né facile ovviamente.

"e.. quando tornerà..?" chiesi un po' incerto.
Mi stavobsentendo un egoista, infondo Nico stava male, non avrei dovuto obbligarlo a venire.

Jason scosse la testa.
"purtroppo non lo so.. spero presto.." affermò guardandosi i piedi.

"però.. puoi sempre andare a trovarlo in ospedale" disse sorridendomi. "non credo che gli dia fastidio. Certo, rimane il fatto che potrebbe tirarti una sedia in testa, visto com'è fatto.."
Ridacchiammo entrambi per poi finire con un sorriso.

"Jason!" mi girai e vidi una ragazza dai capelli neri e i lineamenti asiatici.

Jason sgranò gli occhi e mi prese per il braccio.
"andiamo da Nico, ok?" disse camminando velocemente.

Annuii soltanto, molto confuso dalla situazione in cui mi trovavo.
La ragazza si avvicinò sempre di più a noi fino a toccare la spalla a Jason che, purtroppo per lui, fu costretto a girarsi.

"Jason!" disse la ragazza guardando il più alto e sorridendo.
"ciao Drew.." rispose Jason svogliato e sfoggiando un sorriso che dir finto è poco.

"scusami ma dobbiamo andare da un nostro amico, è in ospedale, quindi.." Jason indietreggiò piano e io lo seguii ancora confuso.

Quella ragazza l'avevo già vista.. mi pare nella squadra di cheerleader.
Rabbrividii pensando a quelle arpie. Non le sopportavo, soprattutto dopo che Katy aveva iniziato a perseguitarmi.

"Oh, capisco" affermò lei sorridendo "solo che"

Jason alzò la mano per interrompere l'arpia.
"scusami Drew, ma siamo in ritardo.. parliamo domani?"
Drew un po' delusa annuì e Jason scappò via più velocemente possibile.

"arpia.." sussurrò piano guardando a terra.
Sorrisi sentendolo.
Ci avevo azzeccato.

Angolo autrice
Ciao bella gente.
Alla fine ho fatto uscire il quinto capitolo perché un po' mi dispiaceva, cercherò di continuare entrambe le storie.
Vi voglio beneeeee
(E comunque leggete l'altro mio libro: "da lontano", grazie)

i suoi occhi [solangelo]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora