Epilogo

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Il cimitero è un luogo di pace, dove anche gli assassini sono i benvenuti. Il grigio del cielo si rispecchiava nelle tombe, interrotto solo da qualche fiore appassito sulla pietra nuda, qualche foglia autunnale portava via dal vento. Non vi era anima viva, nemmeno un uccello, solo lui e i morti.

Bertol Gordon era vestito con un elegante cappotto grigio, quasi a volersi confondere con l'ambiente circostante. Un cappotto che lui non avrebbe mai potuto avere... era il cappotto del ragazzo che giaceva nella tomba sotto la lapide che stava guardando con superbia.

"E' stato divertente... conoscerti..." il suo sussurro assomigliava al sibilo di un serpente. "Eri una persona fantastica, anche se la gente non ti capiva. Tutti ti credevano un pazzo e anche tu stesso lo credevi... tu non eri pazzo... Amico mio." si chinò leggermente ad accarezzare la lapide.

Lawrence Midford, 28/06/1854 - 13/10/1872

Passò il dito sulla scritta che vi era incisa.

"Il dolore è passato, lasciatelo dormire in pace."

"Tu eri solo confuso... confuso da te stesso... ti sei rinchiuso in te stesso... senza badare a ciò che ti succedeva intorno... nel mondo non c'eri solo tu... Io ti ho visto quella notte, quando hai pugnalato tuo padre, ma a te non te ne importava nulla, per te ero solo un fantasma."

Prese un fiore dal mazzo colorato che aveva portato e lo porse sulla tomba, poi vi mise sopra una pietra. Si rialzò goffamente e fece lo stesso con quella a fianco: Albert Midford, 12/02/1806 - 11/10/1872

Poi prese un'altro fiore, il più bello, di un bianco rosato... lo annusò... sentì il profumo di fragola salirgli alle narici. Si abbassò e lo ripose sulla terza tomba: Arienne Fraise, 13/08/1855 - 13/10/1872

"Le stelle non smettono di brillare, neanche se il buio le circonda. Ci saranno sempre, bianche e pure." Lesse ad alta voce la frase che vi era riportata.

Una piccola lacrima macchio la pietra, ma se la asciugò subito.

Lui non piangerebbe...

Diede un'occhiata all'ultimo fiore che teneva. Era sempre bianco, sempre un fiore di fragola, ma non bello quanto quello precedente.

"Io ti ho detto la verità, ma un detective che sa la verità senza saper agire è un detective inutile" sibilò, la voce senza espressione.

Pose il fiore sulla tomba.

Si girò se ripercorse con lo sguardo tutte le altre tombe, poi uscí dal cimitero, rimettendosi il cappello rubato in testa.

Un forte vento e le foglie intorno si alzarono in un turbine.

"Addio" si sentì da lontano, poi il fruscio coprì tutto.

Profumo di fragolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora