Capitolo 7 - Un cammino tortuoso

51 8 6
                                    

Finimmo di sbarazzarci degli elfi abbattuti gettandoli nella fossa che circoscriveva il forte.
Il resto della struttura era in ottimo stato, io e Visko facemmo un giro di ricognizione per tutta la struttura. Le sale principali erano a posto, così come i dormitori, l'armeria e la mensa, con tanto di scorte abbondanti ancora intatte!
Visko volle andare a controllare nuovamente le prigioni, io invece tornai a controllare gli studi.
Non notai nulla di interessante nella stanza dei libri.. eccetto per uno strano fruscio che mi sentivo dietro.
"Chi c'è?" dissi con tono minaccioso (o almeno speravo risultasse minaccioso!)
Ma nessuno rispose. Controllai lo studio adiacente.. ed ancora quel fruscio.
Mi raggiunse Visko.. vedendomi concentrato non disse nulla e stette in silenzio.
"Non senti questo rumore? Sembra come un trascinarsi di qualcosa" Domandai sussurrando all'orco.
"Probabilmente saranno dei topi" mi disse con indifferenza.
Al mio insistere nel cercare la fonte del rumore,  anche lui si impegnò a capire da dove venisse. Ci mettemmo a cercare.. il fruscio era troppo grande per essere prodotto da un topo.
Visko in silenzio mi fece cenno di raggiungerlo, con la mano indicò il muro dicendomi di ascoltare.. In effetti il rumore si era fermato li, lo si poteva sentire a tratti.
Sicuramente c'era qualcosa. Visko pensò un attimo, poi mantenendo il silenzio, mi fece cenno di spostarmi. e senza troppi convenevoli, "BOOM" con un cazzotto sfondò il legno che rivestiva il muro!
Tirando fuori il braccio, tirò fuori una creatura tutta polverosa che gridava.
"Ma khe kavolo è questo coso?" esclamò Visko mentre questo essere si contorceva fra degli stracci che aveva addosso.
"Visko, fai vedere? che bestia è?" dissi curioso. Quella cosa mentre si agitava, tossì e parlò!

"Bestia? Voi altri lo siete senz'altro più di me! Vi pare il modo ti trattare una persona?"
Io e Visko ci guardammo stupiti. Quindi l'orco, mentre lo teneva sempre ben saldo con la mano, con l'altra lo scosse dalla polvere e lo mise a terra. 

"Ma che modi! Coff!! Coff!! zoticoni che non siete altro! Coff! coff!" Disse tossendo mentre si scrollava la polvere di dosso, poi aggiunse.
"Vi prego di adottare costumi più consoni alla mia persona! Non son tipo di violenza, voi chi siete e dove sono gli elfi?" 
Ero stupito dal suo parlare forbito, quindi cercai di pormi civilmente nei suoi confronti.
"Gli elfi sono caduti in battaglia contro di noi. Con gli orchi prigionieri ed il mio gruppo di goblin li abbiamo sconfitti e conquistato il forte per conto di Lord Jersikal!"
Guardandosi in giro, lui mi rispose con un tono più tranquillo rispetto a poco fa.
"Quindi.. significa che sono libero? Sentendo un gran frastuono prima, mi sono nascosto nell'intercapedine del muro, sperando di salvarmi da qualunque cosa fosse stata.. suppongo debba ringraziarvi malgrado il vostro approccio indelicato"

Era un ometto brizzolato, no più alto di me e con un pizzetto curato, molto composto nei modi di fare e con una dialettica che definirei quasi poetica. Senz'altro una persona erudita.

"Ma khi saresti? E perckhè ti avremmo liberato? Non eri kua kon gli elfi?  Chiese Visko incuriosito.

"No caro mio Orco, gli elfi mi hanno ingaggiato per decifrare delle scritture riguardanti un'arma utile per la loro vittoria, qualcosa di mistico, che potrebbe ribaltare le sorti della guerra! Mio malgrado non ho trovato granchè che potesse aiutarli, quindi mi hanno proibito di andarmene da questo sgradevole posto. Ah chiedo scusa per non essermi presentato. Io sono Tobyn, sono uno studioso e praticante di arti druidiche."

Le sue parole mi rimbalzavano in testa, chiesi a Visko di raggiungere gli altri e fare il punto della situazione. Io rimasi con Tobyn,  parlammo riguardo le sue ricerche.

"Piacere Tobyn, io sono Gronz, per una serie di bizzarre vicende, mi sono trovato a comandare una guarnigione di Goblin al servizio di Lord Jersikal. Adesso siamo qui probabilmente per la stessa cosa"

"Piacere di fare la tua conoscenza signor Gronz, conosco Lord Jersikal solo per la sua fama di ardito combattente, flagello di elfi nonostante le sue orgini e distruttore di reami. Ma la sua storia è cupa e avvolta nell'ombra, nessuno sa da dove venga e perchè si sia affermato come oscuro signore. Dimmi di più"

"Di lui non so altro, anzi tu sembri saperne più di me. Il compito che ci ha assegnato è di trovare uno scettro elementale, lui stesso affermava che avrebbe portato alla vittoria della guerra. Intrufolandomi in questi studi ho trovato un libro, il Perpetuo ciclo della rinascita, il quale riporta delle criptiche frasi riguardo una setta di purificatori"

Gli mostrai il libro, assieme cercammo altri indizi riguardo lo scettro, ma nulla di interessante se non i soliti racconti di miti e leggende. L'unico appunto interessante era quello che già lessi quando trovai il libro, lo mostrai a Tobyn.

-Sotto l'arido monte, la verga magica si cela, protetta da chi vuole il ritorno dell'Epuratore. Il progresso vuole sacrificio, per preservare la terra, nelle lande desertiche, i purificatori custodiscono la nemesi, cosicchè nessuno possa sottrarsi alla rinascita-

Lo gnomo, dall'alto della sua cultura, cercò di analizzare quanto letto.

"Dunque, potrebbe trattarsi di un rituale, ma se custodiscono lo scettro perchè non usarlo?
Poi il mito dell'Epuratore è cosa ben conosciuta in queste terre. Dopo un tempo non precisato, questa calamità si abbatte sul mondo, annientando qualsiasi cosa possa portare ad un progresso dannoso per le terre. La chimica, le arti magiche, l'espansione demografica, sono tutte minacce che minano la salute della terra. Anche troppe guerre possono portare a risvegliare questa cosa. Qualunque cosa sia, non è nulla di buono.. questi purificatori sono dei fanatici che vogliono che la fine del mondo accada. lo scettro deve essere collegato in qualche modo. Troviamo i purificatori e troveremo lo scettro."

Ascoltai in un silenzio totale.. le parole di Tobyn avevano un senso, ma non promettevano niente di buono. Poi alla sua supposizione aggiunsi.
"Il Lord disse che lo scettro elementale, stando ai suoi studi, si trova nelle terre di Sabaaral, quindi l'arido monte dovrebbe appunto trovarsi laggiù!"

Tobyn rifletteva mentre parlavo, forse sapeva dove dirigersi.
"Amico Gronz, hai colto il segno, il monte a cui ti riferisci è senz'altro il monte Vorad! E' il più grosso monte della regione desertica, non vi cresce un filo d'erba o altro arbusto. Sono convinto che al suo interno troveremo quel che cerchiamo!"

"Cerchiamo? Tu che centri?" domandai, ma lo Gnomo aveva già deciso il da farsi.

"Beh io vengo con voi, è mio dovere di Druido preservare la natura e le creature di questo mondo.. se qualcuno dovesse scatenare l'inferno per distruggerci, voglio essere li almeno per provare ad impedire tutto ciò! Non concordi?"

Con tono determinato, mi zittì.. beh uno con le sue conoscenze era senz'altro di aiuto.
Prese la sua borsa ed il suo bastone dal buco dove si era nascosto, dandomi una pacca sulla spalla si avviò fuori dicendomi "Ci aspetta un cammino tortuoso caro mio!" 

Ci ritrovammo tutti nel cortile principale del forte, Visko aveva messo le nostre cose in un carro lasciato dagli elfi, più grande rispetto al nostro, mentre Renk e Nuly vi legavano i lupi.

La situazione era tranquilla, ma alcuni dei nostri erano usciti malconci dallo scontro di prima.
Parlai con Renk e Visko.
"Padron Gronz, nostri compagni sono malridotti per colpa della feccia elfica, devono riposare"
Renk appariva preoccupato, Visko data la situazione propose una cosa.
"Kapo, i tuoi goblin sono feriti, io konsiglio di farli stare kui assieme ai miei orki, si tratta di kuattro feriti, se restassero altri due dei tuoi ad assisterli, sarebbe l'ideale, inoltre aiuterebbero a difendere il forte una volta rimessi in sesto!"

Se volevamo partire subito, non vi era altra scelta. Io acconsentii alla proposta di Visko.
Passai a sincerarmi delle condizioni dei miei goblin feriti, non era niente di serio, ma avevano bisogno di riposo, un viaggio così pesante non gli avrebbe giovato. Quindi li salutai, anche Renk, molto premuroso li salutò "Ciao amici, a presto e buona guarizione!"

Ci preparammo per partire, mentre il resto del gruppo saliva, spuntò Tobyn.
"Orbene compagni! Vengo con voi, fatemi posto. Vi farà comodo la mia esperienza, inoltre ho un'ampia erudizione nelle arti magiche!"
Brax lo fermò prima di salire e gli chiese "ma tu sa cucinare stufato?"
"Con porri e fagioli! Il migliore che mangerai!" disse lo Gnomo facendo l'occhiolino.
Per Brax era sufficiente, poi aggiunse facendo l'occhiolino a sua volta "se tu no fa buono, io mangia te! ok?" fortuna sembrava averlo detto in tono scherzoso.. credo.

Allora partimmo per le terre di Sabaaral, il viaggio era lungo. Ma almeno avevamo una meta!
Eravamo carichi di speranza e determinazione, la carica dei Goblin, la forza di un Orco e le abilità di un Druido, potevamo farcela! Per la prima volta non avevo quel groppo in gola che mi tormentava da quando lasciai la mia locanda.
Il nostro viaggio continuava, l'esito sarebbe dipeso da noi.. forse questo, in effetti, era l'unica cosa preoccupante, ma avrei fatto tutto il necessario per tornare tutto intero.
 

Diario di un Goblin fortunato!!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora