One

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La sveglia non ha suonato.
O meglio, non l'ha sentita per niente, ed è per questo che adesso deve sbrigarsi per non arrivare troppo tardi alla fermata dell'autobus che lo porterà vicino al suo attuale posto di lavoro.
Per la precisione un bar, dove viene sottopagato per la mole di lavoro che ogni fottuto giorno fa.
Ma finché la paga gli basta per vivere e pagare le bollette di casa, va tutto bene.

Orario: 7.56

Cazzo, l'autobus passa alle 8.00 in punto. Deve assolutamente sbrigarsi, e per questo non fa caso al colore dei suoi calzini per nulla coordinati. Indossa la sua maglietta d'ordinanza, che presenta il logo del bar in cui lavora, e sul retro la scritta in caratteri cubitali "STAFF". Infila alla rinfusa un paio di pantaloni scuri, e delle scarpe da tempo libero.
All'ultimo secondo afferra il cellulare e le chiavi di casa, per poi chiudere la porta così forte da pensare di averla rotta. Inizia a correre a perdi fiato, e nel frattempo cerca in tutti i modi di non affogarsi con la gomma da masticare, che lui stesso ha preso poco prima di uscire.

Per conciliazione degli astri arriva in tempo alla fermata, e come un forsennato si fionda all'interno del mezzo. Riesce a scorgere un posto nelle file centrali, di fianco ad un'anziana signora che molto gentilmente lo fa sedere. Non appena il suo corpo entra in contatto con il sedile, tira un sospiro di sollievo, e riprende a respirare regolarmente.
Dopo la corsa fatta, ha intenzione di svuotare la mente da qualsiasi pensiero per quei 10 minuti concessi dal viaggio.
Ma il suo cellulare inizia a squillare, ed è costretto a rispondere sbuffando.
"Pronto?"
"Ma buongiorno fiorellino! Dormito bene?"
"Niall, sai che non ho dormito per niente a causa tua. Dannatissimo biondo ossigenato!"
"E dai, almeno ti sei divertito ieri sera"
"Si certo. È stata una delle serate più bella della mia vita, tra birra patatine e calcio a più non posso a casa tua. In tua compagnia per giunta"
"Antipatico. Piuttosto, a che stai per arrivare?"
"Sai bene che il nostro turno inizia alle 8.15, ed io prendo i mezzi per arrivare. Datti tempo"
"In ogni caso sbrigati, voglio vedere in che condizioni sta la tua faccia. A dopo Haz"

Non gli dà il tempo necessario per dirgliene quattro, che ha già riattaccato.
"Dannato biondo ossigenato"

*

Dopo il breve tragitto, apre la porta del bar 'Victoria' la quale fa tintinnare una piccola campanella posta al di sopra di essa.
Il primo ad accoglierlo è proprio Niall, che gli salta addosso in un abbraccio caloroso.
"Haarry! Mi sei mancato"
"Niall, se non vuoi ritrovarti con un braccio in meno, ti consiglio di staccarti"
Una volta dopo esserselo scollato di dosso, si posizione direttamente dietro al bancone, pur non essendo psico-fisicamente pronto ad affrontare una nuova giornata lavorativa.
Giusto per curiosità apre la fotocamera interna del suo IPhone 8 rigorosamente rosa, in modo da poter constatare quanto sia squallido il suo aspetto.

I suoi capelli ricci e bruni sono un vero e proprio casino, ci sono ciuffi sparati da una parte all'altra e sono più crespi di quanto ricordasse. I suoi occhi verdi contornati da due bellissime occhiaie nere e la sclera di entrambi è costellata da piccole vene rosse, segno anche esse delle poche ore passate a dormire. Come ciliegina sulla torta, un piccolissimo brufolo ha deciso di voler diventare il protagonista della giornata, posizionandosi appena sopra il suo sopracciglio sinistro.
Ottimo.

"Grazie tante Niall, per farmi sembrare un fottutissimo panda"
"Ma dai, sei venuto in condizioni peggiori. E poi il nero ti dona"
"Vaffa-"
"Lo sai che ti amo, vero?"
Di tutta risposta, Harry gli alza il dito medio, prima di incrociare le braccia sopra al tavolo e appoggiarvici la testa per far riposare gli occhi qualche istante in più.

Oggi è uno di quei giorni in cui sarebbe rimasto volentieri a casa, circondato dal tepore delle coperte, con la speranza che nessuno lo disturbasse.

Però la campanella suona di nuovo, annunciando l'arrivo del primo cliente della giornata. Dunque Niall va alla sua adorata cassa, come sempre, ed Harry si occupa di servirlo. È un simpatico vecchietto che tutte le mattine prende sempre un cornetto farcito con della marmellata alle ciliegie, ed un cappuccino.
Harry porge il tutto cordialmente, augurandogli una buona giornata, seguito a ruota dal biondo che gli rende il resto.

I'll Make This Feel Like HomeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora