Twenty Nine

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È stata una giornata pesante per tutti, nessuno escluso; e per questo motivo una volta dopo aver terminato il proprio lavoro ognuno si è rintanato nella propria stanza.
Louis ha preferito scavalcare la sua finestra e arrampicarsi sulla folta edera, per potersi sedere sul tetto ad osservare il cielo stellato.
Aveva l'abitudine di contare quante stelle ci fossero in cielo assieme al padre, ed è stato così che ha imparato la maggior parte dei loro nomi e delle costellazioni.
Ma dopo quella fatidica notte ha smesso di farlo. O meglio: ha smesso di guardare il cielo con gli occhi di quando era bambino.
Per la prima volta dopo un tempo che pare infinito, riesce a guardarlo con lo sguardo di una volta.

"È tanto che non lo fai"
Una voce ridesta il suo stato di trance, assorto nei ricordi, e si affaccia appena per vedere Lottie e Félicité guardarlo dal basso.

"Già" dice soltanto.
Con un balzo le ragazze lo raggiungono e fanno in modo che il fratello maggiore si trovi nel mezzo, avvinghiandosi ognuna ad un braccio.
"Lo facevate sempre tu e papà" dice Fizzy "vi mettevate sul tetto, e guardavate le stelle. Tu azzardavi qualche nome improponibile, e papà ti correggeva sempre"
Una piccola risata sfugge alle labbra dei tre fratelli, che come se fossero stregati, involontariamente si ritrovano a fissare le stesse due stelle.
Erano molto vicine, e sembrava che stessero lì a fissarli.

"Sembrano mamma e papà" dice Lottie "mi mancano da morire"
"Anche a me" dice Félicité.
"Vorrei solo che potessero vederci in questo momento. Ce la stiamo mettendo tutta, e siamo una famiglia unita"

"Lo sanno Lots" sussurra Louis "stanne pur certa. Oggi li ho visti"
"Come hai fatto scusa?"

"Harry" dice sorridendo "ha fatto in modo che le loro anime prendessero forma. Mi sorridevano, e in quel momento ho pensato a voi" passa entrambe le braccia sulle spalle delle sue sorelle per avvicinarle a se, e di conseguenza anche Lottie e Fél hanno ricambiato l'abbraccio "Loro ci vegliano...sempre. Non dimenticatevelo"
"Ti voglio bene Lou" dice Fél
"Anche io" aggiunge Lots.
Louis lascia un piccolo bacio sulla fronte di ognuna, prima di ripuntare lo sguardo verso le due stelle più luminose del cielo.
"Anche io ve ne voglio ragazze"


*

Il mattino seguente il primo pensiero nella mente di Harry è stato 'Louis'
È andato in cucina ed ha preparato su di un piccolo vassoio, qualcosa che possa piacergli.
Lo ha scrutato molto durante i mesi che ha passato in casa con lui, ed è fiero di poter affermare di aver imparato quali possano essere le cose (seppur poche) che gli piacciono: ad esempio la mattina adora il caffè caldo, accompagnato da un paio di fette biscottate con una lieve spalmata di marmellata alle ciliegie, o in alternativa del miele.
Sistema tutto meticolosamente e raggiunge la porta di Louis.
Bussa, e sente un lieve "Avanti"

Entrando non vede nessuno, ma sente il rumore dell'acqua della doccia, che viene interrotto poco dopo. Infatti esce Louis dal bagno con un panno - alquanto corto e attorcigliato in malo modo - a coprirgli la vita, mentre con un asciugamano frizionava i capelli nell'intento di asciugarli leggermente.
Dopo in primi 30 secondi di completa attenzione verso il corpo muscoloso e bagnato di Louis, Harry si è ridestato ed ha appoggiato il vassoio sul letto del lupo.

"A cosa devo questa cortesia?" chiede Louis afferrando al volo il caffè beandosi di averlo preso. Chi inizia la giornata senza caffè?
"Volevo sapere come stessi. Ho sentito qualche rumore sopra la testa questa notte"
"Lieto di averti svegliato allora. Uno dei miei obiettivi è quello di renderti la vita impossibile" ride di sottecchi.

"Sempre cortese e cavaliere"
"É il mio mestiere zucchero"
"Quando hai finito raggiungici, devi essere pronto ad affrontare Samuel, e non fare il solito antipatico, va bene?"

I'll Make This Feel Like HomeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora