Hinata: <Kageyama... poi potremmo parlare in privato per favore?>
Kageyama: <Cosa vuoi?>
Hinata senza rispondere abbassò lo sguardo verso il suo piatto (tra l'altro orrendo.) e continuò a mangiare in silenzio.
(T/n): <Hinata... stai bene?>
Hinata: <Certo (T/n), stai tranquilla!>
Non mi convince affatto... non l'ho mai visto così... cioè... non che io lo stolkeri sempre eh.
Finito di mangiare Hinata si alzò subito dal sul posto... <Andiamo, Kageyama.>
Si allontanarono non so dove... e fu così che mi lasciarono sola... pfffff mi vengono i capelli bianchi dalla noiaaaa!!! Senza offesa Suga...
Aspettai circa 20 minuti... e ancora quei due non si erano fatti vivi.
Stufa di aspettare andai in giro per il ristorante a cercarli, finché una ragazza, probabilmente una cameriera, mi fermò.Cameriera: <Scusi, per caso lei è (T/n)?>
(T/n): <Si... lei come lo sa?>
Cameriera: <Ehm... un ragazzo bassino dai capelli rossi mi ha fatto una descrizione di lei e mi ha chiesto di venirla a cercare... stia tranquilla... l'ambulanza sta arrivando>
AMBULANZA?! COSA?! Mille pensieri mi affuscavano la mente... COSA DIAVOLO PUÒ ESSERE SUCCESSO?!
(T/n): <A-ambulanza...??>
La cameriera poggiandomi la mano sulla schiena mi accompagnò dietro al ristorante, dove... c'era tutt'altro che bello spettacolo...
C'era... Tobio accasciato a terra... e Hinata in ginocchio davanti a lui in preda ad urla e lacrime disperate...(T/n): <H-Hinata... cos'è successo?>
Hinata alzò sguardo verso il mio, facendoli incrociare fra di loro... i suoi occhi erano completamente lucidi e arrossati, come le sue goti completamente rigate da lacrime.
Cercò di parlarmi... ma inizialmente riuscì soltanto a singhiozzare...Hinata: <Scusami... (T/n).... i-io non volevo perdona-mi>
Non sapevo che dire... stavo per svenire, mi sentivo male... spostai i miei occhi dallo sguardo di Hinata alla figura di Tobio sdraiato a terra... e cominciai a fissarlo pensierosa e soprattutto preoccupata, nel mentre chi tenevo lo sguardo su Tobio, delle persone venute in soccorso per mio fratello si misero a correre colpendomi la spalla, quasi facendomi perdere l'equilibrio, e si portarono via Tobio... in ospedale.
Hinata: <ASPETTATE! Sigh...V-VOGLIO VENIRE A-ANCHE IO!>
Vabbè tizi dell'albulanza: <Non c'è tempo. Dobbiamo portarlo subito nella sala operatoria. Per ora non sono ammesse visite, arrivederci.> disse 'sto tizio, per poi chiudere lo sportello posteriore dell'abulanza...
Lasciai cedere le mie gambe, così finì per essere in ginocchio a fissare il pavimento con uno sguardo cupo e disinvolto...
Hinata, anche lui in ginocchio già da prima, iniziò ad avanzare verso di me camminando con le ginocchia e sfregandole verso l'asfalto che lo stava tutto rigando.
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Reader's note. La pallavolo... non è il mio unico pensiero ~HINATA x READER~
Fiksi Penggemar(Con il titolo più lungo della storia ahah) Hinata Shoyo, 17 anni, ragazzo amante della pallavolo. Sembra non gli importi nulla oltre a questa. Ma chi lo sa. Potrebbe cambiare qualcosa con (T/n) nella sua vita?