Capitolo 4: Un Posto Tranquillo

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"Buongiorno Blue!" Tuona un altoparlante posto appena accanto il mio fattore uditivo, suscitando la mia sorpresa e portandomi a cadere dal letto: La stanza emana una leggera nebiolina verde chiara, non molto distinguibile dagli onnipresenti assetto bianchi.
"Blue, la tua presenza è richiesta da Vert nella sala principale" continua l'altoparlante- "arrivo subito lascia che mi prepari" dico per poi realizzare che i miei assetti sono permanenti e non posso "prepararmi".

Mi dirigo verso la sala principale, ma alla fine del corridoio Trovo Proprio Vert: -"Ti stavo aspettando" mi dice sorridendo -"Uhm, si io.." dico grattandomi i capelli con molta esitazione, -"Riposato bene?"
Faccio per annuire ma poi mi ricordo di aver sognato la "notte" precedente, nel mio sogno una voce chiamava il mio nome ed'era tutto buio poche cose erano distinguibili se non una forte luce viola che amimava il torpido buio. -"Beh ho fatto un sogno stanotte.. era molto buio e c'era una luce viola molto forte."
Lei non batte ciglio eppure avverto un senso di malessere in lei, tuttavia non riesco ad'averne conferma"-Oh beh.. tutti sognano cose strane al primo setting notte.. ti ci abituerai. Ora vieni, ho una cosa da mostrarti."
Cominciamo a camminare attraverso un corridoio lungo più simile ad'un tunnel, ne troppo stretto ne troppo largo, la luce è sempre rimandante al bianco elettrico e si protraggono per ogni anello del tunnel delle strisce nere. Il mio fattore di conoscenze mi indica che emanano energia di protezione, risulta dunque evidente che ci stiamo dirigendo in un settore dove vert protegge qualcosa di speciale "Uhm, Vert..?"
"Si Blue?"
"Dove.. dove è che stiamo andando di preciso?"
"In un posto tranquillo"
"Un posto tranquillo?"
"Non penserai mica che la resistenza vivesse solo fra una casa, una saletta e la tua camera vero? ridacchia allegramente Vert, -" Ma avevi detto che la resistenza non esiste più"
"Forse non più come una volta o appunto resistente.. ma esiste ancora.. ecco siamo arrivati".
Difronte a noi c'è un'immensa Cupola Di vetro a cui sono posti due corridoi, uno che và a destra e un'altro a sinistra. Mi avvicino cautamente al vetro e osservo l'esterno: Vedo una città, ma non come quella da qui eto fuggito, no, questa città ha degli assetti standard si, come ponti e strade ma con forme del tutto non classiche che li rendono praticamente quasi irriconoscibili ad'una prima occhiata.. nel mio cuore provo sentimenti contrastanti.
"Bella vero?"
"Cos'è?" Chiedo basito
"Una città, sciocchino!"
"Si ma.. come l'avere creata? Insomma generare un mondo di queste dimensioni dovrebbe porterebbe i rilevatori di Role a trovarlo e.."
"Seguimi se vuoi delle risposte" dice emtrando nel corridoio di sinistra, io la seguo. In poco tempo ci troviamo su uno dei ponti avvistati dalla cupola: Sotto di noi altri ponti più piccoli e strade tutti da forme inverosimili si intrecciano e intricano.
"Ricordi quando ti avevo detto che la resistenza è ancora viva?"
Io annuisco.
"Beh arrivati a un certo punto abbiamo capito di non poter vincere la guerra e viste le alte perdite subite decidemmo chebera più saggio ritirarci e vivere una vita tranquilla per quello che era possibile"
"E ora.. vivete.. tutti qui..?"
"Tutti qui?"
"Proprio così. In pace, nell'unico posto  nell'unico posto ce ci è rimasto".
Io mi affaccio nuovamente a guardate sotto di noi e ora le vedo: centinaia se non miglialia di unità.. tutte come me e Vert, migliaia di puntini colorati che si muovono tutti assieme amalgamandosi l'uno all'altro in continuazione. Sembrano così indifferenti ai problemi reali a cui io sono stato sottoposto quando sono scappato, vivono tutti incuranti sotto la loro cupola e si comportano come nulla fosse.
"Fanno come nulla fosse"
Dico a Vert che mi guarda confusa.
"Come hai detto?"
"Fanno come nulla fosse!"
"Te l'ho detto, la guerra è finit-"
"NO!" la interrompo gridando.
"La guerra non è finita! E finchè non comincerete a fare qualcosa anzichè pretendere che cada tutto bene, non finirà! Ma non ti rendi conto? Non so chi o cosa ci sia dietro ma ROLE è un luogo di progionia tanto quanto lo è questo! Li si viene costretti a seguire codici e regole sin dalla nascita sai? Si viene resi incapaci di ragionare autonomamente, perchè ogni decisione viene dettata da un ente esterno che decide tutto di te e per te..qui la gente avrà anche libero arbitrio, ma nessuno  fà ugualmente nulla.."
Lei mi guarda in silenzio e io continuo subjto dopo aver ripreso fiato "le persone dentro role non fanno niente per combattere il sistema perchè non sanno nemmeno che esista, per loro quella è la normalità, ma voi che invece possedete la conoscenza avete scelto di rimanere indifferenrti! Avete scelto di arrendervi! Voi avete libertà di scelta e avete scelto la via più facile.."
Vert ha abbassato lo sguardo cominciando lentamente una simulazione di pianto.
"Siamo stati costretti a ritirarci.. avremmo voluto continuare ma non eravamo capaci.. e coloro che lo erano furono divorati dalla profinda paura di poter fallire. Erano tempi bui, credevamo di poter  vincere ma non avevamo fatto i conti con la dura realtà, che presto ci presentò senza preavviso il fallimento. Migliaia di noi furono smaterializzati e quindi uccisi.. altri furono catturati e nessuno ne seppe più nulla." Poi mi guarda fissa e avverto un leggero bagliore verde nei suoi occhi, poi si inginocchia difronte a me e mi abbraccia -"Tu mi ricordi tanto un mio caro amico.. ora lui non è più con noi, ma lui aveva il tuo stesso spirito d'intraprendenza

...."

"Scusami, non volevo gridarti contro ma.. " "no, non fa niente.. vieni, continuiamo il giro, c'è ancora tanto che devi vedere" dice con un filo di voce, poi si riallza e si incammina verso una rampa di scale che porta ad'un altopiano che si eleva così inalto da toccare il limite aereo dell'area, coperto da una cupola di vetro come quella da cui vidi la città, solo più grande.
"Questa città, devi sapere, non è originale."
"Cosa significa?"
Vert alza gli occhi al cielo -"Significa che è la copia di un'altra città.. devi sapere che prima che tutto questo cominciasse.. la guerra intendo, io lavoravo ai progetti della città originale e quando andò distrutta ionsalvai il suo schema.. ecco perchè questa struttura non ha l'ultima torre, quella più alta".

Giungiamo sul non completo tetto della struttura: il vuoto sottostante mi mette a disagio, ma ora che Vert è accanto a me, per qualche motivo mi sento meglio.
"Hai detto che volevi allenarti giusto?"
Io impallidisco "ma avevi detto di non essere sicura".
Lei mi sorride
"È vero.. ma sai una cosa blue?"
"Cosa?" Chiedo curioso.
"Sono stanca di far finta di niente".

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 18, 2018 ⏰

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