Il mattino seguente appena apro gli occhi dinanzi a me scorgo il viso di Luke ancora addormentato.
Non ricordo neanche perché io sia qui in un primo momento e questo mi lascia sgranare le pupille per un attimo
prima di realizzare.
Giusto, ci siamo.
Le mie gambe sono meno indolenzite, il bruciore lungo il viso e le costole diminuito.
Dovrei seriamente ringraziare Luke per questo atto di bontà improvviso, nonostante abbia ribadito più volte si tratti solo del bene della squadra.
Anche se non ha così tanto senso dato che non me la cavo per nulla ..
Con un piccolo sforzo mi alzo dal letto premendo le mani sul materasso senza fare in modo che il ragazzo steso su esso non si svegli.
Troppo tardi, però.« Che ore sono? »
La sua voce è più rauca al mattino, seguita da un mugolio dovuto al sonno appena consumato.« Le sette e dieci. »
« Fai colazione a scuola, ho dimenticato di comprare cibo commestibile a quest'ora. »
Non ho ben capito il significato di questa frase, come sarebbe a dire?
Sua madre non fa la spesa?
Non sono affari miei e forse è arrivato il momento di non impicciarmi troppo nelle vicende che non mi riguardano.« Non ho fame. »
Replico a mia volta giusto per alleviare l'imbarazzo.
« Sto andando in doccia, ti spiace? »
Contiuo.Scuote il capo mostrandomi così via libera per il bagno ma ad un tratto proferisce qualcosa.
« I miei jeans dovrebbero andarti e ho qualche canotta di quando ero più minuto, da qualche parte .. »
Detto ciò si alza anche lui strofinando due dita sulle palpebre assonnate, dritto verso l'armadio.« Sono davvero così piccolo? »
Ecco, questa domanda doveva rimanere decisamente nella mia mente.« Sono io ad essere troppo grande. »
È di spalle ma sono sicuro abbia sorriso.
Mi lancia un jeans scolorito con due strappi alle ginocchia e una canotta con il suo numero di squadra del secondo o terzo anno suppongo, colorata di bianco e blu, anch'essa scolorita.
Ew ..
Sarà la mia primissima volta a scuola con qualcosa che non sia nero.
Ma poi come gli è venuto in mente di darmi proprio questa canotta?!« Ti dovrei sponsorizzare? »
Ironizzo mentre afferrando i vestiti mi dirigo in bagno.
Dal corridoio lo sento urlare.« Puoi essere la cheerleader! »
Non rispondo e tutto ciò che mi limito a fare è scuotere il capo, che imbarazzo.
Giunto a destinazione, nonostante mi trovi in un ambiente esterno a me, la routine è sempre la stessa.
Cambia solo il fatto che ho finalmente il piacere di osservare i lividi sul viso assieme ai tagli prolungati fino al collo.
Con una smorfia osservo la mia immagine martoriata, lasciando cadere nel cestino dei panni sporchi, proprio dietro di me, la maglietta da Luke prestata la sera prima.
La visuale si allarga e i polpastrelli tastano le costole scoperte colme di chiazze violacee e giallastre.
Non fanno male come ieri ma facendo pressione non nego un gemito di dolore.Che ti sia di lezione.
Alla mia destra vi è la doccia semi aperta, a quanto pare Luke è disordinato letteralmente ovunque.
Mi fiondo in essa e lascio scorrere un getto d'acqua bollente lungo il mio viso, percependo il liquido espandersi sul petto.
Strofino la pelle con una spugna impregnata di bagnoschiuma alla fragola ( Ew. ) e con esso mi aiuto anche lungo la schiena, lasciando scorrere lungo il tubo di scarico le ultime macchie di sangue.
Non dura molto e in dieci minuti sono già fuori con un asciugamano attorno la vita, usandolo più tardi per asciugare l'intero corpo.
Asciugo anche i capelli, i quali ormai non perdono neanche più colore, dando loro la forma di sempre.
Mi permetto di usare lo spazzolino da denti di Luke, lo avviserò dopo, lavando anche questi ultimi.
Indosso un boxer del maggiore essendo sprovvisto di miei ricambi e accompagno il resto dell'outfit.
Et voilà, come nuovo!
Abbandono scalzo il bagno dopo aver gettato i vestiti sporchi e il panno nella stessa cesta di poco fa.
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Clap With Me // Muke Clemmings ♡
RomanceDove due ragazzi si scoprono rivali, odiandosi fino all'ultimo, senza sapere che proprio questo li unirà per sempre.