14.Agli occhi degli altri

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▶Payphone

"Se riveli al vento i tuoi segreti, non devi poi rimproverare al vento di rivelarli agli alberi."

-Kahlil Gibran

Avevano letto più volte il libro,che inoltre indicava come eseguire l'incantesimo e tutto ciò che c'era da sapere per attivare il sigillo.
Suo padre. Suo padre c'entrava qualcosa! Come aveva potuto quel lurido essere fare del male anche a lei. Quando Draco salì di sopra,in camera da letto,trovo la Grifona stesa supina a fissare il soffitto. Si sdraiò accanto a lei a pancia in giù tenendosi sui gomiti e ne guadagnò un sorrisetto dalla "nana" affianco a lui. Subito una mano di lui camminò verso la pancia della ragazza per poi iniziare a farle il solletico.
-AHAHHAHAHAHA EDDAI IL SOLLETICO NOO-
ma ciò non servì a nulla, se non ad invogliare Draco a continuare,mentre la Grifona si dimenava ridente sotto il suo tocco. Dopo averle fatto perdere fiato un paio di volte si decise a fermarsi, continuando a sorridere come un ebete. Si chinò e le donò un dolce bacio sulle labbra. La Grifona sfoggiò uno dei suoi migliori sorrisi,finchè non dovettero catapultarsi al piano di sotto,altrimenti la loro cena si sarebbe letteralmente carbonizzata.

Dopo la cena mezza bruciacchiata,Draco si era offerto di lavare i piatti,ovviamente con la magia,permettendo così ad Hermione di fare un rilassante bagno caldo,in quella vasca magnifica dove credeva di dover dormire il giorno del loro arrivo. Quando salì di sopra, lei era già sotto le lenzuola e appena sentì lo schiocco della porta,sorrise nella sua direzione.
-Ehi bimba- disse Draco dolcemente, mentre si avvicinava al letto. Si sedette accanto a lei e si voltò,guardandola,squadrandola nella sua camicia da notte grigio chiara. 
Alzò una mano per sfiorarle la delicata pelle della guancia in una lenta carezza, mentre i loro visi continuavano ad avvicinarsi.
E quando le loro labbra si sfiorarono, entrambi sentirono la scossa elettrica che si generò a quel contatto.
Hermione avvertì un forte calore avvolgerla, e lasciò che Draco la baciasse dolcemente, senza fretta e senza voler approfondire. Non ce n'era motivo, né bisogno.
Lei era sua.
Lambì la bocca della ragazza con la punta della lingua, mentre affondava una mano tra i suoi capelli. Erano morbidi, gli piaceva il contatto con la sua pelle.
Si mise più comodo sul letto accanto a lei mentre, con cautela, chiese tacitamente l'accesso alla sua bocca. Lei glielo concesse poco dopo.
Incontrò la lingua di Hermione e iniziarono a giocare lentamente, prendendosi tutto il tempo di cui necessitavano.
Poi spostò la mano dai suoi capelli e fece scorrere la punta delle dita sul suo corpo, in una delicata carezza.
La sentì fremere quando le sfiorò il seno, irrigidirsi appena quando scostò il lenzuolo, scoprendola del tutto.
Era vulnerabile sotto il suo sguardo, pensò Hermione quando la bocca di Draco si staccò dalla sua.
Si sentiva già nuda davanti a lui.
Poi il ragazzo posò le mani sul materasso, vicino ai suoi fianchi, e fece lo stesso con le gambe. Si avvicinò di nuovo per baciarla, e lentamente la fece scivolare sotto di sé.
Il fruscio delle lenzuola in quel momento risultò essere un suono delicatamente sensuale.
Sotto di lui, intrappolata tra le sue braccia, sottoposta al suo sguardo liquido... Hermione tremava.
Paura, attesa, eccitazione, sorpresa.
Mille sentimenti si agitavano dentro di lei, scuotendola interamente.
E continuavano a guardarsi.
Non avevano interrotto quel contatto da quando lui era entrato nella stanza, ed Hermione gliene fu grata. Non avrebbe sopportato di sentirsi anonima tra le sue braccia.
Draco scese con la bocca sulla sua, trovandola meravigliosamente morbida e socchiusa, pronta per accogliere nuovamente la sua lingua e giocare con essa.
Fece forza sulle braccia per non pesare su di lei e quando la sentì più rilassata, fece scorrere una mano lungo il suo corpo.
Dal collo scese ai fianchi per poi arrivare alle gambe. Risalì lentamente sulla coscia sinistra della ragazza, tirando su la sottana con quel movimento.
La fece scorrere sulla sua pelle fino alle spalle, e lei istintivamente si tirò su per aiutarlo a spogliarla del tutto.
Gli piaceva la sua partecipazione. Era un buon segno, e non l'avrebbe fatto sentire un approfittatore.
Ovviamente non indossava il reggiseno, dato che si era preparata per dormire. Era coperta soltanto da un paio di slip, niente altro.
Era meravigliosa, pensò.
Hermione però si vergognava come una ladra. Voltò il capo di lato, portandosi le braccia sul petto per coprirsi, imbarazzata all'inverosimile per l'insistente sguardo del ragazzo.
Draco sorrise e si chinò su di lei, sfiorandole il collo con le labbra.
- Tranquilla...- sussurrò lieve contro la sua pelle - ...andrà tutto bene.-
Depositò mille piccoli baci sul collo e la gola, scendendo lentamente sulla spalla, mentre le faceva spostare le mani dal petto.
Hermione sussultò quando sentì una sua mano chiudersi a coppa sul seno, con gentilezza, senza fretta.
Sospirò e cercò di rilassarsi il più possibile, imprimendosi a fuoco nella mente ogni singolo istante di quello che stava accadendo, senza perdersi in stupide congetture.
Quasi non si era accorta delle labbra del ragazzo che erano scese sul suo seno.
Draco si stava controllando come poche volte in vita sua, quella sera, con lei.
Era fin troppo eccitato per essere solo all'inizio dei preliminari.
Sarebbero durati a lungo, lo sapeva già, del resto era normale, insomma per Hermione era la prima volta,la cosa le era scappata durante una conversazione,quando ancora si amavano "silenziosamente",non poteva correre solo perché era eccitato.
Continuò a dedicare attenzioni al suo seno, mentre faceva scivolare una mano sui fianchi, fino all'elastico degli slip. Lo prese tra due dita e iniziò a farlo scendere con una lentezza esasperante, ma anche quella era una cosa da fare con molta, molta calma.
Infatti Hermione si irrigidì quando sentì la stoffa che la copriva abbandonare il suo corpo, lasciandola così completamente nuda sotto gli occhi del ragazzo.
Arrossì in un modo che ricordava vagamente Ronald, e cercò in tutti i modi di evitare d'incrociare gli occhi con quelli di Draco. Ma non tentò di coprirsi ancora, sarebbe stato un inutile gesto infantile.
Draco le riconobbe il merito di quell'azione, del non coprirsi ai suoi occhi, e le regalò un sorriso rassicurante.
Hermione rispose con un sorriso tirato dal nervosismo.
Notò poi che il ragazzo era completamente vestito. Evidentemente Draco aveva seguito il suo sguardo e sorrise di nuovo, guardandola.
- Che ne dici di partecipare e spogliarmi?- chiese con voce bassa e carezzevole.
- Sì...-
Hermione si mise seduta sul letto, di fronte a lui. Stava lentamente perdendo il senso di imbarazzo nel trovarsi nuda sotto il suo sguardo colmo di desiderio e allungò le mani verso i bottoni della camicia.
Draco si limitava ad accarezzarle i capelli, in un gesto talmente dolce da faticare a riconoscere come proprio, aspettando che la ragazza finisse il suo lavoro.
I primi bottoni furono slacciati con calma, poi però la tensione aveva giocato un brutto scherzo ad Hermione, che aveva finito per far saltare gli ultimi due bottoni.
Draco rise, sinceramente divertito.
- Tranquilla.- disse aiutandola a sfilargli la camicia aperta.
Si allungò per baciarla e si stese sul materasso accanto a lei.
La strinse forte a sé, baciandola con crescente passione, mentre con una mano si liberava silenziosamente della cintura e dei pantaloni, facendoli cadere ai piedi dei letto.
Hermione sussultò quando si trovò a contatto con la pelle del ragazzo.
Era così caldo...
Sospirò, leggermente più rilassata per la gentilezza di lui, ma ugualmente tesa per la situazione. Lo sentiva contro di sé, poteva chiaramente avvertire il suo desiderio.
Si chiese se le avrebbe chiesto di fargli qualcosa... arrossì solo al pensiero di dover allungare una mano verso le sue parti basse.
Avvertendo la sua tensione, Draco si mise a sedere con la schiena appoggiata alla testata del letto e la Granger stretta al suo petto. I capelli gli solleticavano piacevolmente il collo, le piccole spalle della ragazza tremavano appena per quel contatto.
Respirò il suo profumo e si chinò a baciarle una spalla, stringendola a sé per la vita.
- Non è una cosa brutta, Hermione.- sussurrò appena sulla sua pelle.
- Lo so.- rispose dolce.
Il ragazzo la stringeva, sentiva il suo cuore battere veloce contro la sua schiena.
Le sue mani scesero ad accarezzarle delicatamente il collo e le spalle, per arrivare al seno, sul quale si soffermarono, a coppa.
Era un contatto molto intimo, pensò la ragazza in quel momento. Poi le dita di Draco iniziarono a stuzzicarle i capezzoli, mandandole piccoli brividi in tutto il corpo.
Si rilassò, appoggiando la testa sulla sua spalla, lasciando che una mano del biondo scivolasse sul fianco, sulla gamba, in una lenta carezza che risaliva lungo l'interno coscia, per arrivare poi alla sua femminilità.
La toccò delicatamente in superficie, e poco dopo la ragazza fu scossa da un brivido.
Quando vari mugolii raggiunsero le sue orecchie, facendo crescere a dismisura il suo desiderio, Draco smise di dedicarle attenzioni.
Poco dopo Hermione si girò tra le sue braccia e lo baciò con un trasporto che lui temeva non avrebbe potuto vedere quella sera.
La strinse a sé, giocando con la sua lingua, senza smettere di accarezzarle il seno morbido premuto contro il suo petto.
Molti minuti dopo si staccarono, entrambi con il fiato corto e gli occhi liquidi di desiderio.
Riprese a baciarla, passando le mani ovunque sul suo corpo, poi la prese per i fianchi e facendole allargare le gambe la fece accomodare su di sé.
Le loro intimità erano a contatto, se non fosse stato per i boxer di lui, ma poco importava. Se la schiacciò addosso, avvertendo la morbidezza del seno, il calore del corpo contro al suo.
La desiderava, Merlino se la desiderava! Stava perdendo il controllo, dannazione!
Continuava a baciarla, cercava la sua lingua, la trovava, ci giocava e si ritraeva, lasciando che fosse lei a cercarla ora.
Strinse con forza i fianchi della ragazza, premendoli contro la sua eccitazione dolorosa, e solo quando Hermione lo guardò in modo più che eloquente la fece scendere e accomodare supina sul letto.
Si liberò subito dell'intimo e si stese su di lei, facendo sentire quanto bisogno aveva di porre fine a quella tortura.
Ma doveva stare attento, continuava a ripetersi. Era la sua prima volta, e per quanto pronta ed eccitata potesse essere, Hermione era vergine.
Le aprì le gambe posizionandosi tra esse, più che pronto ad entrare in lei. Ma doveva aspettare.
Si era ripromesso di mettere da parte gli antefatti quella notte, di essere gentile con lei e trattarla con premura.
Hermione si sentiva pronta, ma tremava.
Stava per diventare donna tra le braccia di Draco Malfoy. 
Chiuse gli occhi e lasciò andare un sospiro nervoso, prima di riaprirli e fissarli in quelli grigio scuro di lui. Sorrise appena, imbarazzata per la situazione.
Draco sorrise di rimando, posò le mani sui suoi fianchi e iniziò a farsi lentamente avanti.
All'inizio, grazie alle premure del ragazzo, non sentì dolore, ma arrivò poco dopo, quando lo sentì spingersi più in profondità.
I muscoli di tutto il corpo si tesero involontariamente, strizzò gli occhi e strinse le mani sui fianchi di Draco, rallentando il suo avanzare.
- Aspetta...- sussurrò, cercando di abituarsi.
Sospirò di nuovo.
- Solo un momento...- disse guardandolo.
- Tutto il tempo che vuoi.- rispose lui, affannato per l'eccitazione esigente che combatteva contro la calma che si imponeva di avere.
Hermione si rilassò e riuscì a sciogliere i muscoli tesi. Allentò la stretta sui fianchi del biondo, che avanzò ancora in lei, lentamente, sicuro di procurarle comunque dolore data l'espressione contrita e corrucciata che aveva.
Sentiva un male cane, il pensiero di avere un ragazzo in mezzo alle gambe che entrava dentro di lei di certo non la aiutava a star meglio, affatto.
Lo sentiva, Dio se lo sentiva! Avanzava piano, era cauto e delicato, sì, ma faceva male, dannatamente male! Chi l'aveva detto che il sesso era piacevole?
Certo non si aspettava orgasmi multipli alla prima volta, ma tutto quel dolore era insopportabile!
Draco si fermò, cercando di aiutarla ad abituarsi alla sua intrusione. La vide ringraziarlo con lo sguardo.
- Fa molto male?- chiese sinceramente preoccupato.
- Domanda di riserva?- replicò ironica lei.
- Scusa..vorrei che non dovessi mai soffrire a causa mia e..-
- Lo so.- rispose, colpita da tanta gentilezza - Vai.-
Lui annuì e riprese a spingere, fin quando non incontrò l'intima barriera della sua verginità.
Si fermò, quasi indeciso sul da farsi. Hermione aveva sussultato quando l'aveva sentito toccarla con la punta, quello era il momento peggiore.
- Lascia fare a me.- sussurrò Draco.
Si piegò su di lei, assuefatta alla sua dolorosa presenza dentro di lei, e la baciò a fior di labbra.
Poi prese un bel respiro, si ritrasse appena e spinse, con decisione, rompendo con un colpo secco la sua barriera, entrando completamente in lei.
Hermione gridò per il dolore che aveva provato. Era... non sapeva descriverlo.
Conficcò le unghie nelle spalle di Draco, gemendo per il male che sentiva.
I loro fianchi si toccavano, era entrato completamente in lei, raggiungendo una profondità che, tempo dopo, le avrebbe fatto toccare il cielo con un dito.
Draco le baciò con cautela una guancia prima di ritrarsi, uscendo quasi interamente da lei, e rientrare.
Dio, era costretto ad andare ad un ritmo che nessun uomo poteva mai sopportare senza impazzire. Ma lui non sarebbe impazzito, avrebbe continuato ad essere gentile con lei.
Inaspettatamente Hermione gli circondò le spalle con le braccia, nascondendo il viso nell'incavo del collo.
Tremava e si tendeva ogni volta che lui si muoveva, ogni volta che usciva per poi rientrare, ma resistette coraggiosamente al dolore, senza neanche più emettere un gemito.
Sospirava, stretta tra le sue braccia, con le gambe allacciate ai suoi fianchi.
Molti minuti dopo il ritmo tra i loro bacini si era armonizzato, Hermione aveva preso ad assecondare le sue spinte quasi senza accorgersene.
Il dolore si era affievolito, Draco adesso si muoveva liscio dentro di lei, più veloce di prima, incitato anche dall'armonia con il corpo di Hermione.
La strinse forte a sé, aumentando il ritmo delle spinte, fino a dare dei colpi forti e quasi bruschi, finendo per liberarsi in lei.
Trattenne il gemito di sollievo e piacere che premeva per uscire dalle sue labbra, non sarebbe stato carino. Era sicuro che lei il piacere non lo aveva per niente accusato. Si sentiva quasi in colpa per averla derubata della sua purezza.
Tenne Hermione stretta a sé prima di allontanarsi da lei e sdraiarsi al suo fianco, tenendole un braccio di traverso sul ventre.
La ragazza era immobile, muta come se fosse stata privata dell'uso della voce, e guardava il soffitto del baldacchino senza realmente vederlo. .
- Stai bene?- chiese il ragazzo, realmente preoccupato, temendo di averla in qualche modo traumatizzata.
Hermione sorrise,sorpresa per la gentilezza e la premura del ragazzo,ed annuì, per poi baciarlo,come lui amava,come solo lei per lui sapeva fare.
Ti amo. Draco l'avrebbe urlato al mondo intero, o glielo avrebbe solo sussurrato all'orecchio,magari provocandole dei brividi lungo la schiena. Lei era il suo mondo. Lei era il suo tutto. Lei era la sua ragione di vita.
Lei era sua.

Cuore D'inchiostro ||DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora