Capitolo 1

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Prov 's Karol
Ciao mi chiamo Karol, ho 17 anni e vivo a Buenos Aires, sto pattinando per la città perché quando pattino mi dimentico di tutto infatti mentre stavo pattinando involontariamente vado a sbattere contro qualcuno o meglio dire contro un ragazzo dai capelli mori e ricci.

Karol:sta più attento! dico abbastanza nervosa già visto che mi ha fatto cadere
Xx:non ti ho vista, comunque potresti guardare anche tu dove metti i piedi dice con tono secco
Karol:ah io? Sei tu che dovresti spostarti da in mezzo alla strada e guardare invece di stare impalato con un telefono in mano dico rialzandomi e pulendomi
Xx:si certo, non ho tempo da perdere con una ragazzina come te dice per poi andarsene 

NELLA MIA MENTE
Coscienza: certo che è proprio antipatico quel ragazzo
Karol:Ma tu chi sei?
Coscienza:la tua coscienza amica
Karol:ah benissimo
Coscienza:che hai da dire scusa eh
Karol:no nulla ora sparisci

Prov 's Ruggero
Ciao mi chiamo Ruggero ho 18 anni e vivo a Buenos Aires anche se sono italiano.
Oggi mentre mi ero fermato per vedere chi mi aveva chiamato una ragazza con delle gemme color smeraldo al posto degli occhi mi è venuta addosso per il semplice motivo che non guardava avanti, anche se devo ammettere che è una bella ragazza.
Mentre ripenso al nostro scontro mi arriva una chiamata di Gastón e senza dubitare rispondo.

CHIAMATA TRA RUGGERO E AUGUSTIN

Rugge:ciao amico dimmi tutto
Augus:dove sei stato per tutto sto tempo
Rugge:sono andato a pattinare per rilassarmi un po',perché dimmi tutto
Agus:no niente e che non rispondevi al telefono e mi sono preoccupato, tutto qui
Rugge:nah tranquillo sto benissimo, ti preoccupi troppo per me dovresti pensare a te dico ridendo
Agus:si si certo, me ora che mi sono assicurato che stai bene posso chiudere dice ridendo
Rugge:va bene bodyguard dico per poi dare per finalizzata la chiamata

FINE CHIAMATA

Dopo aver chiuso la chiamata decido di continuare a pattinare ancora per un poco e per pura coincidenza vedo da lontano la ragazza dagli occhi verdi che stava vedendo dei bracciali da una bancarella allora senza alcun motivo inizio a pattinare accelerando sempre di più e andar a sbattere con quella ragazza che cade di nuovo per terra, al che la guardo negli occhi e le porgo la mano

Rugge:scusa non ti ho vista
Xx:si certo ora sono pure invisibile dice rifiutando la mia mano e alzandosi da sola
Rugge:nah non direi, diciamo che tutti ti vedrebbero dico sorridendo e vedo che sorride anche lei
Xx:e chissà perché solo tu non riesci a vedermi dice mentre esce il portafoglio dalla borsa per pagare il bracciale
Rugge:lascia faccio io dico pagando il bracciale
Xx:grazie anche se non dovevi dice mettendosi il bracciale al polso e iniziando a pattinare e non so perché la seguo
Rugge:potresti almeno dirmi il tuo nome dico rompendo il silenzio
Xx:piacere sono Karol dice porgendomi la mano che accetto volentieri
Rugge:piacere sono Ruggero dico sorridendo
Karol:grazie per il bracciale Ruggero dice fermandosi davanti a una villa
Rugge:di nulla,ma perché ti sei fermata? chiedo confuso
Karol:sono arrivata a casa mia, grazie ancora Ruggero dice per poi aprire il cancello e sparire dietro quell'enorme fontana.

Anche se lei è entrata a casa sua io ho intenzione di portarla da qualche parte e senza pensarci suono e improvvisamente il cancello mi viene aperto, entro e quando busso alla porta mi apre una Karol perplessa

Karol:che ci fai ancora qui dice stranita
Rugge:ho deciso che non voglio tornare a casa almeno fin quando non ti invito un gelato dico sorridendo
Karol:e perché pensi che io verrei con te a prendere un gelato dice sicura di ciò
Rugge:perché non era una domanda ma una affermazione dico per poi chiudere la porta alle sue spalle
Karol:bravissimo ora come entro che la donna delle pulizie sta nel seminterrato e non ho le chiavi dice sbuffando
Rugge:vuol dire che vieni con me a prendere un gelato
Karol:certo che sei insopportabile
Rugge:e tu testarda,allora?
Karol:andiamo senò non ti muovi di qua dice per poi iniziare a pattinare.

Prov's Karol
Certo che questo ragazzo non si rassegna mai,vuole sempre vincere lui e anche se ci sta provando da quando ci siamo scontrati non ha capito nulla se pensa che io possa stare al suo gioco cioè non è che è brutto anzi,ma il suo modo di fare mi irrita molto a tal punto da farmi innervosire cioè si crede chissà chi e non è nessuno bah.

Rugge:Karol siamo arrivati dice fermandosi davanti a una gelateria
Karol:mhm si dico sedendomi a un tavolino qualunque e lui si limita a imitare la mia azione e in meno di due secondi arriva il cameriere che conosco anche molto bene
Cameriere:che vi porto? chiede fissandomi da testa a piedi
Rugge:per me frullato al cioccolato
Cameriere:e per te bella dice guardandomi intensamente
Karol:per me gelato con fragola e fior di latte
Cameriere:arrivo subito dice facendomi l'occhiolino al che sbuffo
Rugge:lo conosci? domanda curioso
Karol:purtroppo si, il capo della gelateria è un cliente di mio padre e questo è suo figlio che ci prova da anni e anni con me, ma non si rassegna perché spera che un giorno mi arrenda
Rugge:deve essere stressante
Karol:non sai quanto dico sciogliendomi i capelli
Cameriere:acco a te Karol e a te dice servendo le cose e quando serve il frullato me lo versa tutto addosso
Karol:ma non vedi dico alzandomi di scatto tutta nervosa
Cameriere:scusami tanto, risolvo subito dice prendendo un fazzoletto per asciugarmi sul seno già visto che è finito tutto lì il frullato

E dopo neanche due secondi vedo volare un pugno in faccia a Alessandro, così prendo Ruggero per il braccio e lo allontano il più possibile da Alessandro che si tocca dolente la mascella che sanguina come se non ci fosse un domani.

Karol:me la so cavare da sola dico pulendomi
Rugge:si ho notato, ma volevo sfogarmi con qualcuno e lui è stato perfetto dice pulendosi la mano dal sangue di Alessandro
Karol:tu sei pazzo fattelo dire dico prendendo la borsa
Rugge:come si chiama quell'amico tuo
Karol:Alessandro dico tranquillamente
Rugge:Alessandro suppongo che non abbiamo nulla da pagare quindi ce ne andiamo, ah ancora non ti è stato chiaro lascia in pace la ragazza di mio fratello dice per poi iniziare a pattinare verso di me
Karol:grazie al cielo non mi romperà più dico sollevata
Rugge:sono bravo eh dice tutto fiero
Karol:solo a volte dico e improvvisamente inizia a piovere

Il mio Chico fresa e la mia chica delivery/RUGGAROL\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora