Prov 's Karol
Dopo l'ultima classe di matematica sono tornata a casa già visto che dovevo studiare e chiedere ai miei genitori se posso uscire anche perché non penso che mamma dopo quello che è successo ieri e dopo il ritardo avuto a scuola mi lasci uscire senza neanche fare i compiti, mentre penso vedo sbucare mia madre così la fermoKarol:mamma devo chiederti una cosa
MK:sei entrata tardi a scuola, come mai? chiede guardando il suo telefono
Karol:la sveglia non è suonata, comunque potrei uscire oggi pomeriggio dico sperando in un si
MK:con chi dice togliendo lo sguardo dal telefono e posandolo su di me
Karol:con dei miei amici dico e subito dopo papà si intromette
PK:quali sarebbero questi tuoi amici se in tutti questi anni non li hai mai avuti dice e subito mi viene in mente quel brutto momento della mia vita che mi ha fatto perdere tutto
Karol:da oggi gli ho e non voglio perderli dico sicura di me
MK:se viene anche il ragazzo di ieri si dice tranquillamente al che spalanco gli occhi
Karol:che c'entra lui
MK:non lo so ma mi trasmette fiducia
PK:spero che sia un bravo ragazzo dice segnalandomi col dito
Karol:si viene pure lui mamma dico sbuffando
MK:allora si dice girando sui suoi tacchi pronta per andarsene
Karol:potresti per una volta ascoltarmi dico alzando la voce e si gira fissandomi
MK:che altro vuoi dice e si sente che è infastidita dal mio modo di fare
Karol:anche stasera tu e papà partirete come avete sempre fatto chiedo ormai esausta del loro lavoro
PK:purtroppo se vuoi continuare ad avere tutto quello che ti circonda si almeno che per te vada bene diventare povera in quel caso noi smettiamo di lavorare, già ne abbiamo parlato Karol e il tuo modo di fare mi sta infastidendo sempre di più, ora vado ci vediamo nel tardo pomeriggio
Karol:QUANDO IO NON CI SARÒ grido ma non mi sente nemmeno ed esce dalla porta sbattendola
MK:tesoro non ti arrabbiare ma anche io devo andare via, quando vuoi qualsiasi cosa dillo alla cameriera che ti aiuta dice prendendo la sua cartella da lavoro
Karol:anche oggi da sola benissimo dico salendo le scale di casa e nel momento che arrivo in camera chiudo la porta a chiave e mi butto sul letto mentre le mie lacrime scendono piano pianoÈ da quando sono piccola che loro non fanno altro che lavorare, non ho nessun ricordo con loro,se ne vanno la mattina presto quando sto dormendo e tornano la sera tardi quando io sto già dormendo e il sabato e la domenica vanno sempre fuori per cene di lavoro ed è come se io per loro non esistessi, non pranziamo mai insieme come una famiglia e le poche volte che stanno a casa neanche mi danno attenzioni pensano solo a stare vicino al telefono e questo mi fa imbestialire già visto che sono un umano non un robot; ogni volta mi criticano su ogni cosa che faccio male ma quando faccio tutto bene neanche un complimento sanno fare e quanto odio dovermi sentire ogni volta in colpa quando i veri colpevoli qui sono solo loro. Nessuno mi capisce tanto meno loro, tutti pensano che ho una vita favolosa ma in realtà è tutto il contrario perché si ho tutto ma l'amore dei miei genitori mi manca da sempre e sono arrivata a pensare che neanche mi volevano far nascere già visto che mi trattano così; ormai non so più che pensare.
Prov's Ruggero
Sono circa le 17:00 e non abbiamo ancora deciso cosa fare ne tanto meno dove andare ma per il momento mi limito solo a guardare il soffitto bianco della mia camera invece di cercare un posto dove possiamo passare del tempo già visto che andare in discoteca non sarebbe una bella mossa, per il momento so solo che Karol sta simpatica a tutti e che mai nessuno era riuscito ad entrare nel mio gruppo in così poco tempo visto che soprattuto Vale e Caro sono molto difficili, in tutti questi anni che le conosco ogni ragazza che gli presentavo gli stava antipatica e in un modo o nell'altro la facevano scappare e una volt mentre stavamo in classe tagliarono persino i capelli a una ragazza solo perché il giorno prima gli aveva versato dell'acqua addosso rovinando a Vale le sue nuove scarpe della Gucci e da qui potete capire tutto. Comunque ritornando all'uscita di oggi penso che sia il momento di mettermi in contatto con qualcuno per capire cosa dobbiamo fare e già visto che sto chiamo AugustinINIZIO CHIAMATA TRA RUGGERO E AUGUSTIN
Rugge:ehi amico ti disturbo, non dirmi che ti sei addormentato
Augus:no no dimmi tutto
Rugge:che facciamo per oggi dico giocando con i lacci del pantalone
Augus:Caro e Vale volevano andare al circo oppure al parco giochi dove stanno tutte le giostre
Rugge:parco giochi? domando confuso cioè non penso che vogliano giocare con i bambini di tre anni
Augus:dove c'è la ruota panoramica, la casa dei mostri tutte ste cose qua
Rugge:ah ho capito,vabbè se Michael è d'accordo possiamo benissimo andarci
Augus:si sì sono tutti d'accordo per il parco giochi
Rugge:ok allora ci vediamo a casa di Vale per le 20:00 dico guardando l'orologio
Augus:si certo, a dopo dice chiudendo la chiamataFINE CHIAMATA
E subito dopo ricordo che Karol non sa nulla di tutto ciò così senza problemi mi metto le pantofole scendo le scale di casa ed entro in macchina dove l'autista di papà mi guarda stranito
Autista:dove andiamo signor Pasquarelli
Rugge:fioraio dico guardando il telefono e sento che la macchina inizia a muoversi ma dopo poco si ferma e alzo lo sguardo ed eravamo arrivati
Autista:siamo arrivati
Rugge:perfetto aspetti qui, non tardó molto dico scendendo ed entrando nel fioraio
Sig:buongiorno che desidera
Rugge:99 rose rosse e 1 di plastica dico guardandomi intorno per trovare qualcosa di carino
Sig:vuole anche un bigliettino da scrivere
Rugge:si grazie dico e dopo poco mi porge il bigliettino, inizio a pensare e scrivo "spero siano di tuo gradimento, oggi alle 19:30 precise ti passo a prendere fatti trovare pronta perché andremo in un posto che ti farà impazzire" credo che sia perfetto
Sig:le porta lei o le porto io? Sono 100€ dice riferendosi alle rose
Rugge:le porti lei all'indirizzo via brigata Bari 299 grazie dico uscendo il portafoglio per pagarlo
Sig: arrivederciIn quel momento esco dal fioraio ed entro in macchina diretto verso casa, come arrivo mi butto sotto la doccia e rimango per minuti eterni sotto la cascata di acqua artificiale fino a che vedo la pelle diventare a macchie rosse per il tanto calore dell'acqua allora esco mi asciugo e mi faccio la barba cercano di fare più attenzione possibile a non tagliarmi, una volta finito con la barba mi asciugo i capelli e mi aggiusto il ciuffo per poi passare ai vestiti, di solito sono le ragazze quelle che non sanno mai cosa mettersi ma in questo momento sono io quello che non sa veramente che mettersi e che non vuole uscire come sempre con degli stracci addosso e ora per la prima volta capisco cosa provano quelle povere ragazze; morale della favola mi vesto e scendo rapidamente le scale di casa e quando stavo per uscire la voce di mio padre mi ferma
PR: dove vai dice alle mie spalle
Rugge:Devo uscire con i miei amici dico voltandomi per vederlo in faccia
PR:non fare tardi che domani c'è scuola e quest'anno hai gli esami di stato
Rugge:si certo posso andare dico e dopo che acconsente mi volatizzo da casaL'autista guida il più veloce possibile e una volta arrivati fuori casa di Karol sento delle urla provenire da dentro e subito dopo vedo i suoi genitori uscire dalla porta con le valige e solo questo mi basta per capire che ha una vita abbastanza difficile poiché anche i miei genitori viaggiavano per lavoro ma da quando hanno avuto mio fratello Leo hanno deciso di viaggiare di meno per occuparsi della famiglia, aspetto che i genitori se ne vadano ed entro nel cancello che la madre di Karol si era dimenticata di chiudere così busso alla porta e una Karol completamente diversa mi apre la porta.
Karol:erano tue le rose vero? domanda con un sorriso
Rugge:si spero che ti siano piaciute dico sincero fissandola negli occhi ma lei distoglie subito la sguardo
Karol:le rose rosse sono le mie preferite comunque entra non rimanere lì fuori dice facendomi spazio e una volta dentro casa sua chiude la porta
Rugge:e come mai sono le tue preferite domando curioso
Karol:perché sono eleganti,docili e anche se sono scontate sono pur sempre fatte per pochi,ma allo stesso tempo sanno essere molto pericolose,misteriose e vendicatrici proprio come me
Rugge:ah si?
Karol:si,per quanto posso essere affascinante e attraente posso essere anche vendicatrice e egoísta, ognuno di noi ha un lato oscuro che si risveglia solo dopo aver accumulato così tanta sofferenza che non la si può più contenere ed esplode dice e mentre parla posso notare dolore e frustrazione nei suoi occhi
Rugge:bel discorso dico sorridendo
Karol:già comunque ho quasi finito devo solo mettermi le scarpe e il rossetto,se vuoi aspettami qui dice andando sopra nella sua stanza.
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Il mio Chico fresa e la mia chica delivery/RUGGAROL\
FanficLe rose rosse sono le mie preferite,perché sono eleganti,docili e anche se sono scontate sono pur sempre fatte per pochi,ma allo stesso tempo sanno essere molto pericolose,misteriose e vendicatrici proprio come me che per quanto posso essere affasci...