Il vero volto di Moody 👤

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Allyson ricomparve con Cedric e la Coppa all'ingresso del labirinto. Stava piangendo ma nessuno sembrò notarlo. Stavano tutti festeggiando finché Fleur non urlò, rendendosi conto che Cedric era morto. La banda smise di suonare e cadde il silenzio tombale. «Ally!» George si fece largo tra la folla e le corse incontro. «L'ha ucciso…!» pianse Allyson. «È stato lui…lui l'ha ucciso!» «Lui chi Ally?» «Voldemort! È tornato! È tornato e l'ha ucciso! Ha ucciso Cedric!» Allyson affondò la faccia nella spalla di George che la strinse a sé e le accarezzò la testa. «Non è stata colpa tua.» la rassicurò, ma Allyson continuò a piangere. Arrivarono anche Fred, Harry, Luna, Ron e Tara. George si girò a guardarli, scosse la testa, poi continuò a tranquillizzare Allyson.
Anche Malfoy si era fatto largo a gomitate tra la folla per vedere cos'era successo, soprattutto per vedere se Allyson era ferita. Fu lieto di vedere che lei stava bene, anche se gli dava fastidio vederla abbracciata a George.
Moody si avvicinò ad Allyson. La separó da George con uno strattone. «Vieni, non è posto per te.» disse, poi la trascinò via. La portò nel suo ufficio e chiuse a chiave la porta. Allyson si sedette su una sedia. «Allora? Che è successo?» le chiese. «La Coppa era una passaporta. Lui ha ucciso Cedric ed è tornato con un corpo tutti suo!» Moody sembrò sorridere, cosa che rese Allyson sospettosa, e lo divenne ancora di più quando Moody iniziò a cercare come un pazzo qualcosa. «Professor Moody…? Si sente bene?» chiese. «C'erano altri?» La ingoró svuotando una cassa. «Nel cimitero c'erano altri?» «Be' sì. Io…» Allyson rifletté due secondi. «Non mi ricordo di aver parlato di un cimitero…»
Moody si girò a guardarla, sembrava più pazzo del solito. «Ci sei arrivata, eh?» chiese avvicinandosi. «Chi è stato secondo te a dire a quei tre Weasley di mostrarti i Draghi?» La sua faccia sembrava squagliarsi. «E Cedric Diggory, quel bel bamboccione, credi che avrebbe veramente scoperto come aprire l'uovo se io non l'avessi informato?» Moody si tolse l'occhio finto. Sotto il suo vero occhio stava ricrescendo. «Ho parlato dell'algabranchia nella sala professori mentre passava quell'elfo coi calzini perché sapevo in qualche modo il suggerimento ti sarebbe arrivato.» La sua faccia era mossa da spasmi incontrollati. «E sostituire la Coppa con una passaporta in modo da farti arrivare al cimitero è stata la ciliegina sulla torta.» Si avvicinò e prese il braccio di Allyson, quello col taglio. Ci premette il dito sopra e Allyson urlò dal dolore. «Il sangue che scorre in queste vene scorre nelle vene del Signore Oscuro.» disse leccandosi il pollice. «Ora, quanto mi ricompenserà l'Oscuro Signore una volta che ti avrò ucciso?» Le puntó la bacchetta al collo.
In quel momento la porta esplose ed entrarono Dumbledore, Piton e la McGranitt, seguiti da Fred, George, Harry, Ron, Luna e Tara. Dumbledore inchiodò Moody-non-Moody a una sedia e Piton gli versò in bocca qualcosa mentre Allyson correva dai suoi amici, che la abbracciarono. «Sei Alastor Moody?» chiese Dumbledore e l'uomo sulla sedia scosse la testa. «Chi sei?» «B-Barty…Crouch…Jr…» «Alastor Moody è qui? È in questa stanza?» Crouch guardò in direzione di una cassa. Dumbledore la aprì con la bacchetta. Sul fondo c'era una figura indistinta. «Alastor?» gridò il preside. «Sì.» «Non preoccuparti, ti tiriamo fuori.» lo rassicurò Dumbledore.

Allyson venne portata in infermeria. Era rimasta sola con Fred e George. «Allora Ally, che vuoi fare coi tuoi soldi?» La vincita si Allyson era appoggiata sul comodino. «Non lo so. Sinceramente non li voglio, ma mi è giunta voce che a due brillanti teste rosse servono per aprire il loro negozio.» disse lei sorridendo. «Quindi tu…» «Ci stai davvero regalando i tuoi soldi?» esclamarono. «Certo, ma a due condizioni.» «Qualsiasi cosa!» «Bene. Uno: devo essere la prima a vederlo. Due: la prossima volta che avete in mente di fare qualcosa ditemelo, e non che io debba venirlo a sapere perché Harry non sa tenere la bocca chiusa, chiaro?» «Sì, certo. Scusa se non te l'abbiamo detto.» «Non volevamo che sembrasse che ti stavamo chiedendo aiuto.» «Ma voi potete chiedermi sempre aiuto. Siete le persone a cui voglio più bene in assoluto! Forza, venite qui.» Allyson aprì le braccia, poi abbracciò i suoi due migliori amici in assoluto.
La porta dell'infermeria si aprì ed entrò Dumbledore. «Se non vi è di troppo disturbo, dovrei parlare un attimo con Allyson.» disse e i gemelli annuirono. «Torniamo dopo, ok?» Allyson annuì. George le diede un bacio sulla testa poi uscì, seguito dal gemello. Dumbledore si avvicinò. «Sai, non posso fare a meno di notare che tra te e il signor Weasley…» Oh no, siamo solo amici, niente di più.» «Capisco…Be', io ho solo fatto una supposizione.» Si sedette. «Immagino che Voldemort ti abbia detto di tua madre.» «Sì. Ha detto che non l'ha uccisa lui e quando l'ho chiesto all'anima di mio padre non mi ha risposto. Qual è l'abilità di mia madre che ha tramandato a me e che Voldemort teme?» chiese Allyson. Dumbledore le prese la mano. «Cara ragazza, so che ti turba il fatto di non sapere, ma presto ti verrà detto tutto, anzi, credo che molto presto tu stessa capirai tutto.» disse, ma nella sua voce c'era tristezza, come se in realtà sperasse che Allyson non lo scoprisse da sola. «Bene, ti lascio. Ho visto che fuori ci sono i tuoi amici che vogliono parlarti.» Si alzò e se ne andò mentre entravano Harry, Ron, Luna e Tara.

Era il giorno del funerale di Cedric.
Allyson era stata dimessa dall'infermeria da due giorni e l'unico delle persone a cui teneva che non era andato a farle visita era Draco. Non che lui non volesse, ma non poteva, e stava male per questo, tanto.
Allyson indossò giacca e pantaloni di pelle, poi scese con Tara. I loro amici più Viktor, la cui presenza rendeva George isterico, le aspettavano. Tara abbracciò Viktor con le lacrime agli occhi e, per ripicca, George abbracciò Allyson e le diede un bacio sulla testa, anche se così l'unico che rendeva geloso era Malfoy.
Si andarono a sedere ognuno con la propria Casa. Malfoy spintonò tutti pur di avere il posto accanto ad Allyson. «Ehi.» la salutò una volta seduto. «Mi dispiace.» Allyson annuì piano e abbassò la testa, ma Draco aveva già visto i solchi sulle sue guance. Le mise una mano sul mento e la costrinse a guardarlo, poi le asciugò le lacrime con il dito. «Sei molto più bella quando sorridi.» Allyson sorrise. «Sí, esatto, così.» Le diede un bacio sulla fronte e lei divenne rossa. Lui se ne accorse e sorrise, poi le mise un braccio attorno alle spalle e lei ci appoggiò sopra la testa mentre gli prendeva l'altra mano e guardava le loro dita intrecciarsi.
Dumbledore iniziò il discorso. «Siamo qui oggi per piangere la morte di un ragazzo gentile, onesto, coraggioso, rispettoso. Un gran lavoratore ma, soprattutto, un amico fedele: Cedric Diggory. Ebbene, il Ministero non vuole che io vi dica come è morto, ma io ritengo che sia un affronto alla memoria di Cedric non farlo! Cedric Diggory è stato assassinato, da Lord Voldemort!» Allyson rabbrividì e Draco la strinse a sé più forte. «In questi tempi bui dobbiamo essere uniti, spalleggiarci, così la morte di Cedric non sarà stata vana, perché finché siamo uniti c'è sempre una piccola luce di speranza accesa nelle tenebre. Bisogna impedire che si spenga, se no si che Voldemort avrà vinto, e allora sì che Cedric sarà morto invano…»

Il Potere di Allyson Gray || Draco Malfoy [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora