Astrid Hofferson aveva affrontato tanto nel corso della vita, ma mai si sarebbe immaginata che le potesse porsi una scena del genere dinanzi ai suoi occhi azzurri.
[Cover realizzata da @unakitsuneapesca]
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-Astrid ! Quello era mio, stronza !-
-Ops. Ormai è morto.-
-Ma dovevo ucciderlo io, uffa.-
-Ah, smettila di lamentarti. Non ci sono solo questi al mondo.-
La bionda sorrise all'amica che sbuffava, fingendo di essere arrabbiata. Controllò i proiettili della pistola, legandola poi alla cintura.
-Sto finendo le munizioni. Se ne arrivano altri saremo altamente nella merda.-
-Cazzo, anche io. Meglio tornare alla base. Corri alla macchina, prima che ne arrivino altri a farci il culo.-
----- Manhattan, 2056.
-Ehi. Sono ancora qui a parlare con questa stupida telecamera, sperando che qualcuno raccolga i nostri messaggi in futuro. Sono senza speranzeeh ? Giorno dieci dalla diffusione del virus. Più di ventiquattro mila morti, il numero dei malati il doppio.-
-Ast ? Stai di nuovo registrando ?-
-Già. So che è abbastanza inutile, ma ehi. Perché non perdere tempo non facendo niente di utile mentre quelle sanguisughe arrivano ?-
Heather si avvicinò mettendole una mano sulla spalla.
-Troveremo un modo per fermare tutto, non preoccuparti. Non può durare all'infinito.-
-Spero che tu abbia ragione. Hai visto Bruta ?-
-In missione, ricordi ? Con Moccicoso e Gambe.-
Astrid annuì, mordocchiando il proprio labbro inferiore. Passò le mani tra i capelli biondi, legandoli in una coda disordinata. Guardò Heather facendo un leggero sorriso.
-Ci alleniamo ?- Chiese, bevendo un sorso d'acqua. Le sopracciglia della mora si sollevarono in un'espressione di finta sorpresa.
-Astrid Hofferson che vuole allenarsi ? Wow, che novità, seriamente.-