Giorno 10 • Roby

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Tre giorni...
Tre giorni che non lo vedo... Mi manca tantissimo...

È dolcissimo anche in chiamata, a volte, allo stesso modo di quando è qua a Foligno con me, quando piango mi tira su il morale e mi fa sorridere, poi quando sorrido mi bacia, diventa dolcissimo e quando parla mi emoziono e piango di nuovo, ma di felicità.

In ogni caso Dany mi manca... Anche se ci chiamiamo diverse volte al giorno, fino a 3 ore di chiamata (usiamo le chiamate di WhatsApp, visto che il limite è di duecento minuti al giorno o duemila al mese).

Passare le giornate intere con Camy mi fa stare meglio, non mi fa pensare troppo a lui.
Mi piace l'amicizia con lei, è un'amica carissima, mi aiuta sempre a stare meglio quando sono giù.

Oggi siamo uscite e siamo salite a Spello col treno delle undici e otto minuti, in cinque minuti siamo arrivate, là ci è venuta a prendere un amica di Camilla che ha circa un anno meno di noi e viene nella nostra scuola (si chiama Vittoria), c'è anche tanta campagna, il motivo principale per cui siamo venute: pranzo con Vittoria e passeggiata in campagna.

Tutto organizzato da Camilla a mia insaputa, vuole che mi faccio altre amiche, e Vittoria le sembrava quella giusta per me.
E torto non ha, mi è stata da subito simpatica.

Secondo me starebbe bene come amica comune anche a Dany, dato che siamo tutti e quattro segni d'Acqua (Vittoria è Pesci) andremo d'accordo tutti insieme.

Cavolo.
Di nuovo a pensare a Dany...

Mi scende una lacrima, Vittoria se ne accorge.

< "Ehi Roberta, va tutto bene?"
> "Sì, perchè?"
< "Ti sta scendendo una lacrima."
> "Ah, l'hai notato."
< "Dai parla."
> "Il mio fidanzato è salito a Milano dai parenti Domenica e mi manca tanto..."

Interviene Camilla:

< "Roby, io ti ho portata qua a Spello per divertirti con me e Vittoria."
> "Sì, giusto, scusatemi."

Vittoria dal nulla mi abbraccia, io senza accorgermene ricambio e sorrido.
La conosco da neanche un giorno e le voglio già bene.

Vittoria:

< "Un abbraccio aiuta sempre."
> "Grazie mille, ne avevo bisogno."

Continuiamo a passeggiare fino a che non arriviamo alla Locanda del Postiglione, dove verso l'una pranziamo e parliamo, dopo torniamo al parco vicino la stazione e restiamo fino alle sette meno un quarto, perchè alle sei e cinquantaquattro avremmo avuto il treno di ritorno per Foligno, in modo da essere in stazione per le sette esatte, quindi ci venivano a prendere alla stazione i genitori di Camilla.

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