Oh no! Non ci posso credere! Sono in ritardo per andare all'ennesimo colloquio di lavoro! È il migliore colloquio che sono riuscita a ricavarmi negli ultimi tre mesi!
Cammino a passo svelto per le strade della mia città, intravedo persone correre, altre leggere il giornale e altre ancora chiacchierare allegramente, ignare che vicino a loro, si trovi una persona che sta arrivando in ritardo alla migliore occasione che le sia mai capitata!
Cammino, anzi quasi corro quando ad un tratto, girando l'angolo mi scontro con qualcosa. E purtroppo, non è il principe azzurro! È una bambina di circa 3 anni, con i capelli biondi e gli occhi azzurri, che tra le mani ha solo il cono di quello che un minuto fa era il suo gelato. Ebbene sì, era, perché adesso l'intero gelato alla vaniglia è letteralmente spalmato sulla mia camicetta bianca.
Mi scuso con quella che suppongo sia la madre e con la bambina che mi guarda con gli occhi velati di lacrime perché ho appena distrutto il suo gelato preferito.
Per sdebitarmi offro subito una banconota alla signora che dopo aver diniegato più volte accetta e con un sorriso di ringraziamento mi congeda.
Mi allontano a passo svelto, armata di fazzoletti per pulire il meglio possibile la mia camicetta.
Arrivo davanti alla S. B. Tower con 10 minuti di ritardo e dopo essermi specchiata nelle imponenti vetrate, entro.
Chiedo alla receptionist dove recarmi per il colloquio di lavoro e gentilmente mi accompagna al nono piano dove una serie di uffici occupano quasi tutto lo spazio.La signorina mi fa accomodare in una piccola sala d'attesa e 20 minuti dopo un signore, che avrà circa 30 anni mi fa accomodare in quello che credo sia il suo ufficio.
La prima cosa che dice è <A me non piace aspettare. Lei è arrivata 10 minuti in ritardo e io l'ho fatta attendere il doppio nella sala d'attesa. Che questo non si ripeta mai più!>. Che caratteraccio, penso. Poi continua: <Ad ogni modo, dopo aver esaminato il suo CV, le volevo dire che se risponderà in modo adeguato a queste domande ci sono buone possibilità di assunzione>.
Dopo questa frase l'ansia si impossessa di me, ma tra una domanda e l'altra, riesco a rispondere abbastanza bene a tutte.
Ad un certo punto gli suona il telefono e con fare strafottente mi dice di attendere e se ne va in una piccola stanzetta, penso insonorizzata, in cui però riesce a vedere tutto l'ufficio.
Così, curiosa come sono, inizio ad osservare la stanza in cui mi trovo. Pochissimi arredi: solo due armadi contenenti un sacco di documenti, un mobile con sopra una televisione e un mappamondo e la scrivania con sopra il computer, molte carte e un quadro raffigurante una bambina. Aspetta un attimo! Capelli biondi, occhi azzurri, bel faccino... quella è la bambina incontrata oggi!
Impossibile. Veramente impossibile. Tra milioni di bambini io ho distrutto il gelato proprio alla figlia di quello che sarà il mio futuro capo? Non ci credo. Che stupida che sono!
Proprio mentre sono imbambolata a guardare quella foto, il mio futuro capo esce dallo stanzino e sbattendo la porta mi fa quasi saltare in aria.
Con fare spazientito mi dice che con me ha finito, che la segretaria mi invierà oggi stesso gli orari dell'ufficio e che inizierò a lavorare da lunedì per un periodo di prova di tre mesi.
Dopo aver ringraziato, lo saluto e mi avvio all'uscita.Fuori il sole splende ancora e tiro un sospiro di sollievo quando mi rendo veramente conto che ho ottenuto un posto di lavoro in una delle più importanti assicurazioni del Paese.
Torno a casa e getto tutti i miei vestiti alla rinfusa sul letto, pronta per farmi una bella doccia rilassante dopo questa giornata piena di imprevisti e successivamente a rilassarmi nel divano per tutta la serata.
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Possiamo provarci
Romance• James: il capo, sposato e con una figlia • Aurora: la stagista, single e senza figli 🔹 Sicuramente non è amore a prima vista ma sarà un amore che sboccerà un po' in ritardo: perché sì, il ritardo sarà l'inizio di tutto. 🔹 *Storia completa e auto...